ISEE: ricorso al Consiglio di Stato e interventi correttivi
“Il Governo sta predisponendo il ricorso al Consiglio
di Stato, previa richiesta di sospensiva, avverso le sentenze del TAR Lazio n.
2454/2015, 2458/2015, 2459/2015”. Lo rende noto il Ministro del Lavoro e
delle Politiche Sociali in una nota formale del 12 aprile 2015 in risposta ad
una precisa interrogazione della Federazione Italiana per il Superamento
dell’Handicap che aveva richiesto informazioni circa l’orientamento del
Ministero.
La questione, come si ricorderà, riguarda le sentenze
citate relative al computo dell’ISEE. Con quelle sentenze il TAR Lazio ha
accolto in parte altrettanti ricorsi, riconoscendo che le provvidenze di natura
assistenziale non dovrebbero essere conteggiate nell’Indicatore della
Situazione Reddituale e che non erano ammissibili differenziazioni di
franchigia fra minori e maggiorenni.
La notizia era ampiamente prevedibile visto il generale
disorientamento anche applicativo. Ora si attende la decisione del Consiglio di
Stato riguardo alla richiesta di sospensiva delle tre sentenze e,
successivamente, il Parere dello stesso.
Nel frattempo, il 2 di aprile, il Ministro Giuliano
Poletti ha incontrato rappresentanze delle Federazioni e del sindacato su
questo ed altri temi. In quell’occasione, oltre ad anticipare ciò che ha poi
formalizzato nella risposta a FISH, ha espresso l’intenzione di attivare il
prima possibile il tavolo di monitoraggio previsto dal decreto di
regolamentazione dell’ISEE (DPCM 159/2013) e di affidarne anche la valutazione
di ipotesi correttive dello strumento.
“Ci auguriamo – dichiara Vincenzo Falabella,
presidente FISH – che gli interventi correttivi dell’ISEE non si limitino
al mero accoglimento delle sentenze del TAR e alla loro razionalizzazione, ma
che riprendano anche le indicazioni a suo tempo espresse e rimaste inevase,
quali – ad esempio – la considerazione, magari in termini di
maggiorazioni nelle scale di equivalenza, del peso del lavoro dei caregiver,
oppure una ancora maggiore della reale spesa derivante dalla
condizione di disabilità che, come andiamo ripetendo da anni, è uno dei
principali elementi di impoverimento. Da non dimenticare l’importanza di
elementi che rendano più stringente l’omogeneità applicativa nelle diverse
regioni e territori.”
15 aprile 2015
FISH
- Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap
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