Assemblea 11 Giugno 2019

assemblea CPS 11 giugno

RELAZIONE DELL’ASSEMBLEA n.336 dell’11 giugno 2019

Sono presenti i rappresentanti dei C.D.D: ANFOSSI- APPENNINI-  CHERASCO-  DeNICOLA- IPPODROMO- NARCISI- NEGRI- NOALE- PINI- STATUTO- TREVES- BAZZI1- CASCINABIANCA- CASORETTO- COLLEONI- VISMARA- DonGNOCCHI 1 2 3 4- ILGABBIANO- MONVISO- STELLAPOLARE.    Sono presenti 23 CDD su 40.

RELAZIONE DEL PRESIDENTE
Siamo all’ultima assemblea prima della pausa estiva. Quando ci ritroveremo a fine settembre, faremo un po’ di bilancio di come saranno andate le Vacanze. Ci aspettiamo che ci siano delle novità, perché nell’ultimo mese c’è stato un silenzio tombale da parte dell’Assessorato. Noi abbiamo fatto delle richieste: sia relativamente alla 1354 (Titoli sociali/ Rimborso trasporto) che relativamente alla quota di frequenza. Ad esempio non è concepibile che chi frequenta “part time” debba pagare la tariffa piena. Non abbiamo avuto risposte.  Il dott. Petrelli ci fa sapere che risponde solo ai Tavoli, nei quali però noi come CDD non siamo rappresentati.   Partecipiamo al Tavolo Diurnato, con la dott.ssa Maggioni e dott.ssa Maistri, che è stato strutturato in un modo che per noi non è soddisfacente, come abbiamo ampiamente ribadito: le problematiche tra CDD e CSE/SFA/CAD sono molto differenti e richiedono ambiti specifici di discussione. Abbiamo 15 CDD a diretta gestione Comunale e gravi problemi di personale: su 15 CDD, rimangono attivi solamente 3 direttori, Zabatta, Savarese e Pepe.   Denunciamo il fatto che vengono completamente ignorati i problemi che evidenziamo.
Interviene Zamboni: ribadisco che questa situazione non riguarda solo noi ma tutto il Settore, anche le associazioni denunciano di non avere risposte. Sembra che il problema della Residenzialità, in seguito alla Sentenza del Consilio di Stato, abbia mandato tutto in tilt.
Pisoni: l’Assessore è stato eletto al Parlamento Europeo e quindi ci saranno dei cambiamenti. Majorino ci aveva assicurato che avrebbe chiuso e sistemato tutte le vertenze entro il mese di giugno. Abbiamo chiesto di rivedere la Delibera della Compartecipazione: le modifiche riguardano la questione degli orfani, il problema dei minorenni e quello del Part Time.
Interviene Zamboni: il dott. Petrelli (il dirigente che ha sostituito Minoia alla Direzione Generale dell’Assessorato) mi ha personalmente detto che ritiene che le mail non siano un ambito idoneo a discutere i problemi e, sulla compartecipazione, dice che per quest’anno non se ne parla perché il budget è già stato preventivato. A parte il fatto che avevamo fatto tutte queste richieste già in fase di elaborazione, il fatto è che la Delibera è stata approvata per quest’anno in via sperimentale, quindi chiediamo di discuterla per modificarla. Petrelli mi ha detto che potrà dare risposte ai Tavoli istituzionali, ma si dà il caso che noi al Tavolo Permanente non siamo rappresentati, perché Ledha Milano rappresenta i suoi associati ma noi non ne facciamo più parte. Chiediamo di essere presenti al Tavolo Permanente.
Pisoni: nel Tavolo Permanente sono rappresentate le Cooperative e le Associazioni del Terzo Settore. Quando è nato, durante la Giunta Pisapia, noi eravamo ancora associati a Ledha Milano. Adesso chiediamo che, dopo otto anni, i componenti del Tavolo vengano aggiornati. Noi siamo stati invitati solo per il Tavolo tecnico sulla 1354.
Non siamo invece stati convocati al Tavolo Permanente che si riunisce proprio oggi, dopo l’ultimo incontro di maggio, per discutere su Titoli Sociali (Delibera 1354). Majorino aveva promesso che sarebbe stato presente di persona e che avrebbe sostenuto le modifiche, invece oggi l’assessore non ci sarà per motivi familiari. Ha però inviato una mail in cui si scusa e invita ad un confronto franco e costruttivo, restando a disposizione per un futuro scambio di opinioni.  Ribadisce la convinzione di dover modificare la Delibera sui Titoli Sociali che dopo un anno necessita di trovare dei punti di accordo e sintesi “più efficaci” fra le diverse posizioni.  Infine ribadisce: 1) la necessità di porre un argine al crescere delle liste di attesa nei Servizi Diurni; 2) la necessità di progettare il Punto Unico di Orientamento e Informazione sulla Disabilità; 3) la necessità di decisioni rispetto agli strumenti del Durante/Dopo di Noi, a partire dal progetto della Fondazione. Questo è il suo pensiero ma non significa che il Tavolo Permanente procederà nella direzione da noi desiderata. Per quelli, come la sottoscritta che si sono visti respingere la domanda per il rimborso benzina, con varie motivazioni, chiediamo che venga tenuto conto dell’Isee Sociosanitario oppure che vengano significativamente innalzate le soglie. Per quanto riguarda la nomina del nuovo Assessore alle Politiche sociali, il sindaco Sala ha detto che renderà pubblica la nomina per il primo di luglio. Ci saranno anche altri cambiamenti all’interno del Settore. Chiederemo il Verbale del Tavolo Permanente e anche quello del Tavolo Diurnato.
Penso che per settembre organizzeremo un incontro con la Consigliera comunale Angelica Vasile, presidente Commissione Politiche Sociali.

