Verbale Assemblea del 22 gennaio
RELAZIONE
DELL’ASSEMBLEA n.331 del 22 gennaio 2018
Sono presenti i rappresentanti dei C.D.D: APPENNINI- ANFOSSI- BARABINO-
CHERASCO- DeNICOLA- FARAVELLI- IPPODROMO- NARCISI- NEGRI- NOALE- PINI- STATUTO-
TREVES- PIA MARTA- BAZZI1- CASCINABIANCA-CASORETTO- COLLEONI- DonGNOCCHI
1-2-3-4- ILGABBIANO- MONVISO- IL MELOGRANO- STELLA POLARE. Sono presenti 26 CDD
su 40.
RELAZIONE
DEL PRESIDENTE
Inizio relazionando dello scambio di mail intercorso tra me, la dott.ssa Maistri e p.c. il Settore
Domiciliarità Cultura e Salute e l’Assessorato, che ha riguardato una serie di
argomenti: 1) In relazione all’applicazione della L.112/ 2016 , mi sono stati
segnalati problemi inerenti al trasporto tra CDD e le strutture utilizzate da
alcuni ragazzi per i percorsi di autonomia. 2) Rispetto alla Delibera sulla
compartecipazione ai costi dei CDD approvata in dicembre dal Comune di Milano,
ho richiesto che venga data comunicazione ufficiale alle famiglie dei Cdd. 3) A
proposito delle contestazioni da noi fatte riguardanti i Titoli Sociali (
Delibera 2/8/2018) , richiediamo attuazione
delle richieste 4)
Sanitarizzazione dei CDD: ci sono stati problemi al CDD Narcisi per conflitti
di competenze. Un utente che necessita di medicazioni giornaliere non può
essere seguito nel Centro perché la presenza infermieristica non è costante e,
d’altro canto, questa persona non può utilizzare altre strutture sanitarie di
base perché già inserito in struttura sociosanitaria. Le famiglie si trovano in
difficoltà.
Ha risposto la dott.ssa Maistri. (viene letta integralmente la mail)
“per la realizzazione dei progetti di cui alla L.112/2016….. la normativa
prevede che ciascun progetto abbia un budget nel quale le spese delle sperimentazioni
sono coperte dalle risorse regionali solo all’80%; Inoltre Regione Lombardia ha
chiarito… che le spese dei trasporti NON possono essere inserite nella
fatturazione del Progetto, pertanto o è la famiglia che provvede direttamente o
è il Comune che investe una spesa aggiuntiva… Posto quanto sopra….per l’anno
2019 si può ricorrere, quindi come l’anno scorso, al Servizio di trasporto ai
CDD già in essere, con una spesa Comunale aggiuntiva. ..Abbiamo ricevuto il
preventivo di spesa per tutto l’anno, lo abbiamo verificato e attiviamo il
servizio a brevissimo.”
“Riguardo alla “sanitarizzazione” dei CDD, penso utile far presente che
le prestazioni fornite dai Centri, non possono comprendere esigenze
mediche/infermieristiche come quelle prospettate dall’ospite del Centro
Narcisi, cioè medicazioni frequenti e continuative con impossibilità di
determinarne la durata… A tale proposito, so che la collega Iezzi se ne è
interessata e la soluzione è stata individuata già da fine novembre/inizio
dicembre 2018. “
Ho risposto alla dott.ssa Maistri che ritengo molto positivo che il
Comune si assuma l’onere della differenza di costi per il trasporto dalle
“case-famiglia” ai CDD, decisione che salverà molti progetti di autonomia che
rischiavano di naufragare sul nascere.
Per quanto riguarda invece la Delibera sui titoli sociali, ho voluto
ulteriormente sottolineare che, a conti fatti, una famiglia che accompagna con
mezzi propri il figlio al CDD fa risparmiare al Comune circa 5000€ all’anno
(24€ al giorno costa una corsa x 5 giorni della settimana x 4 settimane al mese
x10 mesi all’anno).
Nella Delibera viene fissata una soglia di 40.000€ di ISEE ORDINARIO per
avere diritto al contributo. Questo penalizza le famiglie di ceto medio che,
ricordiamo, non per divertimento ma per necessità accompagnano i propri
congiunti al CDD. La nostra richiesta è che il contributo sia riconosciuto a
tutti o, eventualmente, proponiamo ISEE SOCIOSANITARIO fino a 20.00€.
