Assemblea CPS 18 febbraio 2020
RELAZIONE
DELL’ASSEMBLEA n.342 del 18 febbraio 2020
Sono presenti i rappresentanti dei C.D.D: ANFOSSI- APPENNINI- B.DaNOVATE-
CHERASCO- DeNICOLA- FARAVELLI- IPPODROMO- NARCISI- NEGRI- NOALE- PINI- STATUTO-
TREVES- BAZZI1- CASCINABIANCA-
CASORETTO- COLLEONI- VISMARA- DonGNOCCHI 1 2 3 4- FERRARIS- ILGABBIANO- ITACA-ILMELOGRANO- STELLA POLARE.
Sono presenti 27 CDD su 40.
RELAZIONE
DEL PRESIDENTE
Iniziamo subito parlando di quanto successo a Chiara, figlia della
Signora Lutrario del CDD Il Sorriso, riportato
nell’ultimo Verbale. Il fatto ha naturalmente suscitato una immediata reazione
da parte dei responsabili del Sorriso, che hanno comunicato la loro versione
dei fatti. La lettera inviatami da Fondazione Aquilone Onlus è stata allegata a
tutti i Verbali distribuiti nei CDD e non ritengo quindi necessario rileggerla
in Assemblea. Dall’Assessorato, la dott.ssa Ornago mi ha assicurato che
attendevano la consegna dell’ISEE 2020 per procedere con un nuovo inserimento
in altro CDD. Le pratiche sono state consegnate al SSTP di zona circa quindici
giorni or sono quindi auspico che la sig.ra Lutrario sia contattata e la figlia trovi una buona
sistemazione in un altro CDD. E con questo vorrei chiudere l’argomento. Ritengo
comunque logico e importante che vengano segnalati in Coordinamento casi di
violenza o noncuranza, è possibile che capitino ma bisogna reagire prontamente,
noi ci allertiamo e ci muoviamo di conseguenza per aiutare e supportare chi si
trova in difficoltà. Lo ribadisco perché sappiamo bene che, soprattutto nei CDD
Convenzionati, si ha paura a denunciare queste situazioni. E’ chiaro che è
indispensabile avere un rapporto di fiducia con chi gestisce i Centri, noi
genitori siamo sempre molto apprensivi per tutto quanto concerne i nostri
figli, ma il Coordinamento esiste proprio per supportare i genitori.
Sappiamo che in Regione Lombardia in questo momento stanno discutendo
sulla DGR.2720 che ha ridotto i fondi elargiti per i disabili gravi e
gravissimi ponendo tutta una serie di limitazioni. Sembra che i criteri di
selezione non verranno modificati per cui, ad es., chi frequenta un CDD non
potrà più accedere ai finanziamenti della Misura B2 (come coloro che
frequentano la scuola, CSE e SFA).
N.B. nella serata la DGR è stata pubblicata, quindi alleghiamo alcuni
stralci della stessa. Verificate con SSPT la possibilità di accedere alla B2
presentando i progetti per i vostri
ragazzi:
“Sono destinatari della
presente Misura le persone in possesso di tutti i seguenti requisiti:
1. di qualsiasi età, al
domicilio, che evidenziano gravi limitazioni della capacità funzionale che
compromettono significativamente la loro autosufficienza e autonomia personale
nelle attività della vita quotidiana, di relazione e sociale;
2. in condizione di
gravità così come accertata ai sensi dell’art. 3, comma 3 della legge 104/1992
ovvero beneficiarie dell’indennità di accompagnamento, di cui alla legge n.
18/1980 e successive
modifiche/integrazioni
con L. 508/1988;
3. con i seguenti
valori massimi ISEE di riferimento: sociosanitario fino a un massimo di €
25.000,00 e ISEE ordinario in caso di minori fino a un massimo di € 40.000,00.
