Assemblea CPS 14 dicembre 2021
RELAZIONE
DELL’ASSEMBLEA n.351 del 14 dicembre 2021
Sono presenti i rappresentanti: Rossini e Collinetti
(ANFOSSI), Manna e Zanchi (De NICOLA),
Spallino e Cannizzaro (FARAVELLI), Rosati, Olivieri e Giovannelli (
CILEA), Fiori (NARCISI), Longoni,
Tenconi e Russignaga (NOALE), Somarè (Pini-Negri), Manzoni (STATUTO), Pignataro
(PIA MARTA), Casini e Colombo (AQUILONE), Sosso (BAZZI), Urbinati e Vincenzi
(CASCINA BIANCA),Bagaglia (COLLEONI), Sturlese (VISMARA), Besnati (Don GNOCCHI
1-2), Sala (Don Gnocchi 3-4), Bernabè e Crotti (MONVISO), Piazzolla (STELLA
POLARE).
RELAZIONE DEL PRESIDENTE
Essendo stato prorogato lo Stato di emergenza,
al momento fino al 31 marzo 2022, viene anche automaticamente prorogata la
sospensione del pagamento della quota di compartecipazione per la frequenza al
CDD. Non ci saranno altri avvisi ufficiali dal Comune.
L’incontro con l’Assessore Bertolè è stato
posticipato a domani 15 dicembre. Richiederemo nuovamente che si renda
detraibile la spesa nella Dichiarazione dei Redditi.
Da una famiglia del CDD Barabino mi è stato inviato
ieri un foglio di Consenso Informato al trattamento dei dati personali e
sensibili che comprenderebbe anche dati relativi a: “origine razziale”,
“convinzioni religiose” “opinioni politiche”, “orientamento sessuale” e simili.
Si tratta molto probabilmente di un errore, ma nel frattempo invitiamo tutti a
NON firmare: ho già mandato una mail con richiesta di spiegazioni.
Sembrerebbe che tutti i
Centri siano finalmente tornati agli orari normali, pur rimanendo
problematiche di orari legate ai trasporti (non sono invece ripristinate tutte
le attività, quelle esterne in particolare – Faravelli-).
Case
dell’Autonomia e Tavolo Permanente non ci sono
novità e sono argomenti da trattare con l’Assessore.
Risulta tuttora vacante il posto di Direttore in alcuni CDD: in Pini e Negri ci avevano detto che avrebbe preso
servizio a novembre, l’arrivo è stato invece posticipato a gennaio, anche
Anfossi, Narcisi e Noale risultano ancora scoperti in attesa di un bando.
Liste
d’attesa: sembrava che si fossero trovati i fondi e la
volontà di azzerare le liste, ma ci risulta che alcune famiglie stiano ancora
aspettando, sembra che siano stati inseriti un 50% degli utenti in attesa.
Ho saputo per vie ufficiali che entro la fine
dell’anno verranno assunte 39 nuove Assistenti Sociali Territoriali:
speriamo che facciano la differenza!
Elezioni
dei rappresentanti: in buona parte sono state fatte. Laddove il
numero dei candidati coincideva con quello dei posti disponibili, in alcuni
casi si è proceduto alla nomina d’ufficio. Entro il 10 gennaio dovranno essere
comunicati i nomi dei nuovi rappresentanti agli uffici del Comune. Per marzo 2022 eleggeremo anche il nostro
Direttivo.
Coloro che ritengono che il Progetto Educativo e
il programma settimanale impostato per il proprio famigliare e presentato
nel colloquio individuale non sia adeguato, sono invitati a NON firmarlo. Come
Coordinamento, e nelle sedi opportune, porteremo avanti il discorso
dell’autonomia e dell’adultità per un aggiornamento generale delle attività
proposte.
NOTIZIE DAI CDD:
Le elezioni dei Rappresentanti dei
Genitori sono in corso di svolgimento in quasi tutti i CDD. In un CDD non
si è ricevuta alcuna candidatura e hanno eletto la sola Rappresentante
esistente (Statuto) la quale ha ricordato che la partecipazione
esplicita delle famiglie va sollecitata in ogni caso perché la nomina d’ufficio
non può passare sotto silenzio. Si ricorda che l’organizzazione delle elezioni
spetta ai Direttori dei CDD secondo la procedura indicata dal Comune.
