VERBALE INCONTRO TRA COORDINAMENTO EDUCATORI DEI CDD DEL COMUNE DI MILANO E COORDINAMENTO GENITORI DEI CDD
VERBALE INCONTRO TRA COORDINAMENTO EDUCATORI DEI CDD
DEL COMUNE DI MILANO E COORDINAMENTO GENITORI DEI CDD
L’incontro si è tenuto mercoledì 6 maggio 2015 dalle ore 10.00 alle ore 12.00
nella sede del Coordinamento genitori CDD di via Natta.
PRESENTI:
Per il Coordinamento Educatori comunali: Giuliana Mattone (CDD Negri), Simona
Malerba (CDD Barbino)
Per i genitori: Fiori (CDD Narcisi), Pezzola (CDD Stella Polare), Zamboni (CDD
Bazzi 2), Ceccarelli (CDD Melograno), Colombo (CDD Gabbiano), Longoni (CDD
Gabbiano), Manzoni (CDD Statuto), Imperato (CDD Cherasco), Zanchi (CDD De
Nicola).
L’incontro ha avuto come principale obiettivo la reciproca conoscenza e il confronto
su tematiche ed esigenze comuni, per individuare un percorso di condivisione futura.
Il Coordinamento educatori si è presentato come una realtà nata circa un anno fa, su
sollecitazioni e interessi di tipo sindacale e contrattuale, in quanto sembrava essere in
discussione il contenuto del contratto decentrato. A seguito di questo episodio gli
educatori prima dell’estate si erano mobilitati, alcuni anche all’interno dei propri
Centri, per sensibilizzare i genitori e l’Amministrazione sulla loro situazione, in
modo da ottenere maggiori garanzie per il futuro. Già durante il primo incontro si è
subito palesata la necessità di creare occasioni di confronto e di condivisione tra
operatori e tra Centri, al di là delle rivendicazioni sindacali, per crescere in
consapevolezza e competenza e per costituirsi come soggetto in grado di orientare
interventi e di incidere sulla realtà dei servizi nonchè, in futuro, come interlocutore
forte nei confronti dell’Amministrazione.
Fin da subito il Coordinamento si è connotato quindi come un’esperienza nata dal
basso, caratterizzata da adesioni su base volontaria, che sta costruendo non senza
fatica un processo di partecipazione interna ma che ha conquistato una forma stabile e
una sua organizzazione. Da settembre il coordinamento si incontra, con cadenza
mensile, in giorni diversi e fuori dall’orario di lavoro, presso la saletta RSU degli
uffici amministrativi di Via Larga. Attualmente conta la presenza stabile di circa la
metà dei CDD Comunali. L’invito a partecipare è esteso anche agli educatori della
cooperativa Paxme e agli operatori E.S.A.
Dopo un primo confronto sulle problematiche e sulle esigenze comuni ai vari Centri,
è emersa la necessità e il desiderio di costruire occasioni e opportunità per una
condivisione dei saperi, delle esperienze e delle competenze di cui ogni CDD è
portatore. La prima ipotesi di lavoro individuata è di costituire dei gruppi di lavoro su
temi specifici, in cui gli operatori possano condividere strategie e riflessioni che
arricchiscano il proprio bagaglio educativo. Il modello preso a riferimento è quello
dell’equipe della C.A.A. (Comunicazione Alternativa Aumentativa), che da anni
riunisce mensilmente operatori dei diversi CDD del Comune che conducono questa
attività all’interno dei propri centri, per condividere materiale, esperienze e
organizzare incontri plenari con i propri utenti. L’equipe è riconosciuta
dall’amministrazione, che autorizza gli straordinari agli operatori per le ore effettuate
fuori dall’orario lavorativo e ha una direttrice di CDD come referente. Tale
esperienza ha una riconosciuta valenza di autoformazione che si vorrebbe riproporre
all’interno del coordinamento.
Il coordinamento educatori intende promuoversi quindi in chiave propositiva e
progettuale, avanzando richieste all’Amministrazione di tipo operativo, per
strutturarsi in maniera stabile e poter aggregare, su tematiche concrete, il maggior
numero di operatori possibile. Si è presa anche in considerazione l’idea di farsi
riconoscere questo lavoro come formazione obbligatoria, che i dipendenti comunali
hanno garantita ogni anno, orientando la medesima su esigenze concrete e calate nella
realtà dei servizi.