PRECISATO che, per
quanto attiene la misura B2 rivolta ai disabili gravi, essendo facoltà
dell’Ambito stabilire un importo ridotto dei Buoni in caso di frequenza di
unità di offerta semiresidenziali sociosanitarie o sociali, si procede ad
eliminare l’incompatibilità della Misura B2 con la presa in carico in Unità
d’offerta semiresidenziali sanitarie, sociosanitarie o sociali (es. regime
semiresidenziale di Neuropsichiatria Infanzia e Adolescenza, riabilitazione in
diurno continuo, CDD, CDI, CSE, SFA).” Cit. da DGR 2682-2020-pubblicata nella
serata del 18 febbraio. Quindi è possibile richiedere la B2, ma provenendo i
fondi dal reparto Sanitario, ci sono delle limitazioni per la destinazione, non
verranno erogati come “liquidi” ma in voucher per progetti.
Rapporti con il Settore Disabilità del Comune di Milano: da quando è
andato in pensione il dott. Minoia, abbiamo una situazione di incomunicabilità
quasi totale con gli uffici dell’Assessorato. Per contro abbiamo migliore
disponibilità con l’Assessore Rabaiotti che ci verrà a incontrare in mattinata.
Ho ricevuto segnalazioni di situazioni particolarmente gravi nel
Municipio 8, e precisamente dai Cdd Faravelli e Ippodromo.
Nel Cdd Faravelli mancanza di organico, mi scrivono i rappresentanti, con
“5 educatori per 16 utenti, alcuni dei quali con necessità di rapporto 1:1… Gli utenti sono stati esclusi a turno da alcune attività esterne. Alcune
attività sono state modificate da ‘individuali’ a ‘di gruppo’, sospese le
postazioni di lavoro individuali, sospese le agende mattutine …. A questo si
somma l'avvio con grande ritardo dei progetti con esperti esterni (basket,
piscina, pet therapy) e l'assenza a tutt'oggi di avvio della convenzione per i
pranzi all'esterno … non sarà possibile effettuare soggiorni come è avvenuto lo scorso anno … Gli educatori stanno facendo tutti gli sforzi possibili e parecchi
straordinari per gestire la situazione ma non si sa fino a quando potranno
resistere. “ … “Di questo passo,
dovranno essere riveduti i Progetti Individualizzati dei singoli utenti non
disponendo delle risorse necessarie al perseguimento degli obiettivi fissati. La situazione dell'organico, dichiara la P.O.
dott.ssa D’Avanzo, è IMMUTABILE SINO A FINE LUGLIO in quanto il piano di
assunzioni del Comune è triennale e non si può assumere in itinere e l'appalto
con la Cooperativa (per tutti i CDD) è scaduto a dicembre, prorogato fino a
luglio e durante il periodo di proroga non è possibile effettuare nuove
assunzioni … I genitori presenti al CPS
sono visibilmente preoccupati e insoddisfatti, desiderano fare rete con le
famiglie degli altri CDD con organico altrettanto compromesso e sollecitare,
con il supporto del Coordinamento Genitori CDD, il Comune a trovare una
soluzione per una situazione insostenibile già da mesi che non è possibile
accettare fino a fine luglio.”
Anche nel CDD Ippodromo la situazione del personale è in difetto di tre
operatori.
Interviene OLIVIERI: nel CDD Ippodromo il 06/02 è stata convocata un’assemblea straordinaria
del CPS per informarci che, nonostante le richieste all’Amministrazione, ad
oggi mancano 2 educatori e 1 ESA, (uno in pensione e altri trasferiti in altra
sede); non è stata ancora rilasciata l’autorizzazione per usufruire delle mense
esterne e gli operatori fanno i salti mortali per assicurare le attività
programmate ma bastano delle assenze o dei permessi per farle saltare. In
questa situazione la gestione diventa difficile, non è sufficiente per
garantire la programmazione. Aspettiamo che il Direttore convochi un’assemblea
dei genitori per mobilitarci. Vogliamo impedire che il CDD diventi un Servizio
di Assistenzialismo.
