Verbale assemblea CDD 12 Giugno 2018

direttivo con Assessore Majorino e funzionari responsabili di Settore


RELAZIONE DELL’ASSEMBLEA n.326 del 12 giugno 2018

Sono presenti i rappresentanti dei C.D.D.: DeNICOLA- ZOIA- NARCISI- NEGRI- NOALE- PINI- PUGLIE- STATUTO- TREVES- BAZZI1- BAZZI2- CASCINABIANCA- CASORETTO- COLLEONI- VISMARA- DonGNOCCHI 1 2 3 4- FERRARIS- IL GABBIANO- ITACA- MONVISO- ILMELOGRANO- STELLA POLARE.    Sono presenti 25 CDD su 40.   

Partecipano alla Assemblea: Dott. Vailati, Dott.ssa Maggioni, Dott.ssa Maistri, Assessore Majorino

RELAZIONE DEL PRESIDENTE

Poiché è presente il dott. Vailati, responsabile del settore Vacanze e Contributi, iniziamo parlando di Vacanze Sollievo di agosto e raccontando dell’incontro intercorso con le Cooperative che organizzano le Vacanze/Soggiorni Climatici 2018. Abbiamo avuto la possibilità di conoscere i responsabili de “la Fabbrica” (nuovo gestore al posto di AIAS) e le Cooperative per capire meglio come funzionano, se sono dotati di sollevatori, se hanno impianti di climatizzazione, ecc. Abbiamo avuto in seguito risposte positive alle nostre richieste: la Cooperativa “Pratica”, che non era dotata di sollevatori, mi ha scritto per comunicarmi che hanno acquistato i sollevatori in seguito alla mia rimostranza in riunione, in modo che anche i ragazzi che hanno gravi problemi motori abbiano la possibilità di trascorrere una vacanza tranquilla, seguiti adeguatamente. Abbiamo chiesto nelle riunioni precedenti, al dott. Vailati, una serie di disposizioni normative di garanzia per i nostri ragazzi, che sono state recepite e da questo punto di vista sono tranquilla. Tra queste la possibilità di avere un colloquio preliminare degli accompagnatori o del loro responsabile con le famiglie, e/o presso il CDD: per conoscere le persone nuove o per coloro che comunque lo desiderino, è possibile richiederlo al momento dell’iscrizione.
Non siamo invece stati ascoltati nelle richieste economiche (cosa abbastanza grave).  Già un anno fa chiedevamo che le soglie di partecipazione alla spesa delle Vacanze fossero innalzate, spostando l’ultima soglia dell’’ISEE Ordinario da 30 a 40mila €, che non è una richiesta esagerata: oltre i 30.000€ si ricevono 300/200€ di contributo, nella fascia precedente 1100/600/300€ a seconda del rapporto assistenziale. Abbiamo anche chiesto un aumento da 300 a 500€ per il contributo erogato per le Vacanze fuori Catalogo, con ISEE Ordinario minore di 30.000€. Ma non è stato accordato. Un familiare si è lamentato che fino allo scorso anno spendeva 200€ per la Vacanza con l’Educazione (era alle Elementari) mentre adesso, ai CDD, con rapporto 1:1 anche rafforzato, dovrebbero spendere anche 3.800€ e quindi non possono più mandare il figlio in vacanza. E questa è una delle tante telefonate che ho ricevuto. I contributi che versa il Comune per le Vacanze coprono ormai ben poco della spesa richiesta. Noi ci fidiamo del Comune per l’organizzazione, per il servizio perché i ragazzi si sono trovati bene negli anni passati, salvo un paio di casi segnalati, però le tariffe sono alte e quindi chiediamo di contribuire maggiormente.

Nell’ultimo incontro del 30 maggio con il dott. Vailati, la dott.ssa Maistri, la dott.ssa  Maggioni , il dott.Minoia, l’Assessore Majorino in L.go Treves, abbiamo anche richiesto un aumento del contributo delle spese trasporto, per coloro che non utilizzano i pulmini e accompagnano autonomamente al Cdd i figli, in considerazione dell’aumento dei carburanti avvenuto negli ultimi vent’anni. Infatti il contributo è fermo dal 1997. Dal mese di settembre 2018, tutti coloro che usufruiscono di questo rimborso dovranno riconsegnare tutta la documentazione in L.go Treves, Chiediamo che venga espressa una delibera di adeguamento ai prezzi della benzina,  perché i soldi che vengono “elargiti” come contribuito sono veramente pochi.