Il discorso dei 20.000€ non me lo sono inventato. Questa problematica,
oltre che a noi che accompagniamo i figli al Centro diurno, riguarda anche un
certo numero di persone che fanno vita indipendente. Martedì scorso ho avuto
una riunione in via Zurigo con Enrico Mantegazza (presidente di Ledha Milano), Claudio Cardinale e Paolo
Altimare che erano stati ricevuti prima
di Natale dall’Assessore Majorino proprio per discutere delle conseguenze della
famigerata Delibera Comunale del 2 agosto. Cardinale e Altimare sono due
persone che utilizzano un contributo globale: per andare a lavorare, per andare in piscina e per tutti gli
spostamenti che necessitano sono previsti contributi. Il contributo è in base
all’ISEE. 40.000€ è il tetto massimo per avere il contributo minimo, con Isee
inferiori si ha diritto proporzionalmente a contributi maggiori.
Interviene Marchesi: all’Ufficio Trasporti mi hanno richiesto una dichiarazione da parte
del CDD o della ASL che attesti che mio figlio non è in grado di utilizzare i
mezzi pubblici e i pulmini messi a disposizione dal Comune.
Interviene Soffiati: questa cosa è prevista nella Delibera. Vi leggo: “Certificato rilasciato
da uno specialista ATS o di una struttura accreditata che attesti
l’incompatibilità con l’utilizzo dei mezzi pubblici o dai mezzi previsti dal
trasporto comunale.”
Pisoni: Va bene, possono rilasciarlo anche nei Cdd che sono strutture
accreditate, sia il fisiatra, se è presente, che il direttore stesso o il
coordinatore.
Interviene Silvana
D’Agostino: sono del Cdd Appennini e sono nuova del
Coordinamento. Da quanto ho capito, se non viene utilizzato il Servizio
pulmini, il Comune risparmia sui trasporti 5.000€ a famiglia, mentre le
famiglie che si occupano del trasporto chiedono un rimborso. Mi viene da dire,
invece di chiedere un rimborso famiglia per famiglia, non si potrebbe chiedere
al Comune di investire questi soldi in risorse più necessarie, tipo: noi
abbiamo una psicologa che vediamo una volta ogni 15/20/30 giorni. Dalla quale non siamo mai stati contattati
per un incontro. Il fisioterapista viene
anche lui una volta al mese per 23 ragazzi. Anche io accompagno mio figlio,
perché tante volte non ci vuole proprio andare, a meno che non sia io ad
accompagnarlo, i motivi posso essere tanti, ma non sono gli euro per la benzina
che cambiano la vita mentre penso che questo risparmio potrebbe essere
utilizzato meglio.
Pisoni: è un risparmio ipotetico, in teoria tutti
dovrebbero utilizzare i trasporti messi a disposizione dal Comune, ma
moltissimi utenti non sono in grado di utilizzarli e il rimborso previsto fino ad ora (quota che è ferma al
1998) è dovuto, ragione di più per quanto evidenziato prima, a TUTTI i genitori
che utilizzano i mezzi propri per il trasporto ai CDD.
Per quanto riguarda l’ultimo paragrafo della risposta della dott.ssa
Maistri, riguardo alla sanitarizzazione dei CDD: l’ospite del Cdd Narcisi aveva
chiesto ad un ente privato che fornisce servizi infermieristici di fare la medicazione necessaria. L’ente
privato ha risposto che la medicazione spettava al servizio sociosanitario
frequentato. Da qui è sorto il problema delle competenze per espletare le
medicazioni a questoutente. Sono stata contattata dalla famiglia e mi sono
confrontata con il direttore Calzeroni e la P.O. Iezzi e p.c. sono state
informate Maggioni e Maistri. Noi abbiamo ribadito che sarebbe doveroso
specificare a questi enti che erogano i servizi che i CDD, pur essendo
catalogati come servizi sociosanitari, non significa che siamo strutture
sanitarie. Non esiste che nel momento in cui hai bisogno di una prestazione
sanitaria ti venga risposto che se la vuoi te la paghi perché già usufruisci di
un servizio sociosanitario!
Passo a parlare dell’Avviso pubblico per ottenere “contributi per
l’acquisto di ausili/Strumenti tecnologicamente avanzati per persone con
disabilità o disturbi specifici dell’apprendimento (DSA)” della REGIONE
LOMBARDIA. Contrariamente agli scorsi anni, quest’anno viene richiesto un ISEE
ORDINARIO inferiore o uguale a 30.000€ e basta, chi ha un ISEE superiore a
30.000€ viene rifiutato.