PISONI: l’Assessore è già stato ragguagliato su tutta la situazione di
sofferenza dei CDD. Il discorso di fondo da chiarire è che cosa ne vogliono
fare di questi Servizi: se vogliono tenerli e renderli di qualità devono
mettere gli operatori in condizioni di poterlo fare.
Il 25 febbraio in via Cilea 148 (CDD Ippodromo) si terrà un’assemblea dei
familiari di tutti i CDD del Municipio 8
alle ore 10.00 (N.B. è stata RINVIATA a data da definire).
Arriviamo al punto della COMPARTECIPAZIONE.
Uno dei problemi evidenziato dal Comune è che abbiamo delle liste di attesa
con un centinaio di persone su tutta la filiera dei Servizi diurni (CDD CSE SFA
CAD). Per i CDD mediamente sono sempre stati una ventina (quelle urgenti, ma
sono in carico anche domande per disabili ancora frequentanti le elementari,
più situazioni coperte da PEI e non inserite nei CDD); di fatto non ci vengono riferiti i numeri
esatti, solo in termini generali.
Interviene
VINCENZI: a questo proposito ci diceva la nostra
responsabile dott.ssa Consolino che loro non possono più accettare utenti
perché già per le ultime due persone inserite, mentre il Comune di Milano
corrisponde la retta, Regione Lombardia non riconosce ancora la sua quota.
Interviene
Zanchi: la Regione ha un determinato numero di posti
convenzionati per ogni CDD e la quota sanitaria non viene riconosciuta sui
posti eccedenti. Vanno convenzionati nuovi posti.
Riprende
Pisoni: quest’anno, per i Servizi: CDD, Trasporti,
Ristorazione, SFA, CSE, CAD, Contributi Progetti Individualizzati, il Comune a
fronte dei 18milioni 399.660€ dello scorso anno, nella previsione di Bilancio
per il 2020 ha messo 18 milioni 34.250€. Ossia 350.000€ di meno. Rimane un Fondo aggiuntivo ancora da
destinare di 550.000€. Questo significa che su di noi hanno messo meno soldi
perché, a spiegazione del dott. Petrelli, si è considerato il risparmio avuto
su un migliore contratto stipulato per il Bando del Trasporto (GTP). Quindi
questo risparmio viene tolto dal budget invece di essere comunque utilizzato
per i servizi diurni.
Nell’incontro avuto con l’assessore Rabaiotti a dicembre, ci è stata
mostrata una prima ipotesi di rivalutazione delle quote a nostro carico che
abbiamo rifiutato categoricamente. Abbiamo ricordato gli accordi presi con
l’Assessore Majorino e la dott.ssa Maistri e il fatto, riportato anche nella
Delibera Comunale del 28/12/2018, che come “parametro di riferimento per la
quantificazione degli importi di compartecipazione venisse assunto l’ammontare
dell’indennità di accompagnamento, proporzionandolo in base alle ore di
apertura dei Centri”. I futuri aggiornamenti degli importi di compartecipazione
vengono ricalcolati in relazione alle variazioni dell’ammontare di questa
indennità (516,35€ nel 2018 – 520,29 per il 2020).
Interviene
Soffiati: ma non si può ritornare alla situazione
precedente?
Pisoni: non si può tornare al pagamento della Refezione perché ormai è un
sistema incompatibile con la legislazione sulla compartecipazione ai Servizi ed
inoltre si parlerebbe di cifre comunque più alte. Abbiamo ottenuto
l’applicazione dell’Isee sociosanitario e stiamo lottando per contenere
l’aumento della quota.
Interviene
Stucchi: siamo tutte persone con figli che hanno tutti gli
stessi problemi; se escludiamo le famiglie veramente bisognose che devono
essere esentate da qualsiasi pagamento, gli altri dovrebbero pagare tutti
uguale. Non dovevamo accettare fin dall’inizio.
Pisoni: le garanzie che abbiamo chiesto sono per gli orfani, per i part time,
per i minori e le abbiamo avute. Per
quanto riguarda le quote stiamo discutendone.
