Situazione fuori dalla realtà nei CDD Milanesi
Gent.me Dottoresse,
scrivo questa mail per cercare di sensibilizzarvi rispetto ai grossi problemi che stiamo vivendo all’interno dei CDD Milanesi.
Come
Presidente e mamma di un adulto disabile, ho sperato per tutta l’estate
che venisse fatta una nuova DGR che rendesse “superata” la DGR.3226
del 9 giugno 2020…ma ciò non è accaduto! L’unico documento che ho
trovato è nell’allegato denominato “aggiornamento indicazioni..”
Con
mio stupore, dopo averlo letto tutto, ho capito che l’unica
“innovazione” è il metro di distanza, anziché due, per ospiti vaccinati e
con mascherina!
Questo
significa che mio figlio e tutti gli altri circa 900 ospiti dei CDD,
continuerà, anche se in possesso di GREEN PASS, a tenere per 7 ore la
mascherina, a mangiare inchiodato nella sua postazione distanziata ( 3
ospiti ai lati opposti di una stanza), a fare un giretto nel parchetto
sotto il cdd (l’ora d’aria prevista anche in carcere).
L’allegato
“sintesi procedure trasporto cdd” impedisce agli ospiti di arrivare ai
servizi riempiendo i pulmini ( sui mezzi pubblici non ci son nemmeno più
indicati i posti da lasciare liberi !!) e quindi continueranno a fare i
turni di orario e/o giorni di frequenza. Non potranno andare a fare
attività esterne: i pulmini di servizio non possono essere disinfettati
dopo ogni spostamento perché gli educatori o guardano i nostri figli o
sanificano i pulmini. Piscine, palestre, campi di equitazione, centri
commerciali etc, luoghi all’interno dei quartieri, sono per legge
accessibili da chi è in possesso di Green Pass, tranne che dai nostri
figli! Bella inclusione !
Dimenticavo:
ristoranti e mense aziendali sono utilizzate senza grossi
distanziamenti ( tutti siamo stati in vacanza e almeno una volta siamo
andati in pizzeria al chiuso, anche con i figli) purchè si mostri il
green pass: i disabili sono stati vaccinati , non tra i primissimi, ma
ormai tutti quelli che potevano l’hanno fatto, anche tutti gli
educatori, pena l’allontanamento…. La mensa di un cdd è diversa da una
mensa aziendale ?
Quello
che davvero vi sto chiedendo a nome di tutte le mie famiglie che da un
anno e mezzo hanno tutto il carico dell’accudimento su di loro, è che i
nostri familiari possano ricominciare a vivere come tutti gli altri
cittadini Italiani, andando tutti i giorni al loro centro ed avere la
possibilità di non perdere ulteriormente le loro abilità fisiche e
psichiche, anzi di incrementarle secondo la possibilità di ciascuno e di
vivere in mezzo agli altri, per essere stimolati ed amati.
Resto
a disposizione per chiarimenti ed eventuali incontri per poter
spiegare ancora più nel dettaglio la situazione e cercare di cambiarla.
Cordiali saluti
Elisabetta Sosso
Presidente
Cell. 3387994123
Buongiorno, mi aggrego alla contestazione della signora Sosso. Mio fihlio frequenta il CDD3 della Fondazione don Gnocchi.
RispondiEliminaSenza una disposizione precisa che sostituisca la circolare del 9 giugno 2020, nonostante tutti gli utenti ed educatori siano vaccinati, si prosegue col babysitteraggio. Nessun PEI che tenga presente le esigenze individuali dei ragazzi, i programmi sono solo sociosanitari, l'aspetto educativo è ignorato, avvilendo così gli educatori e i ragazzi.
Penso che rivolgersi ai Media per denunciare la latitanza della Regione Lombardia e dei Comuni sul piano INCLUSIONE, sarà il prossimo passo che i genitori possono fare, oltre che scendere in piazza.
Mi auguro che ci siano risposte al più presto da Regione Lombardia e che non si sottolinei solo la variante Delta.
Pisoni, genitore CDD3 Don Gnocchi e membro CPS Don Gnocchi