I Rappresentanti si interrogano sulla reale adeguatezza
ed efficacia del Progetto Individualizzato degli utenti. Il tema
suscita un vivace scambio. Si evidenzia la preoccupante assenza di attività che
conducano all’autonomia delle persone (Noale) e che le preparino ad
affrontare la residenzialità in un’ottica di ‘dopo di noi’. Il CDD dovrebbe
promuovere l’acquisizione di competenze utili a una vita indipendente, pur
compatibilmente con le fragilità del singolo, diversamente ci si chiede per
quali motivi siano in corso di allestimento 9 case per l’autonomia. Le
famiglie possono liberamente scegliere di non firmare un Progetto
Individualizzato che non risulti adeguato alla situazione del proprio
figlio, che non contenga proposte utili al raggiungimento della massima
autonomia possibile, preparandolo a una vita adulta. Preoccupa l’effettiva
applicazione e la possibilità di verifica in itinere di tale
Progetto (Cascina Bianca). Le famiglie devono necessariamente fidarsi.
Alcune famiglie potrebbero risultare poco interessate o distratte, ma il punto
critico sta nella scarsa integrazione. Ci si chiede ad esempio (Anfossi),
per quale motivo, quando si tratta di programma settimanale, individualizzato,
la famiglia non possa partecipare alla stesura del programma, ma le
venga sottoposto, in sede di colloquio, un programma fatto e finito, da accettare
o meno in una manciata di minuti. Inoltre, il P.I. risulta essere più o meno lo
stesso tutti gli anni (De Nicola). Questo limite potrebbe essere
superato con il coinvolgimento attivo della famiglia. Il P.I. è impostato
durante il primo anno di frequenza del CDD, e sembra che nel corso degli anni
siano applicati solo aggiustamenti minori, senza una riformulazione
complessiva, a meno che la condizione della vita dell’utente fuori dal CDD non
sia cambiata. Il contributo della famiglia è imprescindibile: è indispensabile
porsi come alleati creando un ponte di collaborazione (Faravelli).”
Presentazione’ e non ‘condivisione e discussione’: come mai? La presenza dello
psicologo spesso ritarda l’appuntamento per il colloquio (De Nicola). L’autonomia,
si esprime in modi diversi, secondo le condizioni e l’abilità della persona
pertanto gli obiettivi, non devono essere necessariamente straordinari, ma
anche piccoli passi verso l’adultità, con la condivisione fra famiglia e CDD.
(Statuto). È possibile pensare alla sperimentazione della vita adulta
del proprio figlio in una casa dell’autonomia supportando la sua “crescita” con
proposte contenute nel P.I.
Viene fatta una riflessione sull’eterogeneità
delle condizioni di disabilità presenti nei CDD. Tale situazione richiede agli
operatori un impegno, come nostri alleati e non antagonisti, nella definizione
di un percorso per ognuno dei nostri familiari. Per ottenere questo occorre investire
in formazione e personale.
L’annullamento dello scaglionamento degli orari
di ingresso e di uscita sta creando non poche difficoltà ad alcune famiglie. Ci
si confronta sulla durata del tragitto con pulmino per
raggiungere il CDD/rientrare al domicilio. Alcuni utenti sono prelevati da casa
alle h. 7:30 e costretti a un viaggio che può durare sino a un’ora e mezza!
Tale situazione potrebbe forse essere superata se il Comune prevedesse risorse
per un aumento dei pulmini a disposizione? A causa della pandemia, al momento
si possono trasportare soltanto utenti frequentanti il medesimo CDD (Faravelli).
I CDD in passato erano definiti “Servizi Territoriali” perché nati come servizi
di vicinanza. Nel tempo, gli utenti sono stati inseriti semplicemente là dove
vi erano posti disponibili: a distanza di anni nessuna famiglia se la sente di
far cambiare abitudini ai propri familiari a favore della prossimità.
L’argomento richiede un’analisi del Bando e
dell’entità dei fondi assegnati alle Cooperative dei trasporti. Il problema va
risolto. Considerato che la Convenzione è nuova, se ne potrà parlare (Sosso).
A proposito di comunicazione e sostegno tra
famiglie, alcuni rappresentanti hanno creato una chat WhatsApp. Tale
strumento risulta utile, privacy permettendo.
Attraverso la chat è
possibile scambiare opinioni e scrivere dubbi, tuttavia, non è utilizzata da
molte famiglie (Pini).
Il Presidente riferisce sui contributi ricevuti
da diversi Rappresentanti ai quesiti posti via mail:
Il Verbale, nella sua nuova veste, è
stato ben accolto in generale.