NOTIZIE VARIE DAI C.D.D.

PIAZZOLLA-StellaPolare: dal 2019 sono stati cambiati i codici per le esenzioni Ticket: per la nostra Esenzione totale (IC14), per le prestazioni di diagnostica strumentale, di laboratorio e specialistiche, basta presentarsi all’apposito sportello ASST (Ufficio scelta e revoca) con la tessera SSN e vi verrà stampato su foglio A4 il nuovo codice da allegare alla Tessera sanitaria (C02). I medici di famiglia sono già stati aggiornati. - Ci sono anche cambiamenti per quanto riguarda altre esenzioni legate al reddito sulle quali conviene informarsi presso gli sportelli ATS o dal proprio medico.
FIORI-Narcisi: infatti, i codici di esenzione sono stati adeguati agli standard europei. Per quanto riguarda Regione Lombardia il cambio è automatico, se dovete spostarvi in Italia o all’estero meglio farsi stampare il nuovo codice presso gli sportelli ATS perché il vecchio tesserino (verde, rosa, ecc.)  non è più valido. – Per quanto riguarda il nostro Cdd, abbiamo deciso di organizzare, come momento conclusivo dell’anno, una giornata in agriturismo con ragazzi, genitori e operatori. Un momento di festa e divertimento per i nostri figli, con anche lo scopo di invitare le famiglie ad uscire insieme e conoscersi meglio, parlando e scambiando opinioni. Tutto questo è stato possibile grazie alla collaborazione con il Municipio 6 che ci ha dato l’opportunità del finanziamento. E’ una strada da percorrere anche in occasione di future manifestazioni all’interno del Municipio, per coinvolgere le famiglie e gli operatori con il territorio, facendo conoscere agli abitanti il CDD e le nostre attività. - Quest’anno abbiamo avuto problemi con il funzionario/direttore: prima non c’era, poi è arrivato, poi è stato trasferito, adesso non sappiamo come sia la situazione…  insomma c’è un problema di disorganizzazione a livello dirigenziale. E lo stiamo pagando noi. Sulla nostra P.O. si è scaricato tutto il lavoro organizzativo interno del Centro oltre a quello relativo alla gestione amministrativa dei tre CDD di sua competenza. Anche gli operatori sono al limite. Bisogna che i responsabili del Settore risolvano questa situazione.
ISONNI-Pini/Negri: io dovrei fare una domanda. Premetto che lo sciopero è un diritto acquisito dei lavoratori dipendenti e che quando c’è uno sciopero e gli utenti rimangono a casa, le famiglie non hanno nulla da ridire.  E’ invece il discorso delle Assemblea che è più difficile da comprendere: intanto l’informazione viene data con solo uno o due giorni di preavviso e poi le assemblee si svolgono sempre alla mattina, con l’impossibilità per molti ad accompagnare poi i figli per le 13.00, quindi è una giornata intera persa. Come Coordinamento delle famiglie, non siamo in grado di sensibilizzare i sindacati affinché queste assemblee vengano fatte al di fuori dell’orario di frequenza? Oppure al pomeriggio? Oppure che un solo operatore rappresenti gli altri all’interno dell’assemblea?
interviene Longoni: nel contratto sindacale sono previste 8/10 ore all’anno per le assemblee, all’interno dell’orario lavorativo. Se si trattasse di interruzione di pubblico esercizio, solo un terzo della forza lavoro potrebbe assentarsi e dovrebbero fare assemblee scaglionate, ma il nostro è considerato un servizio normale.
Interviene Manzoni: mi ricordo bene quando abbiamo discusso di questo problema anni fa col dott. Vavassori: la discriminante sta nel fatto che i Cdd NON sono considerati fra i SERVIZI ESSENZIALI e quindi non abbiamo diritto a forme di garanzia del funzionamento.