Nel frattempo sono giunti in aula l’Assessore Majorino e la Dott.ssa Maistri con la dott.ssa Maggioni.

Iniziamo a relazionare sulla mensa e la nuova Retta proposta, noi stiamo discutendo dal 27 febbraio sulla compartecipazione e sull’Isee.  Breve excursus:
Nel dicembre 2015 era stato deliberato dalla Giunta, per la compartecipazione al pasto, ISEE Sociosanitario =0 , quando la partita dell’Isee non era ancora chiusa e ancora nel computo dell’ Isee Sociosanitario erano conteggiati anche l’indennità di accompagnamento e la pensione d’invalidità che ora sono esclusi dal computo, perché il Consiglio di Stato ha determinato di dare ragione alle Associazioni  che avevano contestato questo meccanismo. Quindi nell’ISEE Sociosanitario ora sono conteggiati i beni mobili e immobili e non gli emolumenti derivati da pensione di invalidità e Accompagno.   Lo scorso anno, a sorpresa, è stata approvata una Delibera che prevedeva per l’esenzione mensa un ISEE Ordinario ossia FAMILIARE con un limite di 6000€ (soglia di povertà), nel quale ben poche famiglie rientravano. Abbiamo contestato l’applicazione dell’ISEE ORDINARIO, perché noi facciamo parte del Sociosanitario e per la compartecipazione ai Servizi, di qualsiasi genere, dobbiamo rapportarci all’Isee Sociosanitario (legge sull’ISEE e disposizioni di Regione Lombardia, disposizioni INPS). Sembrava che la richiesta fosse stata recepita, ma solo verbalmente. Infatti per il 2018 è stata prorogata la Delibera dell’anno precedente su base dell’Isee Ordinario. Dal 27 febbraio 2018 ci siamo ripetutamente trovati a discutere con dott.ssa Maistri, dott.ssa Maggioni, dott. Vailati, l’Assessore Majorino, dott. Minoia e sono state formulate varie proposte non più sulla compartecipazione alla mensa, ma sulla Retta. Sono state sottoposte all’Assemblea del Coordinamento Genitori in varie sedute e ampiamente discusse. La maggior parte dei rappresentanti presenti in assemblea si sono espressi favorevolmente sulla proposta che prevede una Retta, su dieci mensilità annuali, riferita all’Isee Sociosanitario (ISEE INDIVIDUALE della persona con disabilità maggiorenne) di 32€ per la fascia che va da Isee zero a 2000€; di 54€ per la fascia da 2001a 6000€; di 106€ per Isee superiore a 6001€. Sono esentati dal pagamento tutti gli ospiti presso Comunità. Noi abbiamo fatto una serie di richieste:  l’esenzione anche per coloro che si trovino in grave stato di povertà ( documentata con presentazione di ISEE Familiare inferiore ai 6000€); di applicare un coefficiente di favore per gli orfani che godono di reversibilità, in modo che possano rientrare nella seconda fascia; la possibilità di poter dedurre l’importo della retta in fase di Dichiarazione dei Redditi ( e questo è possibile e dipende da come viene definito il contributo); la garanzia che le quote proposte non subiranno variazione col tempo. Noi del Direttivo abbiamo valutato che la proposta è certamente la più equa di quanto applicato dagli altri Comuni della Lombardia e siamo finalmente in regola con le normative nazionali, i regolamenti regionali e le disposizioni dell’INPS.
Abbiamo atteso 3 mesi prima di pronunciarci, perché democraticamente chiedevamo l’assenso alla proposta di compartecipazione e la comprensione dei termini da parte di tutti i rappresentanti dei CPS, per non prevaricare nessuno e formulare una proposta non contestabile.
Non è pensabile di assimilare ai CDD gli SFA e CSE, perché nella filiera dei servizi per disabili non fanno parte dell’ambito sociosanitario: non c’è nessun intervento da parte di ATS su questi servizi. Pur considerando la difficoltà oggettiva di gestire un disabile psichico, non è assolutamente paragonabile alla gestione di un disabile dei CDD.  Passo adesso la parola alla dott.ssa Maistri.