Le chat WhatsApp sono utili, ma spesso
all’insorgere di una problematica le comunicazioni si assottigliano…
È stata segnalata l’eccessiva
sanitarizzazione di un CDD (portando ad esempio il pasto, che viene
proposto frullato per tutti gli utenti, a prescindere dalla capacità di
masticazione dei singoli) (Don Gnocchi).
Per quanto attiene alla partecipazione delle
famiglie, c’è chi riferisce che la scarsa partecipazione alle assemblee
e in generale alla vita del CDD sia dovuta all’età avanzata di molti genitori,
o al fatto che gli utenti vivono con un fratello o una sorella che lavora,
perciò impossibilitati al partecipare alle assemblee, e si nota che comunque i
genitori giovani non si propongono come Rappresentanti. La partecipazione al
Coordinamento è pregiudicata dalla eccessiva lontananza (Cherasco).
Le assemblee plenarie dei CDD vedono una scarsa
partecipazione delle famiglie, faticando così a cercare il confronto tra
genitori. Alcuni considerano sufficiente l’ascolto e l’accoglienza mostrati dal
Centro e si sentono gratificati per questa situazione e disponibilità che non è
facile trovare (Il Gabbiano). Emerge quindi che l’atteggiamento
di alcune famiglie nei confronti del CDD sia di gratitudine perché il
proprio famigliare è accolto e frequenta, a prescindere dai contenuti e dalle
attività proposte. Tali famiglie non paiono avere particolari aspettative né
desiderio di partecipare attivamente al Progetto del proprio familiare.
Rispetto alla partecipazione delle famiglie
alla vita del CDD, risulta spesso che esse siano considerate come elemento
di ingerenza nel funzionamento e nell’organizzazione delle attività.
Accade di frequente che le famiglie, trovandosi
ad affrontare un problema, si rivolgano direttamente al Direttore del Centro. (Bazzi,
De Nicola).
Il numero di educatori di alcuni Centri,
coerente sulla carta con la richiesta di ATS, risulta insufficiente per una
efficace gestione del CDD ogniqualvolta risulti assente un operatore, con
conseguente annullamento delle attività previste (Bazzi).
Alcuni Rappresentanti riferiscono soddisfazione
per il funzionamento e la gestione del CDD di riferimento (L’Aquilone):
il coinvolgimento delle famiglie è costante e puntuale. L’elezione dei
rappresentanti è avvenuta il giorno 11 ottobre in Ferraris. Anche
in Anfossi si sono già svolte le elezioni.
Sono stati riferiti casi di positività
al Covid, quasi esclusivamente fra gli operatori, in alcuni CDD (De Nicola,
Treves, Statuto, Cherasco). Sono sorte lamentele a fronte della richiesta
da parte del Centro di riammettere gli utenti, alla riapertura, previo tampone
negativo (Cherasco).
Si ricorda che è possibile sottoporsi a tampone
presso qualsiasi farmacia, a pagamento oppure prenotandosi presso il proprio
medico di base o presentandosi al drive-through del San Paolo o al Palazzo
delle Scintille: in queste modalità il tampone può
essere effettuato gratuitamente. Molte famiglie sono composte da genitori anziani
che faticano ad organizzarsi in modo autonomo a riguardo.
A proposito di tamponi, un CDD in
particolare prevede il prelievo per gli utenti con cadenza mensile (Don
Gnocchi).
Si commenta e ci si preoccupa che, dato che la terza
dose non è stata organizzata dai CDD, ma va prenotata personalmente, molte
persone non l’abbiano ancora fatta (De Nicola, Pini). Si conferma che il
personale che opera sui pulmini è vaccinato.
COMUNICAZIONI DELL’ESECUTIVO:
Calendario Coordinamenti 2022: 18
gennaio- 22 febbraio- 22 marzo-19 aprile-17 maggio-21 giugno-20 settembre-18
ottobre-15 novembre-20 dicembre.
PROSSIMO COORDINAMENTO: Martedì 18 Gennaio - ore 10 presso il Centro BONOLA
Per
discutere il seguente ordine del giorno:
-
relazione del Presidente
- notizie varie C.D.D
- varie ed eventuali
La Segretaria
Il Presidente
Maria Spallino
Elisabetta Sosso Zamboni
Sosso Elisabetta
Zamboni – Via C. Crivelli, 14 – 20122 Milano – Cell.3387994123 –
elisabetta.sosso@gmail.com
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