Verbale Assemblea del 22 gennaio




RELAZIONE DELL’ASSEMBLEA n.331 del 22 gennaio 2018

Sono presenti i rappresentanti dei C.D.D: APPENNINI- ANFOSSI- BARABINO- CHERASCO- DeNICOLA- FARAVELLI- IPPODROMO- NARCISI- NEGRI- NOALE- PINI- STATUTO- TREVES- PIA MARTA- BAZZI1- CASCINABIANCA-CASORETTO- COLLEONI- DonGNOCCHI 1-2-3-4- ILGABBIANO- MONVISO- IL MELOGRANO- STELLA POLARE. Sono presenti 26 CDD su 40.

RELAZIONE DEL PRESIDENTE
Inizio relazionando dello scambio di mail intercorso tra me,  la dott.ssa Maistri e p.c. il Settore Domiciliarità Cultura e Salute e l’Assessorato, che ha riguardato una serie di argomenti: 1) In relazione all’applicazione della L.112/ 2016 , mi sono stati segnalati problemi inerenti al trasporto tra CDD e le strutture utilizzate da alcuni ragazzi per i percorsi di autonomia. 2) Rispetto alla Delibera sulla compartecipazione ai costi dei CDD approvata in dicembre dal Comune di Milano, ho richiesto che venga data comunicazione ufficiale alle famiglie dei Cdd. 3) A proposito delle contestazioni da noi fatte riguardanti i Titoli Sociali ( Delibera 2/8/2018) , richiediamo attuazione  delle richieste  4) Sanitarizzazione dei CDD: ci sono stati problemi al CDD Narcisi per conflitti di competenze. Un utente che necessita di medicazioni giornaliere non può essere seguito nel Centro perché la presenza infermieristica non è costante e, d’altro canto, questa persona non può utilizzare altre strutture sanitarie di base perché già inserito in struttura sociosanitaria. Le famiglie si trovano in difficoltà.

Ha risposto la dott.ssa Maistri. (viene letta integralmente la mail)
“per la realizzazione dei progetti di cui alla L.112/2016….. la normativa prevede che ciascun progetto abbia un budget nel quale le spese delle sperimentazioni sono coperte dalle risorse regionali solo all’80%; Inoltre Regione Lombardia ha chiarito… che le spese dei trasporti NON possono essere inserite nella fatturazione del Progetto, pertanto o è la famiglia che provvede direttamente o è il Comune che investe una spesa aggiuntiva… Posto quanto sopra….per l’anno 2019 si può ricorrere, quindi come l’anno scorso, al Servizio di trasporto ai CDD già in essere, con una spesa Comunale aggiuntiva. ..Abbiamo ricevuto il preventivo di spesa per tutto l’anno, lo abbiamo verificato e attiviamo il servizio a brevissimo.”
“Riguardo alla “sanitarizzazione” dei CDD, penso utile far presente che le prestazioni fornite dai Centri, non possono comprendere esigenze mediche/infermieristiche come quelle prospettate dall’ospite del Centro Narcisi, cioè medicazioni frequenti e continuative con impossibilità di determinarne la durata… A tale proposito, so che la collega Iezzi se ne è interessata e la soluzione è stata individuata già da fine novembre/inizio dicembre 2018. “

Ho risposto alla dott.ssa Maistri che ritengo molto positivo che il Comune si assuma l’onere della differenza di costi per il trasporto dalle “case-famiglia” ai CDD, decisione che salverà molti progetti di autonomia che rischiavano di naufragare sul nascere.
Per quanto riguarda invece la Delibera sui titoli sociali, ho voluto ulteriormente sottolineare che, a conti fatti, una famiglia che accompagna con mezzi propri il figlio al CDD fa risparmiare al Comune circa 5000€ all’anno (24€ al giorno costa una corsa x 5 giorni della settimana x 4 settimane al mese x10 mesi all’anno).
Nella Delibera viene fissata una soglia di 40.000€ di ISEE ORDINARIO per avere diritto al contributo. Questo penalizza le famiglie di ceto medio che, ricordiamo, non per divertimento ma per necessità accompagnano i propri congiunti al CDD. La nostra richiesta è che il contributo sia riconosciuto a tutti o, eventualmente, proponiamo ISEE SOCIOSANITARIO fino a 20.00€.

