Polo Sud


Verbale 26 giugno 2018



Presenti:
Bellini (CSE La Bottega), Ansbacher (CSE Mappamondo), Pavesi e Martina (CDD Vismara.don Gnocchi), Turatto (Gaudio e CDD Casoretto Autismo), Manzoni (CDD Statuto), Baldo (RSD Mater Gratiae)

Per la giornata di oggi abbiamo invitato un’esponente della RSD Mater Gratiae di via Corrado il Salico a Milano (nei pressi di via Ripamonti) perche’ ci racconti come e’ organizzata nel quotidiano questa residenza. E’ emerso infatti in discussioni precedenti che qualche nostro figlio potrebbe trovare una risposta piu’ adatta ai suoi bisogni e ai suoi desideri e/o della famiglia  in un’organizzazione di questo tipo piuttosto che in un appartamento.

Si presenta Annalisa Baldo (che ringraziamo per la sua disponibilita’), educatrice presso la RSD Mater Gratiae e monitore di Idea Vita.
Racconta la sua esperienza lavorativa passata da una CSS ad una RSD.
Considera innovativo  il suo lavoro in questa  RSD dove le persone con disabilita complesse possono avvalersi in ogni momento di assistenza specializzata multiprofessionale.
La suddivisione del lavoro tra professionisti diversi per le varie necessita’ quotidiane garantisce tempi educativi maggiormente dedicati. In particolare c’e’ la massima attenzione alle esigenze personali sia in termini di salute che di attivita’ interne ed esterne utilizzando pulmini propri. Vengono infatti organizzate molte uscite nella citta’ e le vacanze estive in un villaggio turistico in Calabria dove si recano a turno, in aereo, per soggiorni di 10 giorni in gruppi di 8.

In questa residenza privata, accreditata con Regione Lombardia e non convenzionata con il Comune di Milano per via del riconoscimento di rette troppo basse (le famiglie vengono pero’ aiutate direttamente con un contributo economico dal comune di Mi),  sono accolte 60 persone, divise in tre nuclei da 20, alloggiate in tre diversi piani secondo la compatibilita’ e le problematiche che presentano. L’accettazione avviene previa conoscenza di ogni singola persona.
Al PT abitano persone con problemi motori e/o relazionali e ritardo che non presentano particolari problemi comportamentali. Le porte sono aperte
Al primo Piano abitano sempre persone con problemi motori e/o relazionali e ritardo con problemi comportamentali non gravi
Al secondo Piano abitano persone con problemi di comportamento grave e autismo che necessitano di pochi stimoli e attenzioni particolari. In questo caso il nucleo e’ suddiviso in due gruppi da 10. E il rapporto assistenziale e’ 2:1

I servizi (pasti, lavanderia, etc) sono gestiti separatamente in ogni nucleo. Attualmente una mamma si occupa da volontaria di programmare con i residenti  i lavaggi di piccola biancheria personale in uno dei  nuclei.
Al piano terra c’e’ un bar che si apre su un ampio giardino. Il bar e’ gestito da L’Impronta.

Vengono accolte persone dai 18 ai 65 anni. La valutazione del progetto viene fatta insieme alla famiglia tenendo nella massima considerazione lo sguardo di tutti gli operatori.
Lo scambio e la vicinanza con la famiglia e’ continuo. Ci sono momenti di incontro tra genitori in cui si discute del desiderio di autonomia e di emancipazione di figli che, se pur fragili,
sono adulti ed esprimono voglia di cambiamento.

Turatto non sembra avere dubbi sulla opportunita’ di una RSD per le esigenze future del proprio figlio con autismo.
Il tema, anche in una RSD con 60 residenti, e’ la deistituzionalizzazione che non puo’ realizzarsi che attraverso lo scambio e l’apertura al territorio. Non solo uscite di svago ma anche ENTRATE, uso degli spazi da parte di chi non li abita ma li possa utilizzare.
Baldo ci invita ad una visita che realizzeremo sicuramente dopo la fine dell’estate.

Oggi sono presenti due nuove partecipanti (Pavesi e Martina). Sono mamme di persone con disabilita’ che frequentano il CDD Vismara don Gnocchi.  Insieme ad altre famiglie dello stesso CDD stanno portando avanti la ricerca di un appartamento, con le caratteristiche previste dalla legge 112, che possa ospitare i propri figli. Preferirebbero trovare qualche opportunita’ nella zona Sud di Milano ma al momento l’unica opportunita’ concreta e’ stata offerta dalla cooperativa IL BALZO che ha proposto un appartamento fuori Milano, a Lacchiarella. Qualcuno di loro sta prendendo in considerazione questa casa e cercando di sciogliere il problema del trasporto casa-CDD.

Come molti sanno l’assessore Majorino ed il suo staff dirigente hanno concordato con  il Coordinamento CDD la compartecipazione al Servizio diurno dietro presentazione di ISEE sociosanitario prevedendo tre fasce contributive. Questo non succede per gli altri centri diurni della filiera (SFA e CSE) per la cui frequenza viene chiesto ISEE ordinario. Ecco un articolo apparso su Superando che spiega la posizione del Coordinamento CSE, SFA,CAD e di LedhaMilano


E con questo incontro ci salutiamo e ci auguriamo un’estate serena e piacevole.
Ci rivediamo martedi, 2 ottobre, sempre alle ore 10  in via Oglio 18 presso Il Municipio 4


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