Proponiamo altresì che a un raddoppio della quota di compartecipazione
mensile, corrisponda un raddoppio delle soglie:
assurdo proporre la soglia di povertà di 6.000 € sul sociosanitario. Quindi la
nostra proposta è di riparametrare a 12.000€ (è stato proposto anche alla
plenaria sul Tavolo Permanente)
Considerato che finalmente anche Regione Lombardia contempla ISEE Sociosanitario
a 25.000€ per i voucher, non ci dobbiamo sentire legati alla soglia di 6.000€.
E adesso passo la parola all’Assessore Rabaiotti.
Prende la
parola l’ASSESSORE RABAIOTTI, giunto nel
frattempo, che espone i principi su cui si basa il percorso sulla
COMPARTECIPAZIONE, avviato circa un anno e mezzo fa e che ora va portato a
conclusione. Due sono i principi che condivide sia personalmente che come
Amministratore Pubblico: 1) il diritto di TUTTI di poter accedere ai Servizi
(nel nostro caso i Servizi Diurni per le persone con disabilità); 2) una
maggiore attenzione nei confronti di chi è in situazione di povertà.
1-Complessivamente tra CDD CSE SFA il Comune segue circa 900 famiglie
mentre 290 sono in lista di attesa e questa cosa per l’Amministrazione costituisce
un problema. E’ necessario allargare la platea di coloro che possono
beneficiare di questo servizio. Il diritto deve valere per tutti quelli che ne
hanno necessità.
2-Il problema disabilità colpisce tutti a prescindere dalle possibilità
economiche, ma non è la stessa cosa appartenere ad una famiglia benestante o
far parte di una famiglia povera. E’ un
un tema di giustizia generale, aiutare tutti ma in modo particolare chi ha più
bisogno. Se una famiglia è in difficoltà la si aiuta molto, se è meno in
difficoltà la si aiuta ma un po’ di meno.
Questo è il tema del’ISEE, la base che ci permette di essere il più equi
possibili. E’ lo strumento che per Legge abbiamo e che dobbiamo utilizzare.
Interviene
STUCCHI-Treves: con 6000€ di Isee vorrei proprio
vedere chi riesce a campare. E se in una
famiglia lavorano due persone, con 40.000€ di reddito sono già considerati
ricchi?
L’ ASSESSORE
prosegue spiegando che, per consentire anche a chi è in
lista di attesa da tempo di poter accedere al servizio, il Comune ha bisogno di
avere più risorse e per cominciare lui stesso ha richiesto, mettendo a bilancio
fondi aggiuntivi, di concentrare l’attenzione sul tema della disabilità per
rafforzare ed ampliare a nuove famiglie l’accesso a CDD CSE SFA. Per raggiungere
questo obiettivo, oltre alle maggiori risorse che metterà in campo
l’amministrazione, è necessario che anche le famiglie facciano la loro parte.
La compartecipazione ci sarà anche nei CSE e negli SFA ed è stato
applicato questo ragionamento:
sugli ISEE ORDINARI da 0 a 6000€ GRATUITA’;
sugli ISEE SOCIO SANITARI da 0 a 2000€ :
54€ ( oggi sono 32€);
sugli ISEE SOCIO SANITARI da 2000 a 6000 : 98€ ( oggi sono di 54€);
sugli ISEE SOCIO CSNITARI oltre i 6000€ : 192€ ( oggi sono 105€).
Interviene
VINCENZI-CascinaBianca: tenendo conto
dell’Isee Sociosanitario, i “ricchi” sono gli orfani, o chi ha un assegno di
mantenimento da genitori separati. A me converrebbe fare l’Isee Ordinario e
probabilmente in questa fascia risulterei fra i meno abbienti. Col sociosanitario,
mio figlio è “ricco”: lo considero profondamente ingiusto. Allora preferisco
che paghiamo tutti uguale, mantenendo la gratuità per i casi di effettiva
povertà comprovata.