Daria Maistri (Direzione Centrale Domiciliarità e Cultura alla Salute): ringrazio per la premessa fatta dalla sig. Pisoni che ha ben anticipato la proposta a cui siamo pervenuti. E’ stato un percorso che ha impegnato non solo voi come Coordinamento, ma anche noi come Amministrazione Comunale. Nell’intento di trovare una soluzione il più soddisfacente possibile, è stato innanzitutto necessario passare da un concetto ad un altro: mentre prima parlavamo di CONTRIBUTO QUOTA PASTO, e quindi come Amministrazione applicavamo ISEE Ordinario, adesso parliamo di COMPARTECIPAZIONE RETTA e ovviamente si applica Isee Sociosanitario. La seconda cosa è che abbiamo fatto ben sei ipotesi grazie anche alle due proposte che ci sono pervenute dal Coordinamento. Alla fine bisogna comunque prendere una decisione avendo soppesato i pro e i contro. Nell’ultimo incontro abbiamo ripreso, ricommentato e rivalutato le sei proposte, dopo di ché abbiamo concluso. Abbiamo fatto un percorso molto importante e siamo arrivati ad un buon risultato. Avremo poi da fare un percorso istituzionale e amministrativo per poter arrivare all’introduzione di una compartecipazione alla Retta e dell’Isee Sociosanitario. In riferimento all’inserimento in deduzione o in detrazione degli importi versati per la compartecipazione alla retta dal Mod.730, dovremo arrivare ad una formulazione che sia quella giusta in base alle indicazioni statali, affinché questo possa avvenire. Le indicazioni parlano di “spese di assistenza” in cui si possono intendere diverse attività, ma è una materia su cui prestare la massima attenzione che meriterà un approfondimento ben definito.
Chiedo a Simona Maggioni se vuole dare qualche dettaglio in più sulla proposta individuata.
Simona Maggioni (Unità Coordinamento Servizi Diurni): velocemente provo a riassumere i ragionamenti contabili che sono stati fatti. Una prima valutazione è stata fatta sulla proiezione degli ISEE Sociosanitari presentati. E’ risultato che il 68% è incluso nella fascia zero, quindi quella più bassa; il 20% in quella da 0,1 a 2000€;  il 7% nella fascia da 2001 a 6000€  e un 5% oltre i 6000€. Un secondo punto, vincolante, era quello di arrivare ad un pareggio del Bilancio, ossia riuscire comunque a pareggiare la cifra che entrava nelle casse dell’Amministrazione con il contributo fino ad oggi riscosso per il pasto. Siamo partiti dalla cifra equivalente all’Assegno di Accompagnamento che tutti i nostri utenti percepiscono e che viene rilasciato per l’accudimento della persona non autosufficiente; abbiamo diviso per i giorni del mese e le 24 ore individuando una tariffa oraria e moltiplicato per le sette ore di effettiva presenza al CDD, dalle 9 alle 16.00, senza prendere in considerazione il trasporto. Abbiamo trovato una cifra che abbiamo cercato di parametrare sulle tre fasce Isee Sociosanitario, in modo da ottenere il pareggio richiesto. Si è cercato di agevolare gli Isee Sociosanitari più bassi nell’ottica della massima equità distributiva. La quota più bassa (€ 0,00 - € 2.000,00) è di 32 € mensili, inferiore a quanto precedentemente si pagava per la quota pasto e verrà applicata alla maggior parte degli utenti (88%). Per la seconda fascia (€ 2.000,01 - € 6.000,01) si parla del 7% di utenti che pagheranno 54€ ossia la cifra ad oggi pagata per il pasto calcolando un mese di presenza effettiva. La fascia superiore a € 6000,01 , che è del 5%, contribuirà con 106€.     Sono poi stati considerati altri due criteri. Il primo è che tutte le persone in Comunità sono di default già esenti dal pagamento, come lo sono sempre state, e il secondo è che i nuclei familiari, che si trovino in gravi situazioni di disagio sociale, possono richiedere l’esenzione totale se in possesso di Isee Ordinario (FAMILIARE) sotto soglia di povertà (per l’anno 2018 il limite è di 6000€).
