Post

Visualizzazione dei post da luglio, 2013

Triplice vittoria sul trasporto gratuito

Dopo che alle famiglie di alcuni bambini con disabilità residenti in provincia di Como , era stata chiesta dall’Azienda Sociale del Distretto Sociale Centro Lario e Valli – che gestisce il trasporto – una quota fissa pari a 150 euro mensili , quale contributo per le spese, i genitori coinvolti – con il supporto della LEDHA , la Lega per i Diritti delle Persone con Disabilità, componente lombarda della FISH  (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) – avevano presentato ricorso e nei giorni scorsi è stata depositata la Sentenza emessa dal Tribunale Amministrativo Regionale ( TAR ) della Lombardia (sede di Milano). «Questo è certamente un successo – commenta l’avvocato Laura Abet - per il Servizio Legale della LEDHA, una vittoria che vale tre volte perché stabilisce importanti criteri». Infatti, il provvedimento decreta innanzitutto la necessaria gratuità del trasporto , non solo verso la scuola dell’obbligo, ma anche verso i centri diurni, come già s

Triplice vittoria sul trasporto gratuito

Immagine
Il trasporto dei bambini con disabilità dev’essere gratuito, non solo verso la scuola dell’obbligo, ma anche verso i centri diurni; va rispettato il principio di evidenziazione della situazione economica del solo assistito; e infine vanno coinvolte le famiglie e le associazioni: lo ha sancito un’importante Sentenza del TAR di Milano, accogliendo il ricorso di alcune famiglie, supportate dalla Federazione LEDHA Dopo che alle famiglie di alcuni bambini con disabilità residenti in provincia di Como , era stata chiesta dall’Azienda Sociale del Distretto Sociale Centro Lario e Valli – che gestisce il trasporto – una quota fissa pari a 150 euro mensili , quale contributo per le spese, i genitori coinvolti – con il supporto della LEDHA , la Lega per i Diritti delle Persone con Disabilità, componente lombarda della FISH  (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) – avevano presentato ricorso e nei giorni scorsi è stata depositata la Sentenza emessa dal Tribunale

Da Repubblica del 30 giugno

Le famiglie dei disabili gravi ora fanno causa allo Stato Il family caregiver in Italia è riconosciuto nel nome ma non nei fatti. Chi si prende cura dei disabili gravi e gravissimi nel nostro Paese non è tutelato da alcuna norma giuridica. L'associazione delle famiglie dei malati, a Roma Milano e Palermo, ha intentato una causa contro le istituzioni statali per chiedere che si provveda al più presto. ROMA. Niente caregiver per le famiglie italiane. In Europa, si pensi a Francia, Germania, Spagna, Grecia, esistono garanzie legali per chi si prende cura della silenziosa parte di cittadini che soffrono di disturbi gravi, e con questo s'intende chi non può muoversi, camminare, parlare, vedere, vivere senza l'assistenza di altre persone. "Assistenza", concetto vago e generico, si concretizza, in questo caso, nella presenza continua e quotidiana di qualcuno che si prenda cura di questi malati. La battaglia delle famiglie dei disabili italiani per ottenere