Interviene
STUCCHI-Treves: il fatto che mia figlia riceva
una pensione di reversibilità essendo mancato il padre, la fa risultare
“ricca”, ma di fatto la mia famiglia si è impoverita rispetto a quando c’era
mio marito. Inoltre il Giudice Tutelare ha richiesto un conto corrente su cui
vanno a depositarsi questi soldi e quindi anche la giacenza media annuale
contribuisce ad innalzare l’Isee. Se ci fosse ancora mio marito io,
paradossalmente, stando meglio, pagherei di meno. Come molte delle famiglie che
probabilmente hanno un Isee Ordinario maggiore del mio e pagano meno di me.
L’ASSESSORE formula allora una proposta: provare a mettere in parallelo due
possibilità: l’Isee sociosanitario e l’Isee Ordinario, con soglie da definire,
per dare la possibilità alla famiglia di scegliere quella più conveniente.
Interviene
MAZZA-Cherasco: nel 2018 avevamo fatto un
accordo col precedente assessore, Majorino, accettando di sostituire il
pagamento della mensa con quote calcolate in base alla cifra dell’Assegno di
accompagnamento e suddivise su tre fasce di Isee Sociosanitario. Ritengo quindi che la partecipazione massima
a cui si possa arrivare siano i 106€ calcolati appunto sull’accompagnamento in
relazione alle ore di frequenza. Mi sembra la cosa più corretta da mantenere.
L’ASSESSORE risponde che questa è stata la base di calcolo
medio, nella fase sperimentale: se dovessimo parlare di prendere
l’accompagnamento e modularlo su sette ore al giorni per 10 mesi, viene circa
106€ . Questo adesso diventa il contributo
della fascia intermedia. C’è un gruppo di famiglie maggioritario che paga
di meno, ossia 54€, e c’è un gruppo decisamente minoritario che pagherebbe di
più, ossia 192€. La fascia media paga
all’incirca questa cifra calcolata sull’accompagnamento, 98€. Nella prima
fascia del Sociosanitario si trova quasi il 75% delle famiglie. Anche l’Amministrazione deve fare i suoi
conti: la grandissima parte delle famiglie è compresa nella fascia di gratuità
o nella prima fascia di tariffa ridotta. Per provare a gestire la fascia di
criticità del sociosanitario a scapito dell’ordinario, si può studiare una
tabella analogica che metta nella condizione di avere due opzioni possibili,
portando due ISEE, quello SOCIOSANITARIO e quello ORDINARIO.
L’assessore ribadisce che la cosa importante è condividere i principi e
aprire una strada che renda sostenibile il sistema del Welfare con un
ragionamento di interesse generale: chi non può non può, ma chi può è chiamato
a partecipare proporzionalmente per il bene di tutti.
Interviene
BAROCELLI-IlGabbiano: diverse sentenze
(TAR o Consiglio di Stato) hanno confermato che la persona disabile deve
utilizzare ISEE Sociosanitario o ISEE Sociosanitario Ristretto (per esempio per
disabile maggiorenne che convive con i genitori) per accedere a tutti i
Servizi sociosanitari in Italia. Mi aspetto che anche il Comune di Milano
aderisca a tale normativa. Inoltre in tali sentenze viene di nuovo confermato
che pensione d’invalidità e indennità accompagnamento non fanno reddito: non ci
si può basare su questi sussidi sociali, che vengono erogati con altre
finalità, per valutare la contribuzione ai servizi sociosanitari. La persona
disabile che percepisce tali sussidi deve restituirli per pagare
questi servizi? Non è così. Se, mancando i fondi per erogare i servizi si
aumenta la contribuzione, alla persona disabile non rimarrà nulla; ogni anno si
potrà raddoppiare o quadruplicare: a questa cosa non c’è limite.
Interviene
OLIVIERI-Ippodromo: io non entro nel
merito di conti e contribuzione, quello che mi sta a cuore e che io voglio
ribadire è che il servizio negli ultimi anni è molto scaduto, il personale va
in pensione e non viene sostituito, è sempre più difficile mantenere una buona
qualità del lavoro e i CDD stanno diventando un servizio assistenziale, un
posteggio dove le persone vanno anche malvolentieri. Gli operatori fanno del
loro meglio, ma non basta.