interviene Pierfrancesco Majorino (Assessore Politiche Sociali): aggiungo qualche considerazione ringraziando il Coordinamento per questo incontro, che per me è molto importante proprio perché non avevamo intenzione di imporre una scelta ma di confrontarci in base alle vostre necessità. Infatti ci sono state delle modifiche nel tempo grazie al dialogo con voi. Nel merito della proposta mi sento di dire che la questione importante, che era stata fatta presente dai rappresentanti del Coordinamento, era nel merito di quale ISEE scegliere. Per noi viene ad implicare un precedente che riguarda complessivamente il tema della disabilità, considerato che vogliamo aprire una riflessione a 360 gradi che non riguarda solo il Servizio CDD e che sia in coerenza con tutto il ragionamento. E’ chiaro che nel vostro caso la scelta di utilizzare come indicatore l’ISEE Sociosanitario è estremamente rilevante sul piano del principio. In secondo luogo riteniamo estremamente rilevante il tema della progressività. Dal punto di vista materiale la proposta non fa si che “tutti paghino meno”, ma tutela in maniera significativa una parte notevole della popolazione degli utenti dei CDD e delle loro famiglie. E’ chiaro che il dialogo tra di noi non deve finire qui: ad esempio è rilevante il tema di come mettervi nelle condizioni, nel momento della Dichiarazione dei Redditi, di vedervi riconosciute le spese di cui vi fate concretamente carico e quindi capire che cosa dobbiamo fare noi per aiutarvi.   Su alcune cose, come ad esempio sul tema delle Vacanze, dobbiamo essere più attenti alle osservazioni che ci fate, dobbiamo assolutamente modificare delle cose, anche rispetto alla soglia per i contributi, anche rispetto all’offerta, alla qualità. E questo nei prossimi mesi, prevedendo per tempo eventuali stanziamenti in quella direzione, in modo che siano inseriti nel bilancio previsionale per il prossimo anno. Sono comunque qui ad ascoltare quello che sarà il confronto sul provvedimento ma è bene che prosegua il dialogo anche sugli altri aspetti. Grazie.
interviene Pisoni: mi auguro che la definizione di questa Delibera sia presa al più presto perché sono convinta che Milano debba essere la punta di diamante, l’esempio per tutta Italia. Discutere con gli Amministratori, partecipare, per me è questa la cosa più significativa e penso che questo dialogo non si ritrovi comunemente in tante località: da noi c’è. Devo ancora riferire per delle persone che oggi non hanno potuto essere con noi ma che hanno voluto scrivermi per esprimere la loro posizione: una è la sig.ra Sfondrini del CDD Casoretto che scrive, scusandosi per l’assenza, di essere d’accordo con le garanzie richieste con la prima ipotesi. La seconda è la sig.ra Manzoni del Cdd Statuto, al momento all’estero, che mi conferma il suo parere favorevole sulla proposta del Comune.  Invece il sig.Gilardi di Barabino mi ha scritto per riferire che aveva presentato lo scorso anno l’ISEE Sociosanitario e, non avendo ricevendo risposte né contestazioni nel merito da parte dell’Amministrazione e parimenti non avendo più ricevuto il bollettino, non aveva pagato la refezione, ritenendo il “silenzio assenso” e quindi l’istanza accolta. Se vi ricordate io avevo consigliato a tutti di chiedere alle segreterie le presenze e di pagare i bollettini, perché non c’era stata Delibera nel merito ed era inutile aspettare nel limbo. Eravamo nel giusto a richiedere