Le domande possono essere presentate UNICAMENTE ONLINE, a partire dal
giorno 16/01/2019, anche tramite CAF. Se andate sul sito della Regione, bisogna
registrarsi sui Bandi per poter accedere alla ricerca del Bando che ci riguarda
e poi iniziare a compilare il questionario, inserendo tutto quello che la
procedura richiede.
Gli scorsi anni la pratica veniva espletata da ATS di zona e l’ISEE era
solo di riferimento per creare la graduatoria.
Interviene Zamboni: io mi sono informata sulle protesi acustiche, che sono sempre state
passate dalla Regione Lombardia completamente: adesso c’è la soglia dei 30.000€
familiari e il rimborso massimo previsto è di 2000€, comunque di meno del costo
dei nostri occhiali con protesi, quindi in ogni caso non ci avrebbero
rimborsato totalmente.
Pisoni: la Misura B1è stata sospesa. Si trattava dell’erogazione di un buono
mensile di 1.000€ per le persone con disabilità gravissima curate al proprio
domicilio, per compensare le prestazioni sociali assicurate dal caregiver e/o
assistente familiare assunto con regolare
contratto. Era previsto eventualmente anche un Voucher mensile fino a 360€
al mese in base all’esito della Valutazione multidimensionale e al PAI
(Progetto individuale di assistenza). Non doveva essere già in carico a servizi
convenzionati con la Regione Lombardia (ad es. frequentare un CDD).
La Misura B2 è stata
invece prorogata, per ora, sempre con gli stessi
criteri. Destinata a persone con disabilità grave e/o non autosufficienti,
viene utilizzata per chi ha necessità di una badante o di altri sostegni
familiari e per sostenere progetti di vita indipendente, con un importo massimo
di 800€ al mese. Viene richiesta ai Servizi sociali dei Comuni e viene erogata
anche se già si frequenta un servizio diurno. Per questo sussidio è richiesto
ISEE ORDINARIO fino a 40.000€. Fino a
maggio vengono prorogate le liste dello scorso anno, da maggio verranno invece
stilate nuove graduatorie.
Abbiamo sempre grossi problemi a comunicare con i rappresentanti della
Regione Lombardia. Con il Comune di Milano abbiamo un dialogo aperto, da parte
della Regione invece non c’è ascolto, non abbiamo interlocutori.
Interviene Manzoni: gli interlocutori della R.L. sono le grosse associazioni come Ledha
Regionale e ANFFAS. La cosa grave è che nel momento in cui cambiano delle
procedure, dovrebbe informare almeno queste Associazioni e invece non fanno
neppure quello.
Pisoni: bisognerebbe tenere tutti i giorni il computer aperto e curare le
Delibere.
Finisco il mio intervento con la richiesta, da parte del Direttivo
uscente, ai nuovi rappresentanti eletti nei CPS di candidarsi per le Elezioni.
Abbiamo fissato la data
delle prossime elezioni del GRUPPO ESECUTIVO del nostro Coordinamento per il
giorno 19 marzo.
Dobbiamo adesso chiedere la disponibilità di cinque persone che compongano la Commissione Elettorale che
si occuperà poi di organizzare tutto.
Si propongono e vengo
accettati:
Rossini- CddPuglie;
Barbaglio-CddDonGnocchi; Collinetti Laura-CddPuglie; ZanchiCdd- DeNicola;
Elisabetta Sala- Cdd donGnocchi .
Interviene Zamboni: nelle scorse Elezioni la Commissione aveva deliberato che il gruppo
Esecutivo fosse composto da 8 persone. (Il Regolamento del Coordinamento
demanda alla Commissione Elettorale le regole entro cui si svolge la
consultazione. Secondo Regolamento il Gruppo Esecutivo si compone da 7 a 11
membri, che vengono eletti dal Coordinamento). Per la nostra esperienza abbiamo
verificato che sarebbe utile avere almeno una decina di persone nell’Esecutivo,
per meglio suddividere i compiti e gli impegni. Quindi avanziamo ufficialmente alla
Commissione Elettorale la richiesta di
deliberare che l’Esecutivo sia formato da almeno 10 persone. -
Inoltre richiedo che sulle schede elettorali venga messo il doppio
cognome per le candidate donne, che spesso sono più conosciute col nome dei figli.