Interviene Fiori: infatti è un discorso già affrontato, anche incontrando rappresentanti sindacali. Abbiamo chiesto perché le assemblee non vengono fatte nelle prime ore del pomeriggio, in modo da garantirci almeno il mattino. Non abbiamo avuto risposte. Resta il fatto che il disservizio rimane e che dovrebbe essere la dirigenza comunale a impostare le regole anche con il sindacato dei lavoratori.
OLIVIERI-Cilea: anche mia figlia è stata recentemente lasciata a casa a causa di un’assemblea del personale socio sanitario della Cooperativa. Il Centro ha funzionato, ma solo alcuni utenti, probabilmente i più bisognosi di prestazioni assistenziali, sono stati avvertiti di rimanere a casa. E’ già la seconda volta. L’apertura del cdd è segnalata dalle 13.00 alle 16.00 senza pranzo, con rientro in pulmino, ma in pratica è solo per alcuni. Mi dispiace il fatto che una volta c’era un maggiore scambio di informazioni e queste cose venivano comunicate nei CPS ai rappresentanti, mentre adesso, a “tutela della privacy”, non veniamo a sapere come stanno le cose.
ROSATI-Cilea: per le vacanze estive, lo scorso anno noi abbiamo presentato la domanda senza allegare l’ISEE. Hanno accettato la domanda e ci hanno dato il contributo minimo.  Quest’anno sono andata in via Statuto e ho scoperto che non facciamo più domanda per accedere alle Vacanze organizzate dal Comune, ma domanda per i Titoli Sociali, ovvero per accedere ai contributi. Se, come nel mio caso, e come avevo sempre fatto, non presenti l’ISEE, adesso non solo paghi la tariffa intera, ma devi iscriverti presso la Cooperativa come privato. Telefonando alla Cooperativa presso cui mando mio figlio, La Rosa Blu, ho anche scoperto che il prezzo era maggiore di quello concordato con il Comune. Io ho il rapporto 1:1 con due settimane a 2890€ da Catalogo, che è diventato 3100€ scesi poi 2950€, considerato uno sconto che ci hanno fatto perché ci frequentiamo da vent’anni. Non mi sembra giusto. Adesso il Comune, se non hai diritto al contributo, praticamente di te se ne lava le mani. Ci sono anche maggiori disagi perché la sede della Cooperativa è a Padova e dobbiamo occuparci direttamente noi del contratto, del bonifico e tutto quanto.
MOLGORA-Casoretto: io da vari anni mando mia figlia con “Progetto Persona” (ex A Piccoli Passi e ex Percorsi) e, considerando che supero i 40.000 ISEE ho deciso di non passare tramite il Comune e mi sono iscritta direttamente da loro. Il costo era uguale a quello segnalato sul Catalogo del Comune.
FIORI-Narcisi: in riferimento alla Rosa Blu, io da anni mandavo mio figlio con loro a Pinarella di Cervia: quest’anno ho cambiato. Primo perché ci sono state problematiche sull’accudimento dei ragazzi che è stato carente, l’anno scorso e due anni fa. Due anni fa avevo fatto presente la cosa. L’anno scorso è andata anche peggio. Ho scritto alla Direzione e avrebbero dovuto chiamarmi per dei chiarimenti ma non si sono fatti sentire. Allora ho cambiato Cooperativa. Per quanto riguarda il costo, da anni lo mandavo privatamente, ma il prezzo è sempre stato lo stesso proposto dal Comune.
ZANCHI-DeNicola: devo anch’io ribadire il discorso del personale: anche da noi sono quasi due anni che non c’è il direttore; la P.O. Viviana Iezzi deve coprire i compiti i due funzionari praticamente in tre CDD. La situazione di crisi del personale comunale si trascina da tempo e non vorrei che fosse il segnale di un percorso di auto-esaurimento per poi chiuderli. Il tentativo di esternalizzare i Servizi che periodicamente si ripropone. – Come in Narcisi, anche da noi si è scelto di fare una ‘Gita di fine anno’ con le famiglie, gli utenti e gli operatori.  