il Sociosanitario ma fintanto che non c’è una nuova Delibera bisogna attenersi alla precedente. Pochi giorni fa, il 7 giugno, Gilardi ha ricevuto una lettera dalla responsabile del CDD che gli richiede il saldo di tutte le mensilità del 2017, entro la scadenza del 31 luglio e, naturalmente, è rimasto parecchio contrariato. Come lui anche ad altri non è stata data risposta alcuna e quindi riceveranno la richiesta di pagamento, trovandosi a dover pagare di colpo tutta la cifra e in tempi abbastanza brevi. Le cose andrebbero fatte con maggiore criterio. Vorrei una risposta. Grazie.
risponde Simona Maggioni: leggo quanto inviato alle segreterie dei CDD in data 14 febbraio 2018 “a seguito di verifica d’ufficio sulle domande di esenzione sul contributo pasto presentate dalle famiglie degli ospiti dei Cdd per l’anno 2017, è stato accertato che per alcune richieste sono state allegate certificazioni Isee Nucleo Ristretto non idoneo ai fini della valutazione per l’esenzione dal contributo pasto. Con la presente si conferma quanto precedentemente riferito telefonicamente alle Segreterie dei CDD, di informare le famiglie interessate sull’inadeguatezza della documentazione prodotta.... affinché possano regolarizzare la propria posizione producendo l’attestazione Isee Familiare.” Successivamente abbiamo inviato mail, datata 30 maggio, “di anticipare alle famiglie interessate l’esito della domanda di esenzione. Sarà poi cura del servizio scrivente inviare comunicazione alle famiglie oggetto di non accoglimento” perché non ci sembra corretto che le Segreterie dei CDD sappiano le motivazioni di non accoglimento della domanda, che possono essere varie ed anche più complesse. Per cui è stata mandata comunicazione a tutte le famiglie in cui si chiede di valutare la cifra e chiamare l’Ufficio Centrale per accordarsi.
Longoni-Noale: nella riunione che è stata fatta in L.go Treves il 27 febbraio  si era anche parlato di chi pagava e non pagava e avete detto che erano 17 famiglie. Io ho dichiarato di essere uno di quelle. Non capisco perché mettete in ballo le segreterie dei CDD quando potreste direttamente comunicare con le famiglie. Io ho ricevuto una sola lettera da voi, che dice che non ero nelle norme. Poi basta. In che modo possiamo rientrare noi di questi soldi? Non sappiamo come comportarci, cosa dobbiamo fare per pagare?
prosegue Maggioni: allora: le decisioni che vengono prese a livello centrale vengono comunicate ai funzionari, alle P.O. e alle segreterie di tutti i CDD, comunali e non. Sono poi loro che hanno i contatti con le famiglie. Le comunicazioni sono state fatte in maniera molto tranquilla, senza scadenze categoriche. E’ stato dato un numero telefonico e il nome di una persona a cui riferirsi per concordare un piano di rientro individuale. Le presenze per i pasti vengono fatte dai CDD e poi inviate all’Ufficio centrale e sono proprio le singole segreterie, anche dei convenzionati, ad avere il polso della situazione. Se poi le indicazioni sono state male interpretate, se qualche segreteria ha dato delle risposte poco corrette, me ne scuso. Per quanto riguarda il caso specifico ne parlerò col funzionario e chiariremo. Per quanto riguarda l’anno in corso (2018) nella comunicazione che viene data ogni anno per la richiesta di esenzione c’è scritto che vi è la “sospensione del pagamento” fino ad istruttoria finita. I bollettini vengono distribuiti seguendo l’iter della Delibera precedente. Quando ci sarà una Delibera che attuerà le nuove linee, si deciderà come procedere: se non saranno retroattive, si pagherà il contributo pasto fino alla data della Delibera, dopo di che si applicheranno le nuove direttive.

