Assemblea 17 aprile
RELAZIONE DELL’ASSEMBLEA n.324 del 17 aprile 2018

Sono presenti i rappresentanti dei C.D.D: BARABINO- CHERASCO- De NICOLA- ZOIA- NARCISI- NEGRI- NOALE- PINI- PUGLIE- STATUTO- TREVES- BAZZI1- CASCINABIANCA- CASORETTO- COLLEONI- Don GNOCCHI 1 2 3 4- IL GABBIANO- MONVISO- STELLA POLARE.    Sono presenti 22 CDD su 40. 

RELAZIONE DEL PRESIDENTE
Inizio con il relazionarvi sugli aggiornamenti per i CDD Cilea e Anfossi.  Io e Procopio ci siamo recati per il sopralluogo al CDD di via Cilea con l’assessore Majorino, la dott.ssa Maistri, la dott.ssa Maggioni, gli architetti, Consiglieri Romano e Romani e Presidente del Municipio 8 Zambelli: nel mese di maggio saranno effettuati i collaudi, mancano  gli arredi ma è prevedibile il trasloco da via F.lli Zoia nel mese di giugno.  Non era accessibile l’appartamento per lavori in corso, hanno dato la precedenza ai lavori per il CDD.  In ogni caso l’esperienza di casa-famiglia sarà attuabile da settembre.
- Per quanto riguarda il CDD di via Anfossi sarà pronto per settembre con i suoi 30 posti. 8 saranno gli utenti di via Puglie che vi si trasferiranno. Vi si trasferiranno gli utenti disabili compatibili con la zona e con le patologie.
Abbiamo nuovamente chiesto di utilizzare il piano superiore per fare anche qui una “Casa delle autonomie” ma, poiché nel progetto originale non era prevista e andrebbe modificata la Destinazione d’uso degli spazi, per ora hanno preferito portare a termine questa prima fase e poi si vedrà cosa sarà possibile fare. Siamo comunque molto contenti: ci sono voluti 30 anni ma alla fine ce l’abbiamo fatta! E’ il frutto del nostro impegno, della Giunta Comunale e anche del Municipio 4 che si sono impegnati insieme con noi.
A questo proposito ringrazio pubblicamente il Municipio 4 e il Municipio 8 per l’impegno che hanno profuso a sostegno dei nostri ragazzi.

Attualmente sono 13 i ragazzi della Lista di attesa. Si intendono quelli che hanno urgenza di essere inseriti. Non sappiamo quanti altri dalle scuole elementari/medie saranno in lista a settembre e se riusciremo nell’intento di azzerare la lista di attesa.

Legge 112: il secondo Bando si è chiuso il 31 marzo. Sono state raccolte altre 110 domande. Abbiamo già detto che tutte le prime 275 sono state approvate, la graduatoria non è ancora stata pubblicata, la maggioranza riguarda richieste di accompagnamento all’autonomia di tipo gestionale (parte B), pochissimi quelli riguardanti le esperienze abitative (parte A) anche perché edifici con le caratteristiche richieste da Regione non ci sono a disposizione ora. Aspettiamo di ricevere le comunicazioni ufficiali dal Settore. Abbiamo chiesto se coloro che hanno già in corso dei Progetti avranno il contributo anche per gli interventi effettuati prima dell’uscita della graduatoria. La dott.ssa Maistri ha affermato che i Progetti presentati nel 2017 e realizzati nel 2018 saranno partecipati.

ISEE SOCIOSANITARIO: abbiamo contestato per il secondo anno che per la partecipazione alla quota mensa di 2,60€ venisse richiesto   ISEE Ordinario con la soglia di povertà di 6000€.   Specifichiamo che i 2.60€ chiamati “quota mensa”, sono a tutti gli effetti una compartecipazione alla spesa, calcolato però illegalmente sull’ISEE Ordinario (di tutto il nucleo familiare).
Di conseguenza abbiamo chiesto al Settore di Deliberare in merito, utilizzando ISEE ristretto come da legge e disposizioni INPS.