Il primo tema emergente su cui si vorrebbe lavorare riguarda gli inserimenti sempre
più frequenti nei CDD di ospiti molto giovani, spesso ancora minorenni (quindi
appena usciti dal percorso scolastico), portatori di fragilità importanti, connaturate
spesso a forme psichiatriche che sfociano in atti etero aggressivi reiterati. Questo tipo
di utenza richiede una presa in carico individualizzata e strategie di inserimento
appropriate, che se socializzate tra educatori di diversi Centri, darebbe vita a un
processo di empowerment.
Su sollecitazione dei genitori, il coordinamento educatori non esclude di prendere in
considerazione, in futuro, anche il coinvolgimento degli educatori dei CDD
convenzionati, attualmente non prospettabile in quanto l’esperienza è ancora in fase
embrionale e non si è concluso il processo di aggregazione e partecipazione interna.
Emerge l’interesse condiviso dai due coordinamenti di riflettere su alcuni temi
comuni: primo fra tutti quello sull’inclusione sociale degli ospiti dei CDD (che cosa
si intende? quale modello si persegue e si realizza?). Sarebbe interessante anche
valutare e confrontare esperienze e modelli di servizio sulla disabilità esistenti, anche
su altri territori, per recepire stimoli e orientamenti.
I genitori chiedono ai CDD di spendere un pensiero sul ruolo che i servizi hanno nel
progetto di vita dei loro figli, che non si realizza unicamente attraverso la lista delle
attività settimanali. Il Comune ha promosso in proposito un ufficio (detto di secondo
livello); gli educatori dovrebbero sentirsi chiamati a spendere un pensiero su questo
tema così centrale e a capire che ruolo assumere dentro questa dimensione.
L’incontro termina con il proposito di rimanere in costante contatto e di progettare,
con i dovuti tempi, un percorso di condivisione di riflessioni, risorse e azioni.
Sarebbe auspicabile individuare, per incontri futuri, una sede più centrale (CDD
Statuto?), in orario extra lavorativo per gli educatori: dalle 16.00 in poi.
28/05/2015
Il verbalizzante: Simona Malerba
DEL COMUNE DI MILANO E COORDINAMENTO GENITORI DEI CDD
i nostri educatori |
L’incontro si è tenuto mercoledì 6 maggio 2015 dalle ore 10.00 alle ore 12.00
nella sede del Coordinamento genitori CDD di via Natta.
PRESENTI:
Per il Coordinamento Educatori comunali: Giuliana Mattone (CDD Negri), Simona
Malerba (CDD Barbino)
Per i genitori: Fiori (CDD Narcisi), Pezzola (CDD Stella Polare), Zamboni (CDD
Bazzi 2), Ceccarelli (CDD Melograno), Colombo (CDD Gabbiano), Longoni (CDD
Gabbiano), Manzoni (CDD Statuto), Imperato (CDD Cherasco), Zanchi (CDD De
Nicola).
L’incontro ha avuto come principale obiettivo la reciproca conoscenza e il confronto
su tematiche ed esigenze comuni, per individuare un percorso di condivisione futura.
Il Coordinamento educatori si è presentato come una realtà nata circa un anno fa, su
sollecitazioni e interessi di tipo sindacale e contrattuale, in quanto sembrava essere in
discussione il contenuto del contratto decentrato. A seguito di questo episodio gli
educatori prima dell’estate si erano mobilitati, alcuni anche all’interno dei propri
Centri, per sensibilizzare i genitori e l’Amministrazione sulla loro situazione, in
modo da ottenere maggiori garanzie per il futuro. Già durante il primo incontro si è
subito palesata la necessità di creare occasioni di confronto e di condivisione tra
operatori e tra Centri, al di là delle rivendicazioni sindacali, per crescere in
consapevolezza e competenza e per costituirsi come soggetto in grado di orientare
interventi e di incidere sulla realtà dei servizi nonchè, in futuro, come interlocutore
forte nei confronti dell’Amministrazione.