Il discorso dei 20.000€ non me lo sono inventato. Questa problematica, oltre che a noi che accompagniamo i figli al Centro diurno, riguarda anche un certo numero di persone che fanno vita indipendente. Martedì scorso ho avuto una riunione in via Zurigo con Enrico Mantegazza (presidente di  Ledha Milano), Claudio Cardinale e Paolo Altimare che erano stati  ricevuti prima di Natale dall’Assessore Majorino proprio per discutere delle conseguenze della famigerata Delibera Comunale del 2 agosto. Cardinale e Altimare sono due persone che utilizzano un contributo globale: per andare a lavorare,  per andare in piscina e per tutti gli spostamenti che necessitano sono previsti contributi. Il contributo è in base all’ISEE. 40.000€ è il tetto massimo per avere il contributo minimo, con Isee inferiori si ha diritto proporzionalmente a contributi maggiori.
Interviene Marchesi: all’Ufficio Trasporti  mi hanno richiesto una dichiarazione da parte del CDD o della ASL che attesti che mio figlio non è in grado di utilizzare i mezzi pubblici e i pulmini messi a disposizione dal Comune.
Interviene Soffiati: questa cosa è prevista nella Delibera. Vi leggo: “Certificato rilasciato da uno specialista ATS o di una struttura accreditata che attesti l’incompatibilità con l’utilizzo dei mezzi pubblici o dai mezzi previsti dal trasporto comunale.”
Pisoni: Va bene, possono rilasciarlo anche nei Cdd che sono strutture accreditate, sia il fisiatra, se è presente, che il direttore stesso o il coordinatore.
Interviene Silvana D’Agostino: sono del Cdd Appennini e sono nuova del Coordinamento. Da quanto ho capito, se non viene utilizzato il Servizio pulmini, il Comune risparmia sui trasporti 5.000€ a famiglia, mentre le famiglie che si occupano del trasporto chiedono un rimborso. Mi viene da dire, invece di chiedere un rimborso famiglia per famiglia, non si potrebbe chiedere al Comune di investire questi soldi in risorse più necessarie, tipo: noi abbiamo una psicologa che vediamo una volta ogni 15/20/30 giorni.  Dalla quale non siamo mai stati contattati per un incontro.  Il fisioterapista viene anche lui una volta al mese per 23 ragazzi. Anche io accompagno mio figlio, perché tante volte non ci vuole proprio andare, a meno che non sia io ad accompagnarlo, i motivi posso essere tanti, ma non sono gli euro per la benzina che cambiano la vita mentre penso che questo risparmio potrebbe essere utilizzato meglio.
Pisoni:  è un  risparmio ipotetico, in teoria tutti dovrebbero utilizzare i trasporti messi a disposizione dal Comune, ma moltissimi utenti non sono in grado di utilizzarli e il rimborso  previsto fino ad ora (quota che è ferma al 1998) è dovuto, ragione di più per quanto evidenziato prima, a TUTTI i genitori che utilizzano i mezzi propri per il trasporto ai CDD.
Per quanto riguarda l’ultimo paragrafo della risposta della dott.ssa Maistri, riguardo alla sanitarizzazione dei CDD: l’ospite del Cdd Narcisi aveva chiesto ad un ente privato che fornisce servizi infermieristici di  fare la medicazione necessaria. L’ente privato ha risposto che la medicazione spettava al servizio sociosanitario frequentato. Da qui è sorto il problema delle competenze per espletare le medicazioni a questoutente. Sono stata contattata dalla famiglia e mi sono confrontata con il direttore Calzeroni e la P.O. Iezzi e p.c. sono state informate Maggioni e Maistri. Noi abbiamo ribadito che sarebbe doveroso specificare a questi enti che erogano i servizi che i CDD, pur essendo catalogati come servizi sociosanitari, non significa che siamo strutture sanitarie. Non esiste che nel momento in cui hai bisogno di una prestazione sanitaria ti venga risposto che se la vuoi te la paghi perché già usufruisci di un servizio sociosanitario!

