Assemblea CPS 359 del 18 ottobre 2022
RELAZIONE DELL’ASSEMBLEA
n.359 del 18 ottobre 2022
Sono
presenti i
rappresentanti: Collinetti (ANFOSSI), D’Agostino e La Porta (APPENNINI),Giunti
Levi (BARABINO), Coscia (BERNARDINO DA NOVATE), Manna (DE NICOLA), Cernuschi e
Spallino (FARAVELLI), Olivieri e Procopio (IPPODROMO), Piluso (NARCISI),
Longoni (NOALE), Gandolfi (NEGRI), Manzoni (STATUTO), Arosio e Stucchi (TREVES);
Bello (AQUILONE), Sosso (BAZZI), Riva (CASCINA BIANCA), Molgora (CASORETTO), Bagaglia
(COLLEONI), Barocelli (IL GABBIANO), Sturlese (VISMARA), Besnati (DON
GNOCCHI1-2), Abbate e Sala (DON GNOCCHI 3-4), Bruno (FERRARIS AUTISMO).Presenti il 50% +1. L’assemblea è
valida.
COMUNICAZIONI DELLA PRESIDENTE
Sosso
Elisabetta: Vi ricordate che abbiamo sempre parlato dei famosi 20
giorni di assenza consentiti? La DGR 6387 del 16 maggio del 2022 dice che, tra
le varie cose, per i centri diurni si
può arrivare a un massimo di 50 giorni assenza, non sono 50 giorni
liberi, sono 20 che possono essere fatti per qualunque ragione e i rimanenti 30
invece, sono giorni che devono essere ” giustificati” in modo che le nostre
Cooperative siano pagate ugualmente da Regione Lombardia. Ci sono quelle tre o
quattro categorie giustificative usuali: una ragione può essere l’avvicinamento
alla famiglia, un’altra l’avvicinamento alla residenzialità con un tempo di
prova oppure una ragione può anche essere per un’alternanza lavorativa. Queste
sono sicuramente le tre ragioni principali e vanno ovviamente inserite
all’interno del Progetto Individuale condiviso nei Centri Diurni: questo ve lo
diranno i vostri educatori. La seconda notizia è che qualcuno ha incominciato a
ricevere i soldi della misura B2: credo che siano utenti che avevano già
la B2 negli anni precedenti, quelli che erano già approvati e finanziati e non
avevano bisogno del passaggio in UVM (Unità di Valutazione Multifunzionale). Io
ho riguardato ancora stamattina sul sito del Comune se era uscita la
graduatoria definitiva della B2, che sapevo legata all’erogazione dei
contributi, e che secondo il Direttore di Area sarebbe uscita a fine ottobre,
ma non c’è. Evidentemente stanno incominciando a pagare quelli certi e credo
che entro novembre dovrebbero pagare anche gli altri, così mi era stato detto.
Sono venuta a conoscenza che Ledha Milano, ha mandato una mail alle sue
associazioni, ha dicendo che raccoglievano
informazioni su chi aveva avuto difficoltà ad ottenere la B2, per cercare di avere
un certo numero di dati e potersi rapportare poi con il Comune chiedendo
spiegazioni. Chi vuole segnalarsi, avendo avuto problemi, scriva a LEDHA.
Abbiamo trovato tutti gli indirizzi delle Case per l’Autonomia che
erano state approntate dal Comune e delle quali avevamo chiesto che ne
potessero essere riservate alcune per la sperimentazione della autonomia anche
per i nostri familiari con gli educatori dei CDD. Il Comune ne ha prese nei
Municipi 5,6,7,8. Appartamenti che per la maggior parte sono ancora da
arredare: è stato fatto un bando che è andato deserto qualche mese fa e adesso
ne stanno rifacendo un altro. All’interno del gruppo esecutivo qualcuno ha
cominciato a ragionare di nuovo sulle case; avevamo già un gruppo con Zanchi,
Rossini, Manna, Fiori e Collinetti che avevano cercato di interloquire con il
Direttore di Area: ci aveva detto, che quando sarebbe stato il momento ci
avrebbe fatto sapere e non è mai venuto il momento e non ha mai risposto.
