Verbale Polo EST
VERBALE DELLA RIUNIONE DEL
SOTTOTAVOLO “ABITARE” DEL POLO EST
3/10/2013
PRESENTI: CSS Piamarta, Idea Vita,
Coordinamento genitori CDD, CDD Statuto, M. Cormio (Comune di Milano), Spazio
Aperto Servizi, Il Fontanile
Odg:
Ø
Presentazione della bozza del workshop dei poli dell’11/11/2013
Ø
Decisione su quale argomento presentare da parte del sottotavolo
dell’abitare del Polo Est
In data 11/11/2013 si terrà presso la sede della
cooperativa La cordata (da confermare) il workshop dei poli della disabilità.
Il tema comune di tutta la giornata sarà
rappresentato dalla capacità che le diverse organizzazioni, attraverso il
lavoro di rete, hanno avuto per superare le difficoltà nella realizzazione dei
loro progetti
La strutturazione della giornata prevede una
relazione introduttiva al mattino da parte di Maurizio Colleoni (da confermare)
seguita dalla presentazione di alcuni progetti significativi dei poli della
città.
Durante la pausa pranzo ci sarà la possibilità
visionare dei cartelloni con suggestioni da parte dei poli
Nel pomeriggio saranno affrontati alcuni temi
nell’ambito di workshop specifici; i principali saranno:
1. Filone economico/finanziario
2. Filone legale/successorio
3. Filone comunicazione e
raccolta fondi
L’orario
previsto sarà dalle 9.30 alle 17.00
Il Polo Est sta lavorando al
fine di presentare due argomenti che riguardino gli ambiti in cui si è tornato
ad aggregare: il primo relativo ai minori e alla problematica dell’orientamento
una volta usciti dal sistema scolastico; il secondo relativo al diritto alla vita
indipendente delle persone con disabilità e al conseguente problema
dell’abitare.
Relativamente a questo
ultimo punto si è riunito in data odierna il sottotavolo del polo e di seguito
sono riportate le principali argomentazioni relative discussione del punto 2
all’odg.
Le realtà che compongono il
gruppo di lavoro ritengono che la risorsa principale sia la rete: gli
aderenti lavoreranno affinché possano essere invitate e inglobate nel gruppo
anche aziende profit (vedi Bernardino da Novate) e gruppi di volontariato che
vogliano adoperarsi per realizzare progetti ambiziosi a favore di loro
concittadini svantaggiati.
I progetti relativi
all’abitare si sono dimostrati molto delicati in quanto vanno a
coinvolgere tipologie di persone differenti con approcci altrettanto
differenti.
Da un lato le famiglie
con le loro angosce relative al distacco dal loro congiunto e la necessità di
vedere soddisfatta la qualità della cura in una continuità affettiva, la
possibilità che la sperimentazione possa avere un seguito e non rimanere un
episodio isolato, la sostenibilità
economica per un periodo che si è dimostrato molto lungo ed oneroso.
Dall’altro gli enti gestori
dei progetti di residenzialità (sperimentale o definitiva) che devono far
fronte alla costruzione di percorsi di vita indipendente, in molte occasioni
per risolvere un’emergenza, coinvolgendo sempre di più le famiglie nell’ottica
del durante noi; devono impegnarsi per mettere in atto meccanismi virtuosi per
contenere i costi di gestione e garantire ai progetti la continuità nel tempo,
cercando di non escludere nessuno dal processo solamente per cause di natura
economica.
Ecco che in nello scenario appena tracciato la
risorsa migliore per rispondere a gran parte dei bisogni è costituita dalla
RETE:
ý rete che condivide
l’approccio teorico al diritto alla vita indipendente della persona con
disabilità (art 19 convenzione Onu)
ý rete che non agisce solo in
termini concreti ma che lascia libero e dà dignità al pensiero
ý rete che condivide le buone
prassi
ý rete che adotta la politica
dei “piccoli passi”
ý rete che facilità l’incontro
tra le persone: famiglie, professionisti, volontari, cittadini
ý rete che tiene conto delle
istanze di tutti, in primo luogo delle persone con disabilità che la vivono in
prima linea
Una volta esaurita la
discussione M. Cormio, presidente della commissione consigliare Politiche
Sociali e Servizi per la Salute, prende la parola e lascia al gruppo di lavoro
alcuni spunti di riflessione che sono di seguito riportati:
¶ la qualità dell’abitare oggi
è e deve essere diversa da quella degli anni passati
¶ è necessaria una regia ed
una struttura che si occupi del tema residenziale
¶ è necessario dare una
risposta residenziale a tutti i cittadini con disabilità indipendentemente
dalla gravità della stessa
¶ bisogna mettere a
disposizione patrimonio pubblico e privato impiegandolo nel migliore dei modi
¶ sarebbe importante redigere
un documento da parte del Polo Est che possa essere recepito nei rispettivi
consigli di zona (1 – 2 – 3)
Alla fine della riunione, si decide che l’argomento
che il sottotavolo dell’abitare del Polo Est porterà al workshop sarà la RETE
intesa come risorsa che permette di superare le difficoltà e dare vita a
progetti sperimentali come le residenze selezionate da Progettami (Piuma,
Edolo, Bassini) o al condominio solidale di via Statuto.
La traccia per i prossimi incontri del sottotavolo
potrebbe essere:


Il prossimo incontro si terrà presso il CDD
Casoretto venerdì 25/10 alle ore 10.00.
Via Mancinelli 3
Autobus 55 dalle fermate di Loreto o Udine
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