INTERVENTI DAI RAPPRESENTANTI

Zamboni-Bazzi: io sono una componente della Consulta Cittadina della Disabilità e, in quanto tale, vi chiedo di farci pervenire preventivamente in Consulta la delibera che riguarderà la retta ed altri eventuali cambi di contributi all’interno del vostro settore, grazie.
Stucchi-Treves: io non sono d’accordo con il pagamento della Retta. Abbiamo lottato per trent’anni perché questo non succedesse. 1) Secondo me questo può essere il punto di partenza per un aumento successivo, un domani che cambino assessori e dirigenti non so chi e cosa succederà. 2) Credo che debba rimanere per tutti uguale il NON pagamento della retta: credo che il Comune di Milano non abbia bisogno di questa somma relativamente “piccola”. 3) Sono fra quelli la cui figlia è diventata “ricca” perché mi è mancato il coniuge. Ma in questi casi la pensione di reversibilità, già ridotta rispetto alla precedente pensione di mio marito, viene suddivisa tra il coniuge e il figlio e la famiglia di fatto si impoverisce. Mia figlia non è nemmeno più a mio carico, perché rimane sempre la cifra di 2841€ come limite. Io faccio il 730 per mia figlia ma questa retta non potrà comunque essere detratta, per il semplice motivo che lei è incapiente e io posso mettere a mio carico soltanto determinate spese mediche. Ad esempio, quest’anno per le rette delle colonie estive, io ho avuto un aumento di 250€ rispetto allo scorso anno, non è poco. Per poterlo considerare nella mia dichiarazione dei Redditi devo richiedere sulla fattura la parola ”contributo” altrimenti non viene considerato. Ecco, su queste cose bisogna informare le famiglie e stare attenti per trovare il giusto modo per aiutarle.
Zanchi-DeNicola: devo premettere che ho sempre molto apprezzato la gratuità dei CDD, orgogliosa che la nostra amministrazione si facesse carico di questo Servizio, penso che fosse un fiore all’occhiello del Comune di Milano. Detto questo, le cose adesso sono cambiate, sono già state spiegate tutte le motivazioni, del pagamento refezione, dell’introduzione dell’Isee, degli ammanchi dovuti al nuovo calcolo delle assenze di Regione Lombardia, del pareggio di bilancio ecc. e a questo punto sono anche io favorevole ad accettare l’introduzione della Retta che andrebbe finalmente a regolarizzare una situazione di confusione che si trascina da tempo. Una retta che mi sembra contenuta e, a parte la fascia che verrebbe a raddoppiare, è più o meno la cifra che pagavamo prima. La paura di tutti è che però si apra una porta per vedere questa cifra aumentare nel futuro e quindi il Comune dovrebbe studiare il modo di mettere un catenaccio, in modo che una futura altra amministrazione, futuri ulteriori ammanchi nelle casse, non vengano poi a far lievitare indiscriminatamente le cifre. In secondo luogo ritengo importante il discorso della filiera dei Servizi Diurni, (di cui parlo a titolo personale, in quanto non è stata discussa all’interno del Coordinamento) perché questa nuova regolamentazione acquisterebbe un senso maggiore all’interno di una omogeneizzazione dei servizi, allargando la compartecipazione in base a Isee Sociosanitario anche per CSE e SFA che pur non sono servizi sociosanitari, cosa che significherebbe un notevole salto di qualità nell’inquadrare tutta la nuova normativa. - Inoltre riporto una richiesta specifica di alcuni genitori, ossia: per il nuovo accesso ai CDD dei ragazzi minorenni, per i quali viene richiesto Isee Familiare, che tipo di Retta verrà applicata? - Ricordo infine che i nostri figli prendono 500€ al mese di accompagnamento che sembra una “grande” cifra, ma non raggiungono i 300€ al mese di assegno sociale, che non è degno di essere chiamato “pensione”. Se non ci fossero le famiglie che mettono lavoro e assistenza gratuita e anche soldi, l’amministrazione e il pubblico dovrebbe mettere molto di più. Voglio anche ricordare i “fratelli e le sorelle” care givers, ed anche alcuni zii che conosco personalmente, che si caricano di responsabilità e di oneri avendo meno riconoscimenti rispetto ai genitori, sia a livello fiscale che legale che per facilitazioni di vario genere. A loro andrebbe dato un occhio di riguardo, riconoscendo il loro sforzo e le loro difficoltà.
Raschioni-Colleoni: in linea di massima sono d’accordo sulla partecipazione, anche se ci penalizzate ulteriormente, perché già abbiamo dei costi enormi: quando ho avuto mio marito in ospedale io ho dovuto pagare una persona 40€ all’ora per poter andare a mia volta a fare una visita medica. Le cose diventano sempre più gravose e noi da sempre già “partecipiamo” ogni giorno alla spesa. Mio marito va dentro e fuori dall’ospedale, mia figlia ha un braccio “incidentato” da quasi un anno e mezzo e io devo sempre correre dietro a tutti; voi leggete le cose sulla carta, provate a viverle dall’interno per 40-50 anni! E andando avanti con gli anni le cose saranno sempre peggio. Va bene. Partecipiamo alla retta ma ci penalizzate ulteriormente.
Baraglia-Vismara: per quanto riguarda la refezione, noi siamo stati avvertiti che chi non pagava rischiava di dover poi saldare tutto alla fine, quindi sapevamo benissimo a cosa si andava incontro. - Per la compartecipazione io sono favorevole: bisogna apprezzare il lavoro fatto e COME è stato fatto. Siamo stati ascoltati, la questione è stata esaminata a fondo. In fin dei conti, le famiglie per i figli “normali” cosa fanno? non fanno sacrifici e anche molto di più? perché quando ci viene chiesto qualcosa per i nostri figli (disabili) ci sono sempre problemi? Anche per il futuro non dobbiamo avere paura, ci penseremo quando sarà il momento, non è il caso di fasciarsi la testa adesso. Apprezzo quello che è stato fatto.