Adesso vado ai punti dell’ordine del giorno. Abbiamo messo per primo questa
riflessione: ormai raggiungiamo a malapena la presenza del 50% dei CDD,
questa cosa ormai si ripete da tanto tempo, non è una novità: oggi i comunali
sono molto più fedeli dei convenzionati, 12/15 sono quasi tutti, mentre 10/25
non è nemmeno a metà. Ce c ne sono tanti, specie convenzionati, che non vediamo
quasi, abbiamo anche fatto una riflessione sul rendere più centrale il luogo
di incontro, servito dalla metropolitana. Ho provato a pensare di
interpellare qualcuno del Municipio uno, perché lì, in realtà, la sede del Consiglio
è sotto l’Arengario in piazza del Duomo: quindi arrivando dalla metropolitana e
si è subito arrivati, stiamo aspettando una risposta. Arrivare in auto sarebbe
un po’ più complicato. Misure anti covid: PISONI mi ha inviato il suo
intervento non potendo essere presente oggi, ha detto che in Don Gnocchi
hanno ancora le bolle, le entrate scaglionate, ci sono quelli che
entrano alle 9 quelli che entrano alle 10:30 ed escono in orari scaglionati
perché Giuntoni non si è ancora organizzato e quindi gli va bene andare avanti
così. Inoltre, all’interno, gli educatori hanno ancora tutta la “bardatura”:
camici, guanti, mascherine e visiere, questo impedisce anche il normale
svolgimento delle attività esterne. I centri diurni sono equiparati alle RSA e
agli ospedali perché sono servizi sanitari però, così, è veramente una
situazione pesante. Il questionario: io accenno soltanto che per evitare
di confondersi con il questionario comunale che sta ancora girando, fino alla
fine di ottobre, abbiamo pensato di rimandarlo in là di uno o due mesi.
GANDOLFI (NEGRI): Volevo dire
due cose: sono contento che siano aumentati i giorni di assenza da20 a50 però
ATS considera i CDD come le RSA. Ci sono alcuni ragazzi che non reggono la
mascherina FFp2 e chiaramente se, come nel CDD Negri, c’è circa un caso
alla settimana di contagio, devono stare a casa 10 giorni. Credo
che ATS debba sistemare queste regole: io ne ha parlato anche con la Dott.ssa Ornago,
altrimenti mio figlio rischiava di non frequentare il Centro per parecchio
tempo. Ho fatto una indagine, nei due CDD Negri e Pini, ci sono stati durante il
periodo “duro” della pandemia, un caso ogni 15 giorni: io l’avevo segnalato
anche alla P.O e al Direttore. Su queste cose secondo me il Settore del
Comune dovrebbe confrontarsi con ATS. Abbiamo pensato di fare degli
interventi più brevi: 5-7minuti e massimo due interventi in modo che almeno
riusciamo anche a fare più interventi.
INTERVENTI
E CONTRIBUTI DEI RAPPRESENTANTI
CERNUSCHI
(FARAVELLI): Buongiorno,
anche stavolta mi trovo in difficoltà nei vostri confronti perché vi chiediamo
lo sforzo di dedicarci del tempo, che noi stessi dovremmo impiegare in modo più
proficuo ma,che, invece, spendiamo discutendo perché all’interno del Gruppo
Esecutivo, GE, non Direttivo perché non dirigiamo ma eseguiamo il volere
dell’assemblea, ci sono due blocchi contrapposti che faticano continuamente a
trovare una sintesi comune. Dovremmo, come GE, occuparci di questioni come il
Progetto di Vita o il Dopo di Noi, o questioni di più contingenti e concrete
come i trasporti. Ci vorrebbe anche uno sguardo più ampio su quel che succede
fuori dal nostro Comune, come per esempio nella città di Bergamo: mi è stato
girato un documento che racconta di una realtà molto più avanti e più
organizzata di noi. Noi stiamo cercando di contattare i CDD al di fuori di
Milano ma purtroppo non c’è condivisione, circolarità. Elisabetta si è
giustamente interrogata sul perché ci sia così poca partecipazione: la
verità è che, secondo me, viene dato poco spazio alle discussioni e
alle idee dell’assemblea. Le comunicazioni della Presidente potrebbero
essere fatte per mail precedentemente. Chiedo che venga ripensato il nostro
modo di lavorare e di gestire il flusso delle informazioni all’interno del GE.