Fin da subito il Coordinamento si è connotato quindi come un’esperienza nata dal
basso, caratterizzata da adesioni su base volontaria, che sta costruendo non senza
fatica un processo di partecipazione interna ma che ha conquistato una forma stabile e
una sua organizzazione. Da settembre il coordinamento si incontra, con cadenza
mensile, in giorni diversi e fuori dall’orario di lavoro, presso la saletta RSU degli
uffici amministrativi di Via Larga. Attualmente conta la presenza stabile di circa la
metà dei CDD Comunali. L’invito a partecipare è esteso anche agli educatori della
cooperativa Paxme e agli operatori E.S.A.
Dopo un primo confronto sulle problematiche e sulle esigenze comuni ai vari Centri,
è emersa la necessità e il desiderio di costruire occasioni e opportunità per una
condivisione dei saperi, delle esperienze e delle competenze di cui ogni CDD è
portatore. La prima ipotesi di lavoro individuata è di costituire dei gruppi di lavoro su
temi specifici, in cui gli operatori possano condividere strategie e riflessioni che
arricchiscano il proprio bagaglio educativo. Il modello preso a riferimento è quello
dell’equipe della C.A.A. (Comunicazione Alternativa Aumentativa), che da anni
riunisce mensilmente operatori dei diversi CDD del Comune che conducono questa
attività all’interno dei propri centri, per condividere materiale, esperienze e
organizzare incontri plenari con i propri utenti. L’equipe è riconosciuta
dall’amministrazione, che autorizza gli straordinari agli operatori per le ore effettuate
fuori dall’orario lavorativo e ha una direttrice di CDD come referente. Tale
esperienza ha una riconosciuta valenza di autoformazione che si vorrebbe riproporre
all’interno del coordinamento.
Il coordinamento educatori intende promuoversi quindi in chiave propositiva e
progettuale, avanzando richieste all’Amministrazione di tipo operativo, per
strutturarsi in maniera stabile e poter aggregare, su tematiche concrete, il maggior
numero di operatori possibile. Si è presa anche in considerazione l’idea di farsi
riconoscere questo lavoro come formazione obbligatoria, che i dipendenti comunali
hanno garantita ogni anno, orientando la medesima su esigenze concrete e calate nella
realtà dei servizi.
Il primo tema emergente su cui si vorrebbe lavorare riguarda gli inserimenti sempre
più frequenti nei CDD di ospiti molto giovani, spesso ancora minorenni (quindi
appena usciti dal percorso scolastico), portatori di fragilità importanti, connaturate
spesso a forme psichiatriche che sfociano in atti etero aggressivi reiterati. Questo tipo
di utenza richiede una presa in carico individualizzata e strategie di inserimento
appropriate, che se socializzate tra educatori di diversi Centri, darebbe vita a un
processo di empowerment.
Su sollecitazione dei genitori, il coordinamento educatori non esclude di prendere in
considerazione, in futuro, anche il coinvolgimento degli educatori dei CDD
convenzionati, attualmente non prospettabile in quanto l’esperienza è ancora in fase
embrionale e non si è concluso il processo di aggregazione e partecipazione interna.
Emerge l’interesse condiviso dai due coordinamenti di riflettere su alcuni temi
comuni: primo fra tutti quello sull’inclusione sociale degli ospiti dei CDD (che cosa
si intende? quale modello si persegue e si realizza?). Sarebbe interessante anche
valutare e confrontare esperienze e modelli di servizio sulla disabilità esistenti, anche
su altri territori, per recepire stimoli e orientamenti.
I genitori chiedono ai CDD di spendere un pensiero sul ruolo che i servizi hanno nel
progetto di vita dei loro figli, che non si realizza unicamente attraverso la lista delle
attività settimanali. Il Comune ha promosso in proposito un ufficio (detto di secondo
livello); gli educatori dovrebbero sentirsi chiamati a spendere un pensiero su questo
tema così centrale e a capire che ruolo assumere dentro questa dimensione.
L’incontro termina con il proposito di rimanere in costante contatto e di progettare,
con i dovuti tempi, un percorso di condivisione di riflessioni, risorse e azioni.
Sarebbe auspicabile individuare, per incontri futuri, una sede più centrale (CDD
Statuto?), in orario extra lavorativo per gli educatori: dalle 16.00 in poi.
28/05/2015
Il verbalizzante: Simona Malerba
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