Franca Soffiati-Treves: sono d’accordo sul fatto che per i nostri figli ci disfiamo veramente, che siamo disposti a tutto. Ma io ho anche un’altra figlia, che è già fuori casa e quando non posso aiutarla, le dico: mi spiace, sei grande, arrangiati. Ma con la figlia disabile questo non posso farlo. E’ semplicemente così.
conclude Assessore Majorino: ringrazio per i contributi. Eravamo partiti da una proposta diversa e il nostro atteggiamento in questo mesi è stato di dialogo, come io ritengo doveroso che sia. In conclusione, tenendo presente le osservazioni fatte e cercando di migliorare al massimo questo atto, noi intendiamo andare in questa direzione anche perché non è vero che vi penalizziamo ulteriormente rispetto al passato, se guardiamo alla ricaduta materiale questa è una scelta che rende oggettivamente più equo il modo di contribuire delle famiglie. La questione dell’ISEE Sociosanitario è un grande precedente per voi e sono molto d’accordo sul fatto che la filiera dei servizi complessiva deve conoscere una trasformazione e questo sicuramente comporterà un aumento di spesa da parte nostra ma dovremo sostenerlo. Sono anche convinto che alcune cose di cui abbiamo parlato oggi, Vacanze ed altro, incidano non poco nel vostro bilancio familiare e quindi dobbiamo vedere questo in un pacchetto complessivo di scelte che dobbiamo fare. In quel senso mi sento già di dire che noi siamo pronti a recepire le vostre proposte, però guardate anche intorno che tipo di scelte stanno facendo gli altri Enti Locali, ben diverse da noi e non certo in direzione di ascoltare le famiglie. Abbiamo aumentato gli investimenti sulla disabilità e detto questo vorremmo anche fare di più: la vicenda dell’Isee non è nelle nostre mani, vedremo in futuro quali saranno le novità anche da parte di Regione Lombardia e di questo nuovo Governo, e valuteremo.
Sul tema cosa può succedere nel futuro: questo è un tema che riguarda ogni provvedimento, se si dovessero modificare le cose per far pagare di più voi, ci sono tanti e tali esempi sul territorio nazionale che vi fanno pagare di più, che basta attingere da quelli, per cui non mi sento di condividere questa preoccupazione, non può essere quella che ci condiziona. Certo è che dobbiamo scrivere degli atti (tra l’altro stiamo per concludere la fase di stesura del Piano di Sviluppo del Welfare, che è il nostro documento di previsione strategica) che facciano capire in maniera esplicita il nostro orientamento, che non è certo di aprire una porta per fare dei passi in futuro a vostro danno. La cosa importante è che ci abituiamo a valorizzare questo dialogo: questo è il precedente significativo. Questo dialogo è una garanzia, è quasi più importante il metodo che il contenuto, mi viene da dire.
Oggi pomeriggio con la dott.ssa Maistri faremo il punto e vedremo come proseguire. Stiamo facendo le cose in maniera graduale e il provvedimento andrà anche sul tavolo della Consulta.
Voglio solo riprendere una questione diversa, sul tema delle informazioni e comunicazione emerso prima. E’ evidente che c’è un problema di comunicazione che va risolto. In quest’ottica la segnalazione dei singoli casi, senza arrabbiature ma semplicemente facendo presente il problema, è senz’altro auspicabile e ci può aiutare. Se c’è qualcuno che non ha fatto quello che doveva fare, è bene saperlo ed è bene intervenire. Quindi segnalateci se ci sono problematiche ulteriori e siamo in dovere di ascoltarle.  Grazie a tutti e buon lavoro.
dott.ssa Maistri: solo una precisazione sul tema delle retroattività. Non ci sarà nessuna retroattività. E’ un tipo di provvedimento che potrà valere solo dal momento in cui è stato adottato ed è efficace. Quindi in avanti e non indietro.
Pisoni: l’ultima domanda è quando pensate di portare in delibera questo provvedimento, se per settembre o per il 2019.
Maistri: sicuramente uno dei temi da chiarire è quello del 730, in base a quanto ci avete suggerito, la definizione di retta o contributo va approfondito per non partire con il piede sbagliato.  Andrà sicuramente informata anche la nostra Segreteria Generale che deve verificare le proposte. Nel pomeriggio con l’assessore Majorino vedremo di delineare il percorso e i tempi.




COMUNICAZIONI DELL’ESECUTIVO
Date Coordinamenti del 2018: 23 ottobre, 20 novembre, 18 dicembre


PROSSIMO COORDINAMENTO  25 settembre - ore 10 al Centro BONOLA

Per discutere il seguente ordine del giorno: - relazione del Presidente
                                                                     -  notizie varie C.D.D
                                                                     -  varie ed eventuali
                     

                                      







La Segretaria                                                                                                  Il Presidente
Daniela Zanchi Mazza                                                                                     Pinuccia Pisoni


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