Segue dibattito tra Fabio Cernuschi ed
Elisabetta Sosso sulla regolarità dell’elezione del Vicepresidente Giulio
Gandolfi, che secondo Cernuschi non è stata conforme al regolamento del
Coordinamento: Sosso non è d’accordo e dice che è stato
fatto tutto regolarmente, come in passato.
Maria Spallino
(FARAVELLI): quanto segnalato da
Pisoni conferma quanto detto da Abbate alla scorsa assemblea: lo scaglionamento
degli ingressi. Con riferimento al questionario, per evitare
sovrapposizioni occorre prima che sia concluso il percorso del questionario di
Codici Ricerche (commissionato dal Comune). In epoca pre-Covid avevamo
predisposto con altri rappresentanti un questionario che è stato accantonato,
dal GE in carica allora. Ora come gruppo di lavoro di cinque persone ne abbiamo
elaborato uno nuovo (uno per i rappresentanti e uno per le famiglie,
molto snelli, che saranno accessibili via link o, per le famiglie che lo
necessitassero, in cartaceo). L’obiettivo è individuare eventuali
disomogeneità e approcci diversi da parte dei CDD su determinati temi.
Devo purtroppo tornare sul mio intervento della volta scorsa con concetti
molto chiari: si insiste a parlare di Direttivo, termine che rimanda a
“dirigere”, e qui è un atteggiamento mentale, mentre il termine “Gruppo
Esecutivo” rimanda a “eseguire” (il volere dell’Assemblea). Io rispondo
all’Assemblea essendo stata da essa votata. Ho educatamente detto non
volevo assumere la Presidenza, mentre altri del Gruppo Esecutivo hanno
affermato che non si dimetteranno mai. Quindi, ho già lasciato la
Vicepresidenza e oggi mi dimetto anche dal Gruppo Esecutivo. Non
sono abituata né ho mai lavorato in un ambiente simile né ho mai fatto così
fatica pur facendo volontariato da molti anni. Come per l’attuale questionario,
ho dedicato molte ore di lavoro anche a quello precedente così come al
“Manifesto” dei CDD, ma per lavorare occorre rispetto, una parola che in questo
Gruppo Esecutivo è la grande assente. Io non sono abituata a concetti quali “O
con me, o contro di me”.
SOSSO interviene: per
correttezza di informazione vorrei aggiungere solo che al momento
dell’elezione, io ho offerto la Presidenza a Maria, dal momento che aveva avuto
un voto in più: lei ha ringraziato e rifiutato.
STUCCHI (TREVES): il tragitto con il pulmino per mia figlia, da casa al CDD e
viceversa, per un certo periodo era molto lungo creando problemi di
stanchezza che problemi organizzativi per me; fortunatamente con il ricongiungimento
degli utenti dei tre CDD vicini (Faravelli, Treves e Colleoni), si sono
formati pulmini con percorsi più corti. Sarebbe necessario che in
ogni CDD (vicino alla zona in cui frequenta o abita), ci sia la
possibilità di avere un luogo (case per l’autonomia) adibito
all’accoglienza del proprio familiare da poter usufruire nel caso in cui i
genitori/familiari che si trovassero in una circostanza di emergenza e/o
non sono in grado di accudire il proprio familiare: immagino che per il Comune
sono siano spese ma sarebbe un servizio veramente importante. Sarei dell’idea
di fare un colloquio con gli educatori per concordare la stesura del
PEI, prima di sottoscriverlo. L’assistente sociale mi ha
segnalato che non sono entrata nella graduatoria della B2 (idonea ma non
finanziabile), però avendo capito che ho dei problemi, mi è stato mandato dal
Comune un aiuto: un’educatrice per due ore alla settimana per due mesi, lavora
con mia figlia quando torna da CDD. Chiedo al Coordinamento se si può avviare
una sorta di Ufficio dove i genitori possono rivolgersi “pratiche” che non sono
in grado di affrontare es: l’ISEE.
SOSSO: risponde: ci sono già gli sportelli WEMI dove è possibile fare questa
pratica burocratica.
PROCOPIO (IPPODROMO): Preciso che ricollegandomi al mio intervento del precedente Coordinamento,
la sperimentazione di vita automa dovrebbe essere prolungata: il
servizio (15 giorni) per abituare la persona e la famiglia alla lontananza, dovrebbe
comprendere l’intera giornata e la notte. Ho fatto questa segnalazione
anche al nostro direttore Zabatta. La responsabile di Casa Cilea ha comunicato
che riprenderanno (il servizio era stato sospeso) con la sperimentazione del
fine settimana (le notti del venerdì e del sabato), con alcuni ragazzi.