Passo a parlare dell’Avviso pubblico per ottenere “contributi per l’acquisto di ausili/Strumenti tecnologicamente avanzati per persone con disabilità o disturbi specifici dell’apprendimento (DSA)” della REGIONE LOMBARDIA. Contrariamente agli scorsi anni, quest’anno viene richiesto un ISEE ORDINARIO inferiore o uguale a 30.000€ e basta, chi ha un ISEE superiore a 30.000€ viene rifiutato.
Le domande possono essere presentate UNICAMENTE ONLINE, a partire dal giorno 16/01/2019, anche tramite CAF. Se andate sul sito della Regione, bisogna registrarsi sui Bandi per poter accedere alla ricerca del Bando che ci riguarda e poi iniziare a compilare il questionario, inserendo tutto quello che la procedura richiede.
Gli scorsi anni la pratica veniva espletata da ATS di zona e l’ISEE era solo di riferimento per creare la graduatoria.
Interviene Zamboni: io mi sono informata sulle protesi acustiche, che sono sempre state passate dalla Regione Lombardia completamente: adesso c’è la soglia dei 30.000€ familiari e il rimborso massimo previsto è di 2000€, comunque di meno del costo dei nostri occhiali con protesi, quindi in ogni caso non ci avrebbero rimborsato totalmente.
Pisoni: la Misura B1è stata sospesa. Si trattava dell’erogazione di un buono mensile di 1.000€ per le persone con disabilità gravissima curate al proprio domicilio, per compensare le prestazioni sociali assicurate dal caregiver e/o assistente familiare assunto con regolare contratto. Era previsto eventualmente anche un Voucher mensile fino a 360€ al mese in base all’esito della Valutazione multidimensionale e al PAI (Progetto individuale di assistenza). Non doveva essere già in carico a servizi convenzionati con la Regione Lombardia (ad es. frequentare un CDD).
La Misura B2 è stata invece prorogata, per ora, sempre con gli stessi criteri. Destinata a persone con disabilità grave e/o non autosufficienti, viene utilizzata per chi ha necessità di una badante o di altri sostegni familiari e per sostenere progetti di vita indipendente, con un importo massimo di 800€ al mese. Viene richiesta ai Servizi sociali dei Comuni e viene erogata anche se già si frequenta un servizio diurno. Per questo sussidio è richiesto ISEE ORDINARIO fino a 40.000€.  Fino a maggio vengono prorogate le liste dello scorso anno, da maggio verranno invece stilate nuove graduatorie.
Abbiamo sempre grossi problemi a comunicare con i rappresentanti della Regione Lombardia. Con il Comune di Milano abbiamo un dialogo aperto, da parte della Regione invece non c’è ascolto, non abbiamo interlocutori.
Interviene Manzoni: gli interlocutori della R.L. sono le grosse associazioni come Ledha Regionale e ANFFAS. La cosa grave è che nel momento in cui cambiano delle procedure, dovrebbe informare almeno queste Associazioni e invece non fanno neppure quello.
Pisoni: bisognerebbe tenere tutti i giorni il computer aperto e curare le Delibere.
Finisco il mio intervento con la richiesta, da parte del Direttivo uscente, ai nuovi rappresentanti eletti nei CPS di candidarsi per le Elezioni.
Abbiamo fissato la data delle prossime elezioni del GRUPPO ESECUTIVO del nostro Coordinamento per il giorno 19 marzo.
Dobbiamo adesso chiedere la disponibilità di cinque persone che compongano la Commissione Elettorale che si occuperà poi di organizzare tutto.

Si propongono e vengo accettati: 
Rossini- CddPuglie; Barbaglio-CddDonGnocchi; Collinetti Laura-CddPuglie; ZanchiCdd- DeNicola; Elisabetta Sala- Cdd donGnocchi .