Grazie
Interviene Zanchi: prima di aprire gli interventi dei singoli rappresentanti, chiedo di
relazionare sulla riunione di venerdì 18 gennaio all’Associazione
InCerchio. Già sapete che mensilmente
partecipo, come referente del Coordinamento Genitori CDD, agli incontri
organizzati per l’aggiornamento e il confronto fra le organizzazioni aderenti a
InCerchio, Nella riunione di gennaio
abbiamo affrontato un tema che ci riguarda particolarmente da vicino, ossia quello
della contribuzione alle rette dei servizi per le persone con disabilità, alla
luce della Sentenza emessa dal Consiglio di Stato il 13 novembre 2018. La
sentenza si riferisce ad un ricorso promosso con l’avvocato F.Trabeschi
dall’Associazione “Con noi e dopo di noi” di Mantova che ha sostenuto una
famiglia che aveva contestato al Comune di Desenzano la richiesta di
percentuali di contribuzione per frequenza al CDD per l’anno 2016 pari al 30%
per i percettori di pensione di invalidità e indennità di accompagnamento
(circa 2600€ annui), e del 5% per i
percettori della sola pensione di invalidità.
Il TAR di Brescia aveva respinto il ricorso di primo grado sulla premessa
che fosse legittima- non sproporzionata o eccessivamente penalizzante- la previsione di un onere contributivo (del
30%) anche nel caso di redditi nulli o bassissimi. Il Consiglio di Stato ha
dato invece ragione alla famiglia, ribadendo
alcuni principi fondamentali a partire da quello costituzionale secondo cui
“la Repubblica tutela la salute come diritto fondamentale dell’individuo e
interesse della collettività” e “tutti sono tenuti a concorrere alle spese
pubbliche in ragione della loro capacità contributiva.” Il parametro ISEE è
stato recepito da Regione Lombardia, in applicazione della Legge Quadro
238/2000, quale criterio fondamentale per accesso alle prestazioni sociali e
costituisce lo strumento di valutazione della situazione economica di coloro
che richiedono prestazioni sociali agevolate. Lo stesso Consilio di Stato, nel
2016, aveva escluso dal reddito disponibile i trattamenti assistenziali,
previdenziali e indennitari percepiti da amministrazioni pubbliche in ragione
della condizione di disabilità. Ed infine il DPCM 159/2013 prevede che
nell’ambito dei percorsi sociosanitari il nucleo familiare di riferimento deve
intendersi esclusivamente composto da assistito, coniuge e figli a carico,
escludendo i genitori conviventi. Nella Sentenza in esame viene inoltre
affermato che è stato assegnato un improprio e discriminante rilievo alla
percezione di emolumenti (pensione invalidità e accompagno) che avrebbero
dovuto essere “normativamente “protetti e dunque con valenza neutra ai fini
ISEE. Cioè che questi emolumenti non devono essere considerati ai fini della
“definizione della capacità contributiva degli utenti”. La richiesta di un
contributo sulla base di un ISEE zero o comunque basso (sotto la soglia di
povertà), potrebbe configurarsi come illegittima.
Pisoni: noi abbiamo ottenuto dall’Amministrazione un buon accordo e non
intendiamo adesso contestarlo. Ricordo anche che la Delibera ha per oggetto
Linee d’indirizzo a titolo sperimentale per il 2019.
Zanchi: sono d’accordo che il Coordinamento ha a lungo concertato questo accordo
e sarebbe adesso controproducente andare ad impugnare la Delibera. Noi abbiamo
comunque il compito di informare le famiglie e, per chi fosse interessato,
l’Avv. Marina Verzoni dell’associazione InCerchio è disponibile ad
approfondimenti. Sappiate inoltre che il
termine per impugnare la Delibera è di 60 giorni.
NOTIZIE
VARIE DAI C.D.D.