MANZONI (STATUTO): ringrazio Maria Stucchi per aver ripreso il punto sul progetto
individuale, per il quale abbiamo tanto discusso in precedenza, dobbiamo
andare avanti con determinazione per far valere le nostre richieste.
Proprio ieri sera ho scritto chiedendo di poter aver in anticipo almeno la
bozza dei PEI, in modo che io poter integrare, vederla ecc., aspetto una
risposta. Il CPS verrà fatto per la fine del mese, le attività interne sono
iniziate, per quelle esterne si vedrà dopo aver fatto il CPS. Ci hanno
segnalato l’inizio di un progetto di attività finanziata dal Municipio 1 che
faranno per un paio di mesi. Sono un po’ scioccata da quello che hanno riferito
i due rappresentanti precedenti, mi dispiace di quello che sta succedendo,
questi confronti devono servire a costruire una identità più allargata, più
disponibile al confronto con l’esterno.. Ho sempre partecipato ai gruppi di
lavoro che si sono tenuti perché mi piace lavorare sulla prospettiva non
solo del qui e ora. Io sono un
consigliere di Ledha Milano: quello che Elisabetta la volta scorsa ha letto
riferendosi ad un articolo dello Statuto e di cui è stata data una lettura,
secondo me, un pò miope dal Dott. Barbalace, ecco
vorrei correggerla perché è importante che non si pensi che Ledha Milano
voglia prevaricare sulle associazioni, vantandosi di una di una
rappresentanza anche per chi non la vuole: non si parla di rappresentanza ma
portare un interesse comune a tutte le persone con disabilità
al di là delle associazioni. L’altra cosa che vorrei dire è che riguardo alla
delibera relativa alle attività esterne nei CDD Comunali, si parlava di “progettualità
innovative”: credo che sia servito il nostro “Manifesto” perché hanno
aggiunto delle cose interessanti tipo le gite, hanno previsto laboratori di
didattica digitale, hanno previsto progetti per i percorsi di educazione
ambientali, non hanno accettato invece la proposta di Cascina Biblioteca: il bar.
Altre progettualità innovative tra le altre cose vengono affidate
all’esterno, c’è anche il Giornalino Giallo. Ho chiesto al direttore del mio
CDD, ma non si ha notizia di questa progettualità innovativa, né della
vecchia, né nella nuova. Riguardo lo spostamento della sede per il
Coordinamento so che in corso Garibaldi c’è una bella palazzina dove fanno le
attività, c’è anche la metro con la linea due che potrebbe essere un’idea,
proverò ad accennarglielo.
ZANCHI: non sono più rappresentante del CDD De Nicola, ma ho fatto la
rappresentante per tanti anni e volevo fare alcune osservazioni che ho letto
sulla Relazione del precedente Coordinamento. Mi fa piacere che l’Assessora
Locatelli di Regione Lombardia, come ha riferito al Direttivo, che si
sta incominciando a pensare ad una riforma dei CDD, che secondo
me è fondamentale. Mi è sembrato di capire che il vero interlocutore sia la
Moratti che è forse più difficile da contattare, ma, dovremmo far arrivare
anche a lei il nostro pensiero. Anche noi richiederemo il CPS allargato alle
famiglie e vorremmo chiedere che il PEI ci sia consegnato prima che
si faccia l’incontro, per poterlo leggere prima del colloquio e per
concordare cosa riportare. L’anno scorso ho richiesto di leggerlo dopo
averlo firmato e mi hanno detto che dovevo fare la richiesta ufficiale;
comunque, mi hanno dato la possibilità di leggerlo in una stanza del CDD
e mi hanno dato la copia.
SOSSO: interviene è precisa che la Dott.sa Moratti è responsabile della parte
sanitaria (i CDD, sono di competenza del Welfare) mentre l’Assessore Locatelli
è responsabile dei CSE, SFA e CAD. Hai chiesto il P.I e ricevuto copia perché
purtroppo bisogna chiederlo.