Interviene Zamboni: nelle scorse Elezioni la Commissione aveva deliberato che il gruppo Esecutivo fosse composto da 8 persone. (Il Regolamento del Coordinamento demanda alla Commissione Elettorale le regole entro cui si svolge la consultazione. Secondo Regolamento il Gruppo Esecutivo si compone da 7 a 11 membri, che vengono eletti dal Coordinamento). Per la nostra esperienza abbiamo verificato che sarebbe utile avere almeno una decina di persone nell’Esecutivo, per meglio suddividere i compiti e gli impegni. Quindi avanziamo ufficialmente alla Commissione Elettorale la richiesta di  deliberare che l’Esecutivo sia formato da almeno 10 persone.   -  Inoltre richiedo che sulle schede elettorali venga messo il doppio cognome per le candidate donne, che spesso sono più conosciute col nome dei figli. Grazie
Interviene Zanchi: prima di aprire gli interventi dei singoli rappresentanti, chiedo di relazionare sulla riunione di venerdì 18 gennaio all’Associazione InCerchio.  Già sapete che mensilmente partecipo, come referente del Coordinamento Genitori CDD, agli incontri organizzati per l’aggiornamento e il confronto fra le organizzazioni aderenti a InCerchio,  Nella riunione di gennaio abbiamo affrontato un tema che ci riguarda particolarmente da vicino, ossia quello della contribuzione alle rette dei servizi per le persone con disabilità, alla luce della Sentenza emessa dal Consiglio di Stato il 13 novembre 2018. La sentenza si riferisce ad un ricorso promosso con l’avvocato F.Trabeschi dall’Associazione “Con noi e dopo di noi” di Mantova che ha sostenuto una famiglia che aveva contestato al Comune di Desenzano la richiesta di percentuali di contribuzione per frequenza al CDD per l’anno 2016 pari al 30% per i percettori di pensione di invalidità e indennità di accompagnamento (circa 2600€ annui),  e del 5% per i percettori della sola pensione di invalidità.
Il TAR di Brescia aveva respinto il ricorso di primo grado sulla premessa che fosse legittima- non sproporzionata o eccessivamente penalizzante-  la previsione di un onere contributivo (del 30%) anche nel caso di redditi nulli o bassissimi. Il Consiglio di Stato ha dato invece ragione alla famiglia, ribadendo alcuni principi fondamentali a partire da quello costituzionale secondo cui “la Repubblica tutela la salute come diritto fondamentale dell’individuo e interesse della collettività” e “tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva.” Il parametro ISEE è stato recepito da Regione Lombardia, in applicazione della Legge Quadro 238/2000, quale criterio fondamentale per accesso alle prestazioni sociali e costituisce lo strumento di valutazione della situazione economica di coloro che richiedono prestazioni sociali agevolate. Lo stesso Consilio di Stato, nel 2016, aveva escluso dal reddito disponibile i trattamenti assistenziali, previdenziali e indennitari percepiti da amministrazioni pubbliche in ragione della condizione di disabilità. Ed infine il DPCM 159/2013 prevede che nell’ambito dei percorsi sociosanitari il nucleo familiare di riferimento deve intendersi esclusivamente composto da assistito, coniuge e figli a carico, escludendo i genitori conviventi. Nella Sentenza in esame viene inoltre affermato che è stato assegnato un improprio e discriminante rilievo alla percezione di emolumenti (pensione invalidità e accompagno) che avrebbero dovuto essere “normativamente “protetti e dunque con valenza neutra ai fini ISEE. Cioè che questi emolumenti non devono essere considerati ai fini della “definizione della capacità contributiva degli utenti”. La richiesta di un contributo sulla base di un ISEE zero o comunque basso (sotto la soglia di povertà), potrebbe configurarsi come illegittima.
Pisoni: noi abbiamo ottenuto dall’Amministrazione un buon accordo e non intendiamo adesso contestarlo. Ricordo anche che la Delibera ha per oggetto Linee d’indirizzo a titolo sperimentale per il 2019.
Zanchi: sono d’accordo che il Coordinamento ha a lungo concertato questo accordo e sarebbe adesso controproducente andare ad impugnare la Delibera. Noi abbiamo comunque il compito di informare le famiglie e, per chi fosse interessato, l’Avv. Marina Verzoni dell’associazione InCerchio è disponibile ad approfondimenti.  Sappiate inoltre che il termine per impugnare la Delibera è di 60 giorni.