Crotti-Monviso: a novembre si è dimesso un utente e tra dicembre e gennaio il Comune sta
mandando delle persone nuove “in prova”. Grazie ad un finanziamento ottenuto da
un bando del Municipio 8, avrà inizio un percorso di Musicoterapia comprendente
dodici incontri da due ore, pensati solo per il “Gruppo C” (nel nostro Centro
gli utenti sono suddivisi in tre Gruppi: A B C), gruppo che presenta maggiori difficoltà e
potrà godere di un intervento più mirato sulle persone. – La Coordinatrice
Luisella Bassani ha preso contatti con Caritas per usufruire della
collaborazione di un volontario straniero all’interno del CDD. – il 12 dicembre
è stata fatta la Festa di Natale e sono stati eletti i rappresentanti per il
2019-21; sono diminuiti da quattro a tre con la riconferma di Locatelli,
Mambrin e il sottoscritto, Crotti. La Festa ha avuto molta partecipazione con
tanto impegno dello staff e un po’ di confusione perché si era in tanti.
Olivieri-Ippodromo: il giorno 19 dicembre, in occasione della festa di Natale c’è stata anche
la nomina dei rappresentanti. Siamo rimasti in tre: la sig.ra Rosati, la sottoscritta, Olivieri ,
e un nuovo genitore sig. Giovannelli. La festa è stata molto bella ed vi hanno
partecipato anche il presidente del Municipio 8 insieme ad alcuni rappresentanti. Il direttore, gli operatori e i genitori si
sono esibiti in una divertente gara di karaoke, poi è stato proiettato un video
che mostrava tutto il percorso fatto dal nostro CDD nel corso degli anni: da
via Uruguay, a via Ippodromo, poi via F.lli Zoia e infine questo “paradiso” di
via Cilea. E’ seguito un rinfresco con
la distribuzione dei doni ai ragazzi.
E’ stata una festa molto coinvolgente e abbastanza allegra, come forse
non era mai avvenuto. – Ad uno dei
nostri genitori che si è recato ad un Patronato e poi anche all’Inps per fare
la domanda per l’ISEE, è stato detto che non viene fatto l’Isee Sociosanitario
come in precedenza, ma viene calcolato l’ISEE Familiare da cui poi viene
estrapolato quello ristretto. Voglio sapere se anche ad altri è capitata la
stessa cosa.
Interviene Zanchi: la persona disabile ha la facoltà di
dichiarare, se vuole, ai fini di calcolo ISEE per prestazioni
sociosanitarie, un nucleo familiare composto da: beneficiario, coniuge e figli
a carico, anche se non corrisponde con il nucleo anagrafico. Si compila il Modulo MB.1rid., lo stesso
modulo valido anche per le prestazioni relative a corsi si dottorato di
ricerca. (dal sito INPS: tipologie di ISEE:
ISEE Sociosanitario “…le persone
disabili maggiorenni possono scegliere
un nucleo più ristretto
rispetto a quello ordinario. Per esempio, una persona maggiorenne disabile non
coniugata e senza figli, che vive con i genitori, in sede di calcolo ISEE può
dichiarare solo i suoi redditi e patrimoni.”). Nella compilazione della DSU,
quando si autocertifica il nucleo familiare, si indica la sola persona
disabile.
Isonni-Pini/Negri:
sono rappresentante genitori CPS del Cdd Negri e
rappresento anche l’Associazione Genitori dei due Cdd Pini e Negri. Io posso
dirvi che il CAF di Porta Venezia 47 si occupa specificatamente dell’ISEE e per
mia figlia hanno fatto l’Isee sociosanitario senza discussioni. – Secondo,
voglio dare atto ai CDD Pini e Negri che stanno lavorando bene per portare
avanti i loro obiettivi: sono soddisfatto delle risposte che mi sono state date
dalla psicologa e dai referenti quando ho posto precise domande per mia
figlia.- Vorrei richiamare anche
l’attenzione sul fatto della privacy, a proposito del questionario che è stato
distribuito: a noi sono state consegnate buste neutre, con dentro il
questionario che è stato compilato e quindi restituito in modo perfettamente
anonimo. Mi son quindi sentito in dovere di gratificare l’operato dei nostri
due CDD.
D’Agostino-Appennini: c’è una questione che ci interessa parecchio e riguarda la Mensa.