 Abbiamo partecipato, noi del Direttivo, a 3 incontri con la dott.ssa Maistri, dott.ssa Maggioni, dott. Minoia e l’Assessore Majorino, incontri peraltro verbalizzati ufficialmente. Questo su nostra richiesta perché nel febbraio 2017 avevamo affrontato l’argomento ISEE con l’Assessore che si era detto favorevole ad applicare il sociosanitario…ma non era stato scritto nulla in merito.

Il 9 aprile ci hanno convocato per presentarci la loro proposta. Dopo avere evidenziato che è Regione Lombardia a dare indicazioni sull’utilizzo dell’ISEE Ordinario (per tutte le prestazioni per i disabili Regione Lombardia richiede ISEE Familiare, contrariamente alle disposizioni di Legge, l’ultimo documento di Regione Lombardia di questo febbraio, riguarda le erogazioni per B1 e B2), hanno evidenziato come le assenze nei CDD (DGR del 2013) provochino un ammanco alle casse Comunali di oltre 400.000€.

La proposta è basata sull’ISEE SOCIOSANITARIO. L’ipotesi è quella di commisurare la quota della retta all’importo dell’indennità di accompagnamento, proporzionato in base alle ore di apertura del Centro.
Vengono considerate una prima fascia di contributo minimo, come da noi richiesto, da 0 a 2000€ che comprende il 68% degli utenti, una seconda fascia di contributo intermedio, che comprenderebbe un ulteriore 20% di utenti. Un rimanente 12% pagherebbe la quota intera.
 Le fasce e le quote calcolate in questo modo sarebbero:
1° FASCIA con Isee Sociosanitario da 0 a € 2.000:  € 32 di retta mensile
2° FASCIA con Isee Sociosanitario da €.2.000,01 a € 6.000: € 54 di retta mensile
3° FASCIA con Isee Sociosanitario superiore a € 6.000,01 retta di € 106 mensili

La retta è mensile, TUTTE LE ASSENZE NON SI CONSIDERANO.
Le rette vengono calcolate per 10 mesi all’anno.
Coloro che non consegneranno l’Isee Sociosanitario pagheranno la retta intera.
Si calcola che gli importi ricevuti in questo modo andrebbero a pareggiare quelli fino ad oggi recuperati con la compartecipazione al pasto. 
Facciamo notare che la quota che viene richiesta al 68% dei frequentati i CDD sarebbe di 1,50€ al giorno,
Nei comuni limitrofi dove abbiamo svolto indagini, le quote sono sempre rapportate all’accompagno ma sono di 5€ al giorno escluso il trasporto mentre la quota richiesta a noi di Milano comprende tutti i servizi, compreso il trasporto.

I componenti dell’Esecutivo presenti all’incontro hanno dato giudizio positivo a questa proposta, considerandola una soluzione soddisfacente sia perché rispetta e applica la Legge sull’ISEE anche perché, confrontandola con quanto attuato da molti altri Comuni Lombardi (vedi Settimo Milanese, Cesano Boscone e altri), si dimostra una proposta economicamente equa e sostenibile.
Abbiamo comunque chiesto di portarla in Assemblea dei CPS per discuterla e metterla in votazione con i rappresentanti dei CDD.
Domani andiamo ad incontrare ancora l’Assessore e intendiamo portare tutte le domande e i dubbi che oggi formulerete.

Rimane infine aperto il discorso dal mancato introito dovuto alle assenze non più retribuite da Regione Lombardia che, per il bilancio del nostro Settore, come per tutti gli altri Enti Gestori, è causa di un grave ammanco. Per questo l’Assessore Majorino ci ha proposto di andare insieme a ridiscuterne con Regione Lombardia. Ci siamo recati in Regione nel dicembre 2016 in udienza alla Commissione Sanità. Eravamo soli ma agguerriti. Le nostre richieste vertevano soprattutto sul non considerare le malattie nel tetto 20gg+6gg di assenze retribuite agli Enti Gestori.  Abbiamo ottenuto solo l’aumento di 4gg col PEI (quindi retribuiti da Regione agli enti Gestoni sono 20gg+10 col Pei concordati all’atto del colloquio individuale). Sicuramente recarci in Regione con il Comune di Milano darebbe più forza a tutti.  Non dimentichiamo che chi paga per il sanitario è la Regione Lombardia, a seconda delle schede SIDI degli utenti (mediamente tra gli 80€ ai 50€ die), e delle attività svolte di tipo sociosanitario (vedi cartelle FASAS ). L’aspetto Socioeducativo è invece a carico del Comune, il quale spende mediamente 43€ al giorno per ogni utente dei CDD ( sia a gestione diretta che in convenzione).
Adesso apriamo gli interventi e poi andiamo alla votazione.