NOTIZIE VARIE DAI C.D.D.
Crotti-Monviso: a novembre si è dimesso un utente e tra dicembre e gennaio il Comune sta mandando delle persone nuove “in prova”. Grazie ad un finanziamento ottenuto da un bando del Municipio 8, avrà inizio un percorso di Musicoterapia comprendente dodici incontri da due ore, pensati solo per il “Gruppo C” (nel nostro Centro gli utenti sono suddivisi in tre Gruppi: A B C),  gruppo che presenta maggiori difficoltà e potrà godere di un intervento più mirato sulle persone. – La Coordinatrice Luisella Bassani ha preso contatti con Caritas per usufruire della collaborazione di un volontario straniero all’interno del CDD. – il 12 dicembre è stata fatta la Festa di Natale e sono stati eletti i rappresentanti per il 2019-21; sono diminuiti da quattro a tre con la riconferma di Locatelli, Mambrin e il sottoscritto, Crotti. La Festa ha avuto molta partecipazione con tanto impegno dello staff e un po’ di confusione perché si era in tanti.
Olivieri-Ippodromo: il giorno 19 dicembre, in occasione della festa di Natale c’è stata anche la nomina dei rappresentanti. Siamo rimasti in tre:  la sig.ra Rosati, la sottoscritta, Olivieri , e un nuovo genitore sig. Giovannelli. La festa è stata molto bella ed vi hanno partecipato anche il presidente del Municipio 8 insieme ad alcuni rappresentanti.  Il direttore, gli operatori e i genitori si sono esibiti in una divertente gara di karaoke, poi è stato proiettato un video che mostrava tutto il percorso fatto dal nostro CDD nel corso degli anni: da via Uruguay, a via Ippodromo, poi via F.lli Zoia e infine questo “paradiso” di via Cilea.  E’ seguito un rinfresco con la distribuzione dei doni ai ragazzi.   E’ stata una festa molto coinvolgente e abbastanza allegra, come forse non era mai avvenuto.­  – Ad uno dei nostri genitori che si è recato ad un Patronato e poi anche all’Inps per fare la domanda per l’ISEE, è stato detto che non viene fatto l’Isee Sociosanitario come in precedenza, ma viene calcolato l’ISEE Familiare da cui poi viene estrapolato quello ristretto. Voglio sapere se anche ad altri è capitata la stessa cosa.
Interviene Zanchi: la persona disabile ha la facoltà di dichiarare, se vuole, ai fini di calcolo ISEE per prestazioni sociosanitarie, un nucleo familiare composto da: beneficiario, coniuge e figli a carico, anche se non corrisponde con il nucleo anagrafico.  Si compila il Modulo MB.1rid., lo stesso modulo valido anche per le prestazioni relative a corsi si dottorato di ricerca. (dal sito INPS: tipologie di ISEE:  ISEE Sociosanitario “…le  persone disabili maggiorenni possono scegliere un nucleo più ristretto rispetto a quello ordinario. Per esempio, una persona maggiorenne disabile non coniugata e senza figli, che vive con i genitori, in sede di calcolo ISEE può dichiarare solo i suoi redditi e patrimoni.”). Nella compilazione della DSU, quando si autocertifica il nucleo familiare, si indica la sola persona disabile.
Isonni-Pini/Negri: sono rappresentante genitori CPS del Cdd Negri e rappresento anche l’Associazione Genitori dei due Cdd Pini e Negri. Io posso dirvi che il CAF di Porta Venezia 47 si occupa specificatamente dell’ISEE e per mia figlia hanno fatto l’Isee sociosanitario senza discussioni. – Secondo, voglio dare atto ai CDD Pini e Negri che stanno lavorando bene per portare avanti i loro obiettivi: sono soddisfatto delle risposte che mi sono state date dalla psicologa e dai referenti quando ho posto precise domande per mia figlia.-  Vorrei richiamare anche l’attenzione sul fatto della privacy, a proposito del questionario che è stato distribuito: a noi sono state consegnate buste neutre, con dentro il questionario che è stato compilato e quindi restituito in modo perfettamente anonimo. Mi son quindi sentito in dovere di gratificare l’operato dei nostri due CDD.