E’ andata molto bene: hanno partecipato quasi tutti i ragazzi e molti parenti. Come ha già relazionato Fiori, questo è stato possibile con l’aiuto economico del Municipio 6 che ringraziamo, perché una delle richieste fatte era proprio quella di cercare di aggregare le famiglie che purtroppo, per vari motivi, sono spesso assenti nei vari momenti di confronto che noi rappresentanti portiamo avanti per difendere i diritti dei nostri figli. – Il 20 di maggio è stato organizzato in via Dini dal servizio Accoglienza e Informazione (SAI?) di ANFFAS Milano un incontro sul tema della “Tutela Giuridica a Milano” con la presenza del Presidente dell’8° sez.Civile ( ex nona bis) del Tribunale di Milano G.T. dott.Giovanni Rollero. Nello spazio di dibattito ho fatto presente al Giudice le problematiche che noi familiari ci troviamo ad affrontare per la rendicontazione annuale e le nostre difficoltà. A partire dalla periodica sostituzione dei Giudici che quindi noi non conosciamo, alla tenuta dei conti con ricevute, fatture e fotocopie a non finire, al fatto di dover giustificare 300€ di pensione mensile del tutto insufficiente, alla necessità che hanno molti di rivolgersi ad Associazioni varie per la rendicontazione e per le istanze, ecc. Il Dott. Rollero ha ascoltato tutti con interesse e credo abbia recepito le nostre problematiche, anche se viene ribadito che ogni Giudice agisce con discrezionalità e che il numero delle richieste di AdS è sempre in crescita. Speriamo che vengano definiti almeno dei criteri generali a cui ogni GT faccia riferimento e comunque, in caso di necessità, il dott. Rollero ci ha detto che riceve senza appuntamento il giovedì mattina in via San Barnaba 50, Stanza 35 al 1°piano. -   Un discorso da non dimenticare e che dovremo portare avanti è quello dei 65 anni: non solo rispetto ai Centri Diurni, per i quali di fatto non esiste una valida alternativa per i nostri anziani, ma anche rispetto alla Residenzialità: stiamo parlando e costruendo un “dopo di noi” che poi, al compimento dei 65 anni, rischia di essere completamente mandato all’aria se le strutture hanno determinati parametri di accreditamento. Come aveva detto Majorino a proposito del problema delle assenze non riconosciute, dovremo riuscire insieme, noi e il Comune di Milano, a discuterne con Regione Lombardia.
Pisoni: c’è l’esperienza di Casa Lulù dove una persona over 65 è andata al CDI Palazzolo ma rimane nella sua casa. Paga il trasporto e non sappiamo quanto di retta giornaliera. Al Don Gnocchi si sono problemi col CDD1: una ragazza di 65 anni che deve uscire dal Ddd non viene accettata al CDI perché usa il pannolone. Se un adulto arriva a 65 anni ed è incontinente, non viene accettato nei CDI. Non hanno il personale sociosanitario per accudirli. Non hanno programma educativo per assisterli.  Cosa facciamo allora con questi disabili anziani? Se vivono nella loro “casa” e smettono di frequentare il CDD, cosa faranno poi in un Centro Diurno per Anziani o rimanendo a casa?
MANZONI-Statuto: la battaglia degli ultra 65enni è sacrosanta. E non siamo solo noi ad alzare la voce, anche l’Assemblea Nazionale dell’ANFFAS si è mobilitata con una mozione inserendo al punto 14 proprio questo tema e a livello nazionale. – Nel nostro Cdd in maggio è stato indetto il CPS conclusivo e abbiamo chiesto di trasformare la convocazione in assemblea. La partecipazione però non è stata molto numerosa. Abbiamo comunque affrontato una serie di problemi come quello dell’emergenza OSS/ASA che vengono inviati in altri centri per sostituire assenze temporanee. Il risultato è che ci sono fasce orarie in cui manca questa figura professionale che opera non solo a livello socioassistenziale ma anche sanitario.  La Cooperativa trasferisce gli operatori da un Centro ad un altro senza preavviso, la mattina stessa, e non viene neppure avvertita la P.O. responsabile (anche noi siamo senza direttore!).  