ZANCHI continua: Così non va bene, dovremmo metterci tutti d’accordo: questo è
uno degli argomenti più importanti, perché sia il progetto
individuale che le attività estere e i percorsi di accompagnamento alla vita indipendente,
secondo me, sono collegati col PEI del CDD, per cui è inutile fare gruppi
separati, io propongo che ci sia un unico gruppo. Mi dispiace molto che si stia
verificando questa frattura all’interno del direttivo. Io lo vedo collegato
alla crisi di partecipazione dei rappresentanti e delle famiglie che non
si interessano, la maggior parte delega, ma questo succede in tutte le
Associazioni. io non sono più rappresentante perché non mi sentivo
di rappresentare nessuno nel mio CDD.
STURLESE (VISMARA/DON GNOCCHI): volevo sapere quando arrivano i bollettini della compartecipazione. Io
avevo già anticipato dei pagamenti, ma non mi ricordo se mi avete dato
indicazioni su come comportarmi o meno.
RIVA (CASCINA BIANCA): Al nostro CPS come rappresentante del
Municipio, si è presenta un ex assistente sociale che ha lavorato, ha detto,
per quarant’anni in questo campo. Ha assicurato la sua partecipazione a tutte
le riunioni e sarà affiancata da una sua collega che è un avvocato, che però
non era presente. Speriamo che sia così, perché nei precedenti CPS non
c’era mai nessun rappresentante del municipio del 7. Ha assicurato che avremo
il contributo di 4.000 € come gli anni scorsi, per attività di sollievo per i
ragazzi. Nel nostro CDD i genitori sono interessati di quello che fa il
Coordinamento, però non fanno mai proposte, siamo sempre noi a
proporre e comunicare. Nella prossima riunione che vedrà presente con tutti i
genitori solleciterò la partecipazione. Quello che a me personalmente
sta a cuore è l’aspetto educativo, perché molte volte si ha la
sensazione che siccome i nostri figli sono degli adulti, non si debba
incentivarli, ma bisogna ricordare che, specialmente gli adulti con autismo,
devono essere sempre stimolati, non devono perdere le abilità che hanno
acquisito. Mi pongo una domanda, il Comune quanto sa se in questi
centri il personale è preparato in modo e se vengono fatti gli aggiornamenti.
Qualcuno fa queste verifiche?
Manna (DE
NICOLA): Segnalo
all'assemblea che ancora una volta, l'organismo di controllo e verifica del
rispetto della Convenzione ONU per i diritti delle persone con
disabilità, istituito presso le Nazioni Unite, ha espresso un report poco
lusinghiero nei confronti delle Istituzioni Italiane che - a quanto si
legge - non attuano e non hanno attuato i principi articolati nella
Carta, in particolare per ciò che riguarda i caregiver familiari per
cui il nostro Stato non ha ancora fatto una norma. Dovremmo sollecitare le
Istituzioni ad ogni livello ad agire concretamente per rispettare un
impegno normativo ormai ratificato da più di 10 anni. Il servizio di pronto
intervento è ancora assente, di fatto e nella percezione delle famiglie: fatto
grave perchè accentua il sentimento di solitudine delle famiglie nell’accudimento
del proprio familiare in presenza di imprevisti e urgenze. Il P.I è uno
degli argomenti che ho intenzione di sottoporre al prossimo CPS per chiarire
come è possibile ottenerlo prima di firmarlo, durante l'incontro di
verifica individuale tra le famiglie ed i referenti dei C.D.D. Il G.E. ha
deciso di dotarsi di mail cosiddette istituzionali, per ora non ancora tutte
operative. È in corso l'elaborazione di un elenco di C.A.F. “virtuosi”
che svolgono il loro lavoro secondo le richieste comunali per ciò che concerne
l'ISEE, da presentare per la compartecipazione. Procede il processo di
apertura del CCP vi terrò aggiornati.
OLIVIERI (IPPODROMO): a fine mese finirà l’esperienza di case
per l’autonomia e le notti sono state poche; c’è già Appennini in lista, è una
sola casa per tutta la zona 8. Per i nostri familiari è stata
un’esperienza diciamo un po’ monca. Vi lamentate della non presenza dei
rappresentanti al Coordinamento, forse la colpa è del COVID e che, forse,
la maggior parte sta diventando anziana. Suggerisco di chiedere, prima
del colloquio per il P.I., una copia da vedere in anticipo, per condividere
i punti principali.