Interviene Manna-DeNicola: la mia critica è che questo modo di determinare le quote penalizza quelle che sono le persone più fragili, ossia gli orfani, che godono della pensione di reversibilità e quindi superano la soglia dei 6.000€, ma che di fatto devono sostenere molte più spese ( per casa e assistenza personale) perché non hanno più alle spalle una famiglia. Di questo 12% previsto nella 3° Fascia, una buona parte è costituita proprio dagli orfani che sono persone più fragili perché non hanno chi si prende cura di loro e per ogni cosa dovranno pagare più degli altri. In questo caso mio fratello verrebbe a pagare al Cdd il doppio di quanto versa ora. Non mi sembra così equo.
Interviene Stucchi-Treves: in realtà non hanno nemmeno un reddito superiore. Prima che mancasse mio marito io avevo un reddito superiore, ma mia figlia aveva ISEE zero. Adesso io prendo di meno e lei, avendo una parte di reversibilità, avrà un ISEE sicuramente maggiore. La situazione economica della famiglia di fatto è peggiorata.
Interviene Zamboni-Bazzi: il calcolo fatto dall’Amministrazione parte considerando l’Assegno di Accompagnamento che TUTTI i nostri utenti percepiscono ed è un’entrata garantita a tutti, anche a chi ha la reversibilità. Da questo sono partiti per calcolare la quota oraria considerando 7 ore di permanenza al Centro.
Interviene Latini-Statuto: mio figlio è in comunità da un anno ed ha sempre pagato la mensa del Cdd, altri che sono in comunità non pagano la mensa. Non capisco perché questa differenza.
Interviene Procopio-Zoia: quando abbiamo aperto CasaBetti, sette anni fa, anche noi per tre mesi abbiamo pagato anche la refezione perché non lo sapevamo. Ma qualcuno ci ha detto che nel pagamento della retta di comunità è inclusa anche la Mensa e allora abbiamo parlato con il coordinatore del CDD che ha sistemato le cose. Devi andare a parlare con il tuo Direttore o dal Coordinatore della tua Comunità.
Interviene Barocelli-IlGabbiano: relativamente a quanto è stato presentato sulla spesa per la mensa, trovo positivo l’aspetto della progressività, basato sull'ISEE sociosanitario ristretto, trovo negativo avallare una proposta di compartecipazione alle spese del CDD. Stiamo parlando per la prima volta di compartecipazione alle spese del CDD, cosa che fino a ieri era considerata un problema. Si diceva che i disabili hanno diritto per il loro stato ad avere un’attenzione diversa e servizi slegati dalla pura progressività' tipo IRPEF. Adesso non mi preoccupano le cifre, sono graduali e non eccessive. Però seguendo il ragionamento esposto riguardo l’assegno di accompagnamento, una volta accettato il meccanismo, chi ci dice che l’anno prossimo le cifre non possano aumentare? Togliamo la spesa per la mensa e introduciamo il concetto di compartecipazione: stiamo dicendo che noi familiari accettiamo di compartecipare alle spese e ci potranno richiedere 5€ al giorno per la frequenza al CDD. Stiamo attenti che, aperta questa porta, dovremo essere pronti in futuro a respingere tutto quello che ci potrà essere chiesto come compartecipazione negli anni a venire.
interviene Giomini-Treves/Faravelli: quello che si è ottenuto mi sembra importante perché va a regolarizzare una situazione da tempo vacante. I risultati economici prospettati a mio avviso sono accettabili, salvo per certe situazioni specifiche. Il problema a mio parere non è economico ma politico, in quanto un domani altri interlocutori potrebbero chiedere delle revisioni in aumento anche se ovviamente noi  genitori faremo ostruzionismo a qualsiasi altra proposta che possa andare a peggiorare la situazione determinata oggi. Concettualmente la parola Compartecipazione significa che tu, in funzione delle tue capacità economiche, partecipi a quelli che sono i costi della vita quotidiana del Cdd. Oggi sono questi, domani un’altra amministrazione potrebbe portarli oltre. Si potrebbe trovare un altro termine meno impegnativo per definire questo contributo, per mettere tutti i genitori in tranquillità e levare il dubbio di qualche sorpresa futura.
Interviene Zamboni: l’assessore ha parlato di RETTA, di quota di partecipazione ad ipotetica Retta Cdd.