Un giorno, per protesta, il CDD è stato chiuso un’ora prima. - Inoltre nel nostro Centro non è stato fatto alcun tipo di soggiorno, perché non c’è la disponibilità da parte degli operatori comunali mentre per i dipendenti della Cooperativa non c’è la possibilità di recuperare le ore. - Abbiamo anche richiesto, come peraltro facciamo ogni anno, almeno una programmazione estiva ma per ora nessuna risposta. -  La rassegna teatrale è stata rimandata a settembre-ottobre, in attesa della disponibilità di uno spazio teatrale adeguato. Insomma, sembra anche a me che, con sempre meno personale, prima o poi verrà fuori il discorso della chiusura di alcuni Cdd a gestione comunale. La mia posizione personale è che, se il servizio comunale si trova in gravi difficoltà, meglio che vengano aumentate le convenzioni. Non so se si tratti di difficoltà a gestire o se non ci siano risorse economiche a sufficienza. Abbiamo comunque sentito testimonianza di CDD convenzionati che offrono programmazione eccellenti e integrazione continuativa col territorio. Da noi, da qualche anno viene proposto un programma di inclusione con la collaborazione di una scuola professionale superiore, lontana dal nostro territorio. Uno o due educatori accompagnano saltuariamente tre o quattro ragazzi ad un laboratorio della scuola. Inoltre, quando e se capita, gli studenti sospesi vengono all’interno del nostro cdd e si affiancano alle attività. Ci dovrebbe essere una maggiore continuità di queste presenze e non dovrebbero essere unicamente legate alle sospensioni, che, peraltro, non è neppure un bel messaggio. Ritengo che se c’è questa impossibilità a gestire bene i Centri Comunali, debbano essere prese delle decisioni sensate, invece di esasperare la situazione.
PISONI-DonGnocchi: voglio ricordare che nel Municipio 7, con la collaborazione di Longoni e della Consigliera Vita Francesca, che partecipa ai nostri CPS, alcuni ragazzi di Don Gnocchi, di Cascina Bianca e del Gabbiano faranno una gita di tre giorni insieme. Ringraziamo il Municipio 7 che ha messo a disposizione una quota da utilizzare per questo Progetto Sollievo: 12 ragazzi, quattro per ogni CDD, andranno insieme in albergo sul lago di Garda a fine giugno.  E’ una cosa molto positiva quella di coinvolgere i Municipi nelle iniziative dei nostri Centri.  Anche nel Municipio 6 c’è stato un buon lavoro dei rappresentanti e una buona sensibilità da parte dell’Assessora Rita Barbieri.
BAGAGLIA-Colleoni: noi abbiamo ricevuto la lettera di rifiuto del contributo benzina da parte dell’Amministrazione, motivato dal fatto che superiamo i 40.000€. Allora abbiamo fatto ricorso richiedendo, per questo contributo, l’utilizzo dell’ISEE Sociosanitario. Ci hanno risposto con una seconda lettera ancora negativamente “in via definitiva”. Adesso, se vogliamo, possiamo adire al TAR della Lombardia.  Ledha si è detta disponibile a sostenerci se vogliamo fare causa al Comune di Milano. Con un gruppo di altre famiglie, il direttore Roberto Morali  e gli avvocati della Ledha,  vedremo i pro e i contro per proseguire legalmente.

COMUNICAZIONI DELL’ESECUTIVO
Calendario Coordinamenti 2019 : 22 ottobre, 19 novembre, 17 dicembre.
PROSSIMO COORDINAMENTO  24 settembre -  ore 10 al Centro BONOLA
Con il seguente ordine del giorno:               -  relazione del Presidente
                                                                     -  notizie varie C.D.D
                                                                     -  varie ed eventuali
                     
La Segretaria                                                                                                            Il Presidente
Daniela Zanchi Mazza                                                                                               Pinuccia Pisoni

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