BAGAGLIA (COLLEONI): Il CAF in cui vado da tantissimi anni, dove mi hanno sempre fatto l’ISEE
sociosanitario e ordinario senza problemi, ha ricevuto nuove disposizioni per l
’ISEE: è una notizia di qualche giorno fa.
PILUSO (NARCISI): volevo segnalare che nel periodo
luglio-settembre, quando molti utenti del CDD non c’erano, avevano organizzato
delle uscite in piscina o passeggiate in città, mi risulta che gli utenti siano
andati in piscina solo nel mese di luglio. Siamo senza Direttore da
settembre 2021 e da luglio ci sono state molte sostituzioni di
educatori: é assolutamente necessaria la presenza di un direttore per
aiutare a far funzionare meglio il CDD. C’è molta confusione, io e altri
genitori non sappiamo chi sia il referente dei nostri figli. Chiederò un CPS
allargato con tutti i genitori per segnalare queste problematiche.
BARONCELLI (IL GABBIANO): Secondo il mio parere, negli interventi non è importante comunicare
che richiederò il CPS, ma dovrò eventualmente comunicare
quello che viene fuori dal CPS! Contenere gli interventi per un
tempo massimo di 7 minuti, può dare spazio a poi a chi vuole intervenire senza
essersi iscritto all’inizio. A me non interessa se vi chiamate Gruppo
Esecutivo o Direttivo ecc., mi interessa che queste persone siano di utilità
per noi, che ci rappresentino, ma come fanno a rappresentarci se non
ci interpellano e non ci danno dei punti di riferimento? Non può essere solo la
Presidente, anche lei ha una famiglia, non può essere a disposizione 24 ore su
24. Nella precedente assemblea si è detto che c’erano dei punti da portare
avanti, in questi tre anni molto importanti, prendiamone uno: “Il dopo di
noi” è una cosa che tutti dovremo affrontare, chi prima chi dopo,
allora se ci fosse all’interno del Direttivo una persona o più persone come
punto di riferimento e per poterne parlare sarebbe importante. il Gruppo
Esecutivo deve essere un po’ più corale, un po’ più aperto alla partecipazione
di tutti, poi nei confronti della P.A che vada uno o due persone non
mi interessa, per me è importante sapere che chi va a parlare con le Istituzioni
abbia chiaro che cosa vogliamo.
SOSSO: risposte alle domande. Sicuramente da sola non ce la posso fare,
soprattutto se non c’è serenità e collaborazione all’interno del Gruppo
Esecutivo. Rispondo a Stucchi: esistono i punti WeMi , dove è possibile
farsi aiutare a compilare domande per L.112 del “Dopo di noi”,B1 e B2,ISEE…Si
trovano gli indirizzi sul sito del Comune di Milano. Rispondo a Riva: i
CDD Comunali fanno corsi di aggiornamento in Settembre sicuramente, visto che i
nostri familiari fanno orario ridotto proprio per quello. Rispondo a
Gandolfi: la DGR.6082 del 10/3/2022 prevede ancora mascherina e green pass
per chi entra come ospite all’interno dei CDD. Si può sopperire alla
presentazione del GP facendo un tampone. Tutto questo comunque dipende dalla
“sensibilità” dei dirigenti.
ABBATE (DON GNOCCHI): Volevo parlare delle Case per l’autonomia e sul Dopo di noi. Mi sto
interessando per sapere qualcosa sulle Case dell’autonomia e a che punto sono.
È una tematica che stiamo affrontando con il Gruppo Esecutivo: abbiamo appena
incominciato. Con la mia Fondazione del Don Gnocchi abbiamo fatto una
casa-famiglia quindi abbiamo avuto un'esperienza che si chiama Casa Caldera,
non so se avete sentito parlare.
COMUNICAZIONE DEL GRUPPO
ESECUTIVO
Ci scusiamo per la lunghezza della Relazione, ma è sempre difficile
riassumere gli interventi fatti da altri, evitando di stravolgerne il
significato.
PROSSIMI INCONTRI DEL
COORDINAMENTO: 15 novembre, 20 dicembre 2022 - Ore 10 a Bonola
I segretari
La Presidente
Laura Collinetti
Giulio Gandolfi Elisabetta
Sosso
Commenti
Posta un commento