Ultimamente ci siamo accorti che i nostri figli tornano a casa affamati o, per
quello che riescono ad esprimere, non soddisfatti. Allora ho richiesto di
andare a mangiare con loro ed effettivamente ho potuto verificare (e anche
documentare perché ho fatto delle foto) quello che mangiano. Loro non si sanno
esprimere e comunque hanno fame e quindi alcuni mangiano, altri meno. Poi ci
son le diete particolari. Il giorno che sono andata, io non sono riuscita a mangiare nulla. Anche
gli educatori ci hanno confermato che la maggior parte delle volte è così. Il
problema non è la materia prima dell’alimento, ma la preparazione che lascia
veramente a desiderare. Alcune cose fanno veramente schifo, tipo delle pere
cotte che sembravano marce, improponibili. Le lasagne sembravano dei “papponi”,
immangiabili. Le zucchine erano piene di acqua e mezze crude (sembravano
congelate, messe nel microonde e riscaldate). Stiamo parlando di Milano
Ristorazione. Mi hanno detto che nei CDD non è prevista nessuna Commissione di
controllo e quindi noi chiediamo, se avete riscontrato in altri Centri problemi
di questo genere, se si può istituire una Commissione di familiari con funzioni
di controllo che possa interloquire direttamente con Milano Ristorazione. Inoltre,
dopo il nostro primo sopralluogo, altri due genitori hanno richiesto di poter
effettuare una verifica del cibo ed è stato loro detto di non andare, che non
eravamo autorizzati. Neppure gli educatori che mangiano con i nostri figli sono
autorizzati a darci informazioni sulla appetibilità del cibo. Dobbiamo
richiedere di poter intervenire nel controllo della ristorazione. – Il nostro
secondo problema è la psicologa. Per
adesso siamo senza perché deve arrivare una psicologa nuova, ma sinceramente
non ci accorgiamo della sua mancanza perché quella che c’era prima la vedevamo,
si, negli incontri del Gruppo Genitori ma per il resto era del tutto
inesistente. Ricordo che quella che
c’era anni fa, ci conosceva, controllava i ragazzi, ci chiamava se riscontrava
delle problematiche, interagiva con le famiglie. Questa non la conosceva
nessuno. Avremmo bisogno di una figura più presente. Così pure la psicomotricità una volta la
mese o anche ogni 15 giorni è del tutto insufficiente. - In occasione della
Festa per il Natale sono stati eletti i nuovi rappresentanti: Silvana
D’Agostino, Serena Checchi Maria Grazia, Katia LaPorta.
Longoni-Noale: quando mia figlia frequentava il Gabbiano, io ho fatto parte della
commissione mensa; avevamo una gestione diversa da Milano Ristorazione e il
pranzo era accettabile. Quando mia figlia si è trasferita a Noale, per prima
cosa ho richiesto il menù e l’ho subito contestato. Il direttore mi ha detto
che non si può fare nulla perché il menù viene preparato da nutrizioniste,
dietologhe ecc.
Manzoni-Statuto: a proposito dell’intervento sugli psicologi. Tutti i CDD hanno una
presenza di poche ore alla settimana. Ci sono monte ore cumulativi calcolati in
base alle schede Sidi per cui ogni CDD ha una presenza calibrata delle varie
competenze, in base agli standard regionali. Il vero problema è la qualità
degli operatori, e di questo tante volte si è parlato ed è già stato detto.
Quello che si fa in Statuto, almeno nel mio caso, è di avere la presenza della
psicologa nei colloqui di programmazione, sia iniziale che finale. Inoltre so che è sicuramente disponibile nel
momento in cui una famiglia ha delle necessità, sia occasionali che di supporto
continuativo. Partecipa sempre alla
riunione d’equipe, ed è quindi di supporto al lavoro degli educatori.
Zanchi-DeNicola: innanzitutto voglio dirvi che tutte
le famiglie del mio Centro hanno versato i 6€ per il Coordinamento e questo
significa sentire di far parte di una collettività, significa che, anche se c’è
chi non ha tempo di partecipare attivamente, le persone sono interessate a
quello che succede e vogliono essere informate, significa che leggono i Verbali
e sanno che c’è un Coordinamento che interloquisce con l’Amministrazione. Mi
sembra un dato importante e mi rincuora nel mio impegno di rappresentante.