Interviene Zanchi-deNicola: io chiedo se non viene prevista una fascia completamente esente dal pagamento. Ad esempio se a un ISEE sociosanitario viene associato un ISEE Ordinario/Familiare sotto un certo tetto, dovrebbe essere prevista la frequenza gratuita. Vorrei poi ragionare: è vero che pagheremo la tariffa mensile e non le presenze come adesso, quindi per alcuni qualcosa in più; è vero che accettiamo una sorta “compartecipazione” ma, se vogliamo regolamentarci in base all’ISEE Sociosanitario, come sempre ripetuto, il Comune è obbligato a seguire la nuova Legge Isee. Non può più farci pagare la Refezione in proporzione al Reddito IRPEF familiare (730) e non può farci pagare la sola Refezione con Isee sociosanitario, allora propone una quota proporzionale su TUTTO il Servizio, che comprende anche i pasti e il trasporto. Volevamo che il servizio rimanesse gratuito, ma possiamo continuare a dire di no? Ci stanno offrendo la possibilità di trattare insieme le modalità di questo passaggio e hanno calcolato delle cifre che vanno a compensare i precedenti introiti della Refezione, in modo da non avere ulteriori deficit. Per la maggioranza di noi sarà anche meglio di prima, per altri un po’ peggio, ma le cifre mi sembrano sostenibili. Personalmente sono favorevole a raggiugere l’accordo per il pagamento della Retta. Non mi sento invece di fare una votazione senza prima informare le famiglie e discuterne con loro.
Interviene Crotti-Monviso: adesso paghiamo mensilmente per il numero dei giorni di presenza in cui si è consumato il pasto. Con questa proposta la cosa è un po’ diversa, ma va chiarita perché se uno non fa la presenza non dovrebbe nemmeno compartecipare.  Inoltre chiedo: se invece della Mensa andassimo a pagare questa Retta, si potrebbe considerare come spesa detraibile? Informiamoci anche su questo, grazie.
Pisoni: sul discorso delle presenze e assenze il Comune di Milano ha già un ammanco di 400.000€. Ci sono problemi di bilancio economico. Con questa retta il Comune deve innanzi tutto coprire i mancati introiti del pagamento della Mensa e poi dovrà risolvere il problema delle assenze. Regione Lombardia non pagando più le giornate di assenza ha effettuato un buon risparmio, ma chi ne paga le conseguenze sono i Gestori, Casse Comunali comprese. Noi siamo già stati in Regione, con pochi risultati. L’assessore ci ha proposto di tornare insieme a discutere il problema delle assenze con i nuovi vertici della sanità in RL.
Interviene Soffiati-Treves: sul problema delle assenze bisogna fare qualcosa.  La presenza quotidiana per i nostri ragazzi è una cosa difficile da garantire, ci sono un sacco di casi particolari per cui la mattina non riusciamo a portarli al Centro.
Interviene Stucchi-Treves: abbiamo detto tante volte che non era giusto pagare la Mensa e introdurre il pagamento della frequenza al Cdd.
Interviene Zamboni-Bazzi: abbiamo fatto tutta questa battaglia per pagare il giusto con ISee Sociosanitario non per non pagare la mensa. Altrimenti torniamo all’ISEE Ordinario. In questo modo il 68% pagherà la metà, per il 12% la quota è raddoppiata, per un 20% rimane praticamente invariata.  Invece Isee Ordinario sotto i 6000€ non so in quanti ce l’abbiano. Torniamo indietro e rimaniamo ancora fuori legge noi e fuori legge il Comune.    Sappiate che i CDD costano al Comune di Milano 6 milioni di Eu. all’ anno, a noi ne chiedono 395.000€. E’ una cifra simbolica.
Interviene Gilardi-Barabino: in ogni caso noi non possiamo decidere senza prima consultare le nostre famiglie, non possiamo votare a nome degli altri senza averli preventivamente informati di quanto sta succedendo. Va prima fatto un sondaggio nei Centri.
Interviene Procopio-Zoia: possiamo anche fare un’assemblea generale di tutti i CDD, vediamo cosa è meglio fare.
Interviene Mazza-Cherasco: si è detto che questo contributo è legato all’accompagnamento; allora, invece di chiamarlo Retta, va trovata un’altra definizione,  in modo che  rimanga vincolato sempre proporzionalmente all’accompagnamento e non possa essere in un futuro aumentato in modo esagerato. Propongo AccompagnaMI in modo che il parametro di riferimento sia la cifra che si percepisce per l’accompagnamento.
Interviene Procopio-Zoia: noi lo possiamo chiamare come vogliamo. Abbiamo sempre detto che volevamo delle regole. Adesso le regole ce le hanno fatte. Domani andiamo a riferire le osservazioni che oggi sono state fatte, poi ne parliamo con gli altri genitori. Ma non avremo mai tutti si o tutti no. Alla prossima Assemblea vediamo poi cosa possiamo fare.