Interviene
PILUSO-Narcisi: secondo me è molto grave che
gli orfani vengano a pagare di più. Viene a mancare un aiuto in famiglia o il
sostegno di tutta la famiglia, e vivere in modo indipendente sappiamo che ha
dei costi alti. L’attenzione su chi ha perso uno o ambo i genitori va tenuta
alta.
L’ASSESSORE, sul problema degli orfani, riformula la possibilità di mettere in campo
due indicatori: il primo, quello ufficiale e per Legge, è il Sociosanitario
(Isee Ristretto) a cui affiancare quello Ordinario (Familiare) in modo che vi
sia una calibratura fra questi due modelli con opportuni adeguamenti e
allineamenti. Se per la famiglia è preferibile l’Ordinario si opterà per
l’ordinario che però diventa una forma di miglioramento nel caso in cui il
carico sull’Isee Ristretto sia considerato improprio o penalizzante.
L’Assessore ribadisce che l’obiettivo primario è di far entrare nei
Servizi chi è rimasto fuori, perché questo è il compito di un servizio
pubblico.
Interviene
ZANCANELLA-CascinaBianca: Lei ha detto che
questa contribuzione è importante per far scorrere le liste di attesa. Noi
rappresentiamo gli utenti dei CDD, al cui funzionamento partecipa anche la
Regione. Che accordi avete con Regione Lombardia per far scorrere le liste di
attesa, considerato che la quota sanitaria la mettono loro? Lo chiedo perché ci
sono già due casi di ragazzi che sono stati inviati nel CDD dal Comune ma R.L.
non corrisponde la quota.
L’ASSESSORE riconosce che accordi ancora non ce ne sono, ma assicura che nel momento
in cui viene mobilitato l’impegno delle famiglie e l’impegno del Comune per
aumentare i posti ed estendere il Servizio, la Regione dovrà fare il suo pezzo.
Con Regione Lombardia ci sono trattative aperte su tante questioni e di fronte allo
sforzo di una collettività non potranno dare risposte negative. Quanto esposto
oggi non parte subito, ma da settembre 2020 e con il modello presentato si
otterrebbe il 40-50% di scorrimento della graduatoria.
interviene
MAZZA-Cherasco: da anni il Comune di Milano
stanziava 300mila € per i SOGGIORNI ESTIVI; nel 2019 vengono ridotti a
250mila € e, causa soglie e scaglioni riferiti all'Isee ORDINARIO, delle
900 famiglie di disabili una buona parte non riesce più ad accedere ai
rimborsi ed inoltre il contributo elargito è molto basso ( rispetto ai costi
del soggiorno); così il Comune spende solo circa 70mila € e i soldi
avanzano. Considerando l'utilità di questi soggiorni per le persone
disabili e le loro famiglie, sarebbe utile abbassare le soglie ed aumentare
i contributi, in modo da poter usufruire effettivamente dei
fondi stanziati, e poi renderli disponibili anche per soggiorni durante
tutto il corso dell’anno e utilizzare Isee Sociosanitario.
L’ASSESSORE prende atto anche di questo problema e assicura che verranno date
risposte. Ascolta anche le ultime segnalazioni su contributi/rimborso per il
trasporto ai CDD effettuato dalle famiglie e il problema delle convenzioni con
i ristoranti esterni che sono ancora bloccate. Saluta tutti aggiornandosi ad un
prossimo incontro.
COMUNICAZIONI DELL’ESECUTIVO
Calendario
Coordinamenti : 21 aprile - 19 maggio
- 16 giugno.PROSSIMO COORDINAMENTO
martedì 17 marzo ore 10 al
Centro BONOLA
Per discutere il
seguente ordine del giorno: - relazione del Presidente
- notizie varie C.D.D
- varie ed eventuali
La Segretaria Il Presidente
Daniela Zanchi Mazza Pinuccia Pisoni
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