- Devo purtroppo segnalare che per
quanto riguarda il personale del CDD abbiamo ancora criticità perché un Esa è
in malattia per almeno un mese, un’educatrice è in maternità, per almeno un
anno, e siamo sempre vacanti del direttore. Il personale dei cdd comunali non
viene sostituito anche per assenze di lungo periodo; basterà che si verifichi
una malattia di stagione e saremo subito in emergenza. Sono cose già dette, ma
non si può fare a meno di continuare a ripeterle. - La notizia positiva è che la Giunta del
Municipio 6, il 5 dicembre 2018, ha deliberato di approvare l’impegno a
sostenere e facilitare l’avvio del nostro progetto “La casa delle autonomie”,
dando atto che “ verrà proposto all’Assessorato e Direzione Politiche sociali e
ad eventuali altri Assessorati competenti, di individuare, in tempi rapidi, una
unità abitativa di sua proprietà, in particolare un appartamento idoneo o
adattabile alla sperimentazione…. E che il progetto in argomento dovrà essere
realizzato entro l’anno 2020.” Stiamo
quindi proseguendo positivamente il nostro percorso in collaborazione con il
Municipio 6. – La nostra esperienza sulla refezione: abbiamo più volte
costituito la commissione Mensa (due o tre familiari) ed effettuato controlli
sui cibi. Potevamo assaggiare tutti i cibi, diete comprese, senza interferire
con il pasto degli utenti, in cucina e con apposite modalità proposte dalla
scodellatrice. Anni addietro abbiamo
avuto anche una serie di incontri con la dietista del Comune di Milano dott.ssa
Susanna Sartorio e sembrava che sarebbe iniziata una fruttuosa collaborazione
con scambio reciproco di informazioni e opinioni. Invece tutto è finito nel
nulla. Da quanto sappiamo, il cibo viene tutto cucinato nel Centro Cucina di
via Sammartini e poi subisce un abbattimento termico e viene rigenerato nei
numerosi Centri cucina sparpagliati in città, prima di essere distribuito. Il procedimento della rigenerazione è
importante per l’appetibilità dei cibi e non è sempre uguale da un centro
all’altro. Anche da noi ci sono state critiche. Io sono favorevole a costituire
una Commissione refezione del Coordinamento Genitori che organizzi delle
verifiche nei vari CDD e gestisca la problematica in modo unitario con
l’Ufficio della dott.ssa Maggioni.
Stucchi-Treves: io voglio tornare sull’argomento di Piazza Turr. Nel Coordinamento di
dicembre la presidente Pisoni aveva riportato quanto dichiarato dal Comune
ossia che l’area dell’ex CDD Faravellli, che a suo tempo era stata dichiarata
utilizzabile per strutture dedicate alle persone disabili, come da progetto del
2010, non verrà più utilizzata per tale scopo, a meno che non intervengano
capitali esterni che finanziano un nuovo progetto. In seguito a ciò, io avevo
subito scritto alla nostra presidente esprimendo il mio rincrescimento per il
fatto che il Coordinamento non si fosse battuto in prima linea per sostenere
questo progetto. Nonostante i vari incontri e interventi portati avanti dal
nostro ex rappresentante sig.Giomini, siamo rimasti fermi al punto che ancora
non si sa esattamente che utilizzo avrà quest’area. La nostra Presidente mi ha
richiesto di riassumere la storia del cdd Faravelli, per poter eventualmente
mettere al corrente l’opinione pubblica delle nostre vicende e richieste. Noi rappresentanti siamo rimasti perplessi
perché la storia si sa già, ne abbiamo parlato tante volte, il Comune conosce
tutta la storia. Io non la voglio raccontare ai giornalisti, io voglio che
questo progetto venga portato avanti. Mi risulta che siano stati proposti
dall’Amministrazione altri spazi nel contesto della struttura del CDD
Treves. Io chiedo che il Coordinamento
si mobiliti con impegno per questo progetto.
Il sigGiomini, anche se non più rappresentante, continua ad occuparsi del
problema e si attiverà ancora nel merito.
COMUNICAZIONI
DELL’ESECUTIVO
PER MARTEDI’ 19 MARZO
SONO INDETTE LE ELEZIONI PER IL RINNOVO DEI MEMBRI DEL GRUPPO ESECUTIVO. -
LE CANDIDATURE SI
POSSONO PRESENTARE AL PROSSIMO COORDINAMENTO OPPURE
INVIARE TRAMITE MAIL O
TELEFONO AI MEMBRI DELLA COMMISSIONE ELETTORALE o del GRUPPO ESECUTIVO.
PROSSIMO
COORDINAMENTO 19 febbraio - ore 10 al Centro BONOLA
Per discutere il
seguente ordine del giorno: - relazione del Presidente
- notizie varie C.D.D
- varie ed eventuali
La Segretaria Il
Presidente
Daniela Zanchi Mazza Pinuccia Pisoni
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