La votazione non viene effettuata perché l’Assemblea si dichiara incompetente a decidere per tutti.

NOTIZIE VARIE DAI C.D.D.
Crotti-Monviso: presso il CDD Monviso la sera di giovedì 12 c.m. le famiglie sono state invitate ad una cena simpatica e frugale, offerta da tutto lo staff allo scopo di promuovere lo scambio di punti d'incontro.
L'altra bella notizia riguarda il gruppo di tre ragazzi con un educatore, che ogni giovedì si recano con l’autobus presso una falegnameria, il “Gallab”, dove il titolare si dedica a loro mettendoli in condizione di sentirsi orgogliosi dei loro lavori. I ragazzi ne sono entusiasti, è una cosa che genera in loro un grande orgoglio di “saper fare”.

Pisoni: ricordo a tutti che la FESTA DI PRIMAVERA dei CDD si svolgerà sabato 19 MAGGIO anche quest’anno presso i giardini di Villa Finzi in via Sant’Erlembardo  (MM1Gorla ).

COMUNICAZIONI DELL’ESECUTIVO

Alcune domande che sono state formulate e alle quali nella riunione di mercoledì 18/04 ci hanno data risposta:
 1) Coloro che frequentano una CSS/Casa famiglia e già pagano una Retta in cui sono compresi i pasti, pagherebbero la retta al Cdd oppure sarebbero esentati come sono attualmente esentati dal pagamento della Mensa?  Risposta: Non sono stati considerati nei calcoli, quindi continuano a non pagare nessuna compartecipazione al CDD.
 2) Come ci si regola in caso di ospedalizzazioni uguali o superiori a un mese, che determinano la decurtazione dell’assegno di accompagnamento? Risposta: Si viene esonerati dal pagamento del relativo mese.
 3) Ci sono persone che frequentano Part-Time: 2-3 giorni alla settimana o solo a mezza giornata, per motivi di salute. Come viene calcolata la retta?  Risposta: A discrezione del Settore, se il PT è richiesto dalla famiglia si, se è richiesto dal Centro no.
4) Coloro che attualmente sono esentati totalmente saranno ancora esentati?
Risposta: Sicuramente sì, in questo caso si richiederebbe ISEE Ordinario.
L’Assessore ha proposto di partecipare personalmente al prossimo Coordinamento.


AL PROSSIMO COORDINAMENTO DEL 22 MAGGIO INTERVERRANNO L’ASSESSORE MAJORINO,

la Dott. MAISTRI e la Dott. MAGGIONI PER ESPORRE A TUTTE LE FAMIGLIE LA NUOVA PROPOSTA.

SIETE TUTTI INVITATI A PARTECIPARE.


PROSSIMO COORDINAMENTO  22 MAGGIO - ore 10 al Centro BONOLA

Per discutere il seguente ordine del giorno: - relazione del Presidente
                                                                     -  notizie varie C.D.D
                                                                     -  varie ed eventuali












La Segretaria                                                                                                            Il Presidente
Daniela Zanchi Mazza         
                                                                                                                         Pinuccia Pisoni



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