D’Agostino-Appennini: c’è una questione che ci interessa parecchio e riguarda la Mensa. Ultimamente ci siamo accorti che i nostri figli tornano a casa affamati o, per quello che riescono ad esprimere, non soddisfatti. Allora ho richiesto di andare a mangiare con loro ed effettivamente ho potuto verificare (e anche documentare perché ho fatto delle foto) quello che mangiano. Loro non si sanno esprimere e comunque hanno fame e quindi alcuni mangiano, altri meno. Poi ci son le diete particolari. Il giorno che sono andata,  io non sono riuscita a mangiare nulla. Anche gli educatori ci hanno confermato che la maggior parte delle volte è così. Il problema non è la materia prima dell’alimento, ma la preparazione che lascia veramente a desiderare. Alcune cose fanno veramente schifo, tipo delle pere cotte che sembravano marce, improponibili. Le lasagne sembravano dei “papponi”, immangiabili. Le zucchine erano piene di acqua e mezze crude (sembravano congelate, messe nel microonde e riscaldate). Stiamo parlando di Milano Ristorazione. Mi hanno detto che nei CDD non è prevista nessuna Commissione di controllo e quindi noi chiediamo, se avete riscontrato in altri Centri problemi di questo genere, se si può istituire una Commissione di familiari con funzioni di controllo che possa interloquire direttamente con Milano Ristorazione. Inoltre, dopo il nostro primo sopralluogo, altri due genitori hanno richiesto di poter effettuare una verifica del cibo ed è stato loro detto di non andare, che non eravamo autorizzati. Neppure gli educatori che mangiano con i nostri figli sono autorizzati a darci informazioni sulla appetibilità del cibo. Dobbiamo richiedere di poter intervenire nel controllo della ristorazione. – Il nostro secondo problema è la psicologa.  Per adesso siamo senza perché deve arrivare una psicologa nuova, ma sinceramente non ci accorgiamo della sua mancanza perché quella che c’era prima la vedevamo, si, negli incontri del Gruppo Genitori ma per il resto era del tutto inesistente.  Ricordo che quella che c’era anni fa, ci conosceva, controllava i ragazzi, ci chiamava se riscontrava delle problematiche, interagiva con le famiglie. Questa non la conosceva nessuno. Avremmo bisogno di una figura più presente.   Così pure la psicomotricità una volta la mese o anche ogni 15 giorni è del tutto insufficiente. - In occasione della Festa per il Natale sono stati eletti i nuovi rappresentanti: Silvana D’Agostino, Serena Checchi Maria Grazia, Katia LaPorta.
Longoni-Noale: quando mia figlia frequentava il Gabbiano, io ho fatto parte della commissione mensa; avevamo una gestione diversa da Milano Ristorazione e il pranzo era accettabile. Quando mia figlia si è trasferita a Noale, per prima cosa ho richiesto il menù e l’ho subito contestato. Il direttore mi ha detto che non si può fare nulla perché il menù viene preparato da nutrizioniste, dietologhe ecc.
Manzoni-Statuto: a proposito dell’intervento sugli psicologi. Tutti i CDD hanno una presenza di poche ore alla settimana. Ci sono monte ore cumulativi calcolati in base alle schede Sidi per cui ogni CDD ha una presenza calibrata delle varie competenze, in base agli standard regionali. Il vero problema è la qualità degli operatori, e di questo tante volte si è parlato ed è già stato detto. Quello che si fa in Statuto, almeno nel mio caso, è di avere la presenza della psicologa nei colloqui di programmazione, sia iniziale che finale.  Inoltre so che è sicuramente disponibile nel momento in cui una famiglia ha delle necessità, sia occasionali che di supporto continuativo.  Partecipa sempre alla riunione d’equipe, ed è quindi di supporto al lavoro degli educatori.
Zanchi-DeNicola: innanzitutto voglio dirvi che tutte le famiglie del mio Centro hanno versato i 6€ per il Coordinamento e questo significa sentire di far parte di una collettività, significa che, anche se c’è chi non ha tempo di partecipare attivamente, le persone sono interessate a quello che succede e vogliono essere informate, significa che leggono i Verbali e sanno che c’è un Coordinamento che interloquisce con l’Amministrazione. Mi sembra un dato importante e mi rincuora nel mio impegno di rappresentante. -  Devo purtroppo segnalare che per quanto riguarda il personale del CDD abbiamo ancora criticità perché un Esa è in malattia per almeno un mese, un’educatrice è in maternità, per almeno un anno, e siamo sempre vacanti del direttore. Il personale dei cdd comunali non viene sostituito anche per assenze di lungo periodo; basterà che si verifichi una malattia di stagione e saremo subito in emergenza. Sono cose già dette, ma non si può fare a meno di continuare a ripeterle. -  La notizia positiva è che la Giunta del Municipio 6, il 5 dicembre 2018, ha deliberato di approvare l’impegno a sostenere e facilitare l’avvio del nostro progetto “La casa delle autonomie”, dando atto che “ verrà proposto all’Assessorato e Direzione Politiche sociali e ad eventuali altri Assessorati competenti, di individuare, in tempi rapidi, una unità abitativa di sua proprietà, in particolare un appartamento idoneo o adattabile alla sperimentazione…. E che il progetto in argomento dovrà essere realizzato entro l’anno 2020.”  Stiamo quindi proseguendo positivamente il nostro percorso in collaborazione con il Municipio 6. – La nostra esperienza sulla refezione: abbiamo più volte costituito la commissione Mensa (due o tre familiari) ed effettuato controlli sui cibi. Potevamo assaggiare tutti i cibi, diete comprese, senza interferire con il pasto degli utenti, in cucina e con apposite modalità proposte dalla scodellatrice.  Anni addietro abbiamo avuto anche una serie di incontri con la dietista del Comune di Milano dott.ssa Susanna Sartorio e sembrava che sarebbe iniziata una fruttuosa collaborazione con scambio reciproco di informazioni e opinioni. Invece tutto è finito nel nulla. Da quanto sappiamo, il cibo viene tutto cucinato nel Centro Cucina di via Sammartini e poi subisce un abbattimento termico e viene rigenerato nei numerosi Centri cucina sparpagliati in città, prima di essere distribuito.  Il procedimento della rigenerazione è importante per l’appetibilità dei cibi e non è sempre uguale da un centro all’altro. Anche da noi ci sono state critiche. Io sono favorevole a costituire una Commissione refezione del Coordinamento Genitori che organizzi delle verifiche nei vari CDD e gestisca la problematica in modo unitario con l’Ufficio della dott.ssa Maggioni.
Stucchi-Treves: io voglio tornare sull’argomento di Piazza Turr. Nel Coordinamento di dicembre la presidente Pisoni aveva riportato quanto dichiarato dal Comune ossia che l’area dell’ex CDD Faravellli, che a suo tempo era stata dichiarata utilizzabile per strutture dedicate alle persone disabili, come da progetto del 2010, non verrà più utilizzata per tale scopo, a meno che non intervengano capitali esterni che finanziano un nuovo progetto. In seguito a ciò, io avevo subito scritto alla nostra presidente esprimendo il mio rincrescimento per il fatto che il Coordinamento non si fosse battuto in prima linea per sostenere questo progetto. Nonostante i vari incontri e interventi portati avanti dal nostro ex rappresentante sig.Giomini, siamo rimasti fermi al punto che ancora non si sa esattamente che utilizzo avrà quest’area. La nostra Presidente mi ha richiesto di riassumere la storia del cdd Faravelli, per poter eventualmente mettere al corrente l’opinione pubblica delle nostre vicende e richieste.  Noi rappresentanti siamo rimasti perplessi perché la storia si sa già, ne abbiamo parlato tante volte, il Comune conosce tutta la storia. Io non la voglio raccontare ai giornalisti, io voglio che questo progetto venga portato avanti. Mi risulta che siano stati  proposti  dall’Amministrazione altri spazi nel contesto della struttura del CDD Treves.   Io chiedo che il Coordinamento si mobiliti con impegno per questo progetto.
Il sigGiomini, anche se non più rappresentante, continua ad occuparsi del problema e si attiverà ancora nel merito.



COMUNICAZIONI DELL’ESECUTIVO

PER MARTEDI’ 19 MARZO SONO INDETTE LE ELEZIONI PER IL RINNOVO DEI MEMBRI DEL GRUPPO ESECUTIVO. -
LE CANDIDATURE SI POSSONO PRESENTARE AL PROSSIMO COORDINAMENTO OPPURE
INVIARE TRAMITE MAIL O TELEFONO AI MEMBRI DELLA COMMISSIONE ELETTORALE o del GRUPPO ESECUTIVO.
Calendario Coordinamenti 2019 : 19 marzo – 16 aprile– 21 maggio – 11 giugno
PROSSIMO COORDINAMENTO  19 febbraio - ore 10 al Centro BONOLA

Per discutere il seguente ordine del giorno: - relazione del Presidente
                                                                     -  notizie varie C.D.D
                                                                     -  varie ed eventuali
                     











La Segretaria                                                                                                                Il Presidente
Daniela Zanchi Mazza                                                                                                  Pinuccia Pisoni



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