Verbale dell'Assemblea del 21 gennaio 2014
RELAZIONE DELL’ASSEMBLEA n. 281
del 21 gennaio 2014
Non sono presenti i rappresentanti dei
C.D.D.: BARABINO- GONZAGA- AQUILONE- BAZZI1- C.P.A "Spazio Aperto"-
ITACA “Spazio Aperto”- MANTEGAZZA. Sono
presenti 29 CDD su 36.
RELAZIONE DEL PRESIDENTE
Venerdì 24 gennaio ore
9.30 al Teatro Elfo Puccini apertura del 3° Forum delle Politiche Sociali, che
durerà fino al 1° febbraio 2014, con momenti di discussione e confronto in vari
luoghi cittadini. Nella giornata di apertura ci saranno interventi del sindaco
Pisapia e dell’assessore Majorino, di vari direttori responsabili di Settore
come il dott.Minoia e di altre personalità politiche e istituzionali. Inoltre vi segnalo martedì 28 gennaio, ore 9.30 in Sala Alessi a
Palazzo Marino: “ La nuova Assistenza domiciliare, il nuovo sistema delle
collaboratrici famigliari e delle badanti” argomento che verrà introdotto dalla
dott.ssa Isabella Menichini, la nuova Direttrice del Settore disabilità che dal
31 dicembre sostituisce la dott.ssa Anzaghi.
Inoltre, alle ore 14.30 dello
stesso giorno, alla Casa dei Diritti di via De Amicis,10: “La nuova
residenzialità, l’uso sociale dell’abitare.Presentazione dei nuovi progetti”.
In maniera particolare a
noi interessa, mercoledì 29 gennaio, alle ore 10.00, Istituto dei Ciechi di via
Vivaio 7: “ Le persone al centro. Le politiche sulla disabilità tra problemi
aperti e nuove sfide”, incontro cui
parteciperanno l’Assessore Majorino, il Consigliere M.Cormio, la Direttrice
Menichini e rappresentanti del Forum del 3° Settore e dell’Associazionismo
Milanese. A seguire si terrà un
“Confronto sul tema del superamento delle barriere architettoniche” con
l’assessore P.Maran (Mobilità e Trasporti) e l’assessore C.Rozza ( Lavori
Pubblici). Cerchiamo di partecipare. Il
Programma completo del FORUM è scaricabile dal sito del Comune di Milano -
Elenco Siti tematici.
Altre comunicazioni: Il
Tavolo Permanente non si è ancora riunito.
Noi, come Coordinamento, abbiamo fissato per mercoledì 5 febbraio
l’incontro con il dott. Carcano, per parlare, innanzitutto, del tema Vacanze
estive e poi di un altro argomento che
mi sta molto a cuore e cioè del Pronto Intervento e del Sollievo. Anche il
Pronto Intervento della Fondazione don Gnocchi chiude a febbraio. Majorino ha
assicurato che avrebbero riaperto, ma non sappiamo nulla di preciso. E’ all’ordine del giorno del Tavolo
Permanente. Noi continueremo a ripetere che questo Servizio è indispensabile e
faremo di tutto perchè sia ripristinato: da quando Milano Salute è stata
disdettata, non abbiamo più alcun sostegno, neanche psicologico. Il problema è
quello degli accreditamenti, il Comune si rifiuta di pagare il cosiddetto “vuoto per pieno”, in
modo da avere sempre a disposizione qualche posto libero. Di fatto però i posti
non ci sono, gli Enti Gestori li mettono a disposizione solo a pagamento
diretto dell’utente (80-100€ al giorno). Ledha Milano a breve si incontrerà con
la dott.ssa Menichini e affronterà anche questo argomento, di cui ha recepito
la portata.
Infine vi informo che con
circolare INPS del 17/01/2014, è stato reso noto l’aggiornamento annuale delle
varie indennità e pensioni sociali; per noi l’aumento è di circa 5 € al mese:
per il 2014 l’Indennità accompagnamento invalidi civili totali è di € 504,07, mentre la pensione invalidi civili totali è
di € 279,19.
NOTIZIE VARIE DAI C.D.D.
Guarnieri-Appennini: martedì scorso siamo stati convocati per un CPS straordinario dal
direttore Zabatta che ci comunicava la situazione critica provocata dalla
mancanza di ben 5 operatori: tre educatori e due OSS. Dei nuovi educatori,
appena arrivati, tre sono già in maternità e una è part-time.
Praticamente ogni giorno
salta un’ attività. Abbiamo già scritto
una lettera all’Assessorato e siamo in attesa di risposta.
risponde Pisoni: abbiamo ricevuto la vs. lettera p.c. e ho parlato col
dott.Vavassori ieri mattina: le assegnazioni sono state fatte secondo
graduatoria. Comunque si erano già attivati per le sostituzioni e mi risulta
che dovreste essere a posto.
Guarnieri-Appennini: a noi risulta che manchino ancora due educatori.
Vorrei anche comunicare che il 31 gennaio-alle ore
18,30-presso il CSV in piazza Castello, riprendono gli incontri tra “fratelli e
sorelle” e invito tutti a passare parola a quanti potrebbero essere
interessati.
Manzoni-Statuto:
vorrei presentarvi sinteticamente un documento
steso a partire da considerazioni
fatte in varie occasioni da alcuni genitori. Vuole anche essere un
tentativo di raccordo di argomenti che
abbiamo affrontato in questo Coordinamento a proposito del funzionamento e
della gestione dei CDD. Lo scritto è stato condiviso con il Gruppo Esecutivo di
questo Coordinamento e avremmo intenzione di sottoporlo ai referenti
dell’amministrazione - Assessore, Direttore Centrale, Direttrice di Settore e
Responsabile dei CDD – dopo aver ottenuto il consenso di questa Assemblea. Le
osservazioni in esso riportate vogliono condividere lo sguardo dei famigliari
in relazione a quanto succede nei CDD, in particolare quelli a diretta gestione
comunale, affinchè attraverso un confronto con l’Amministrazione si possa
entrare nel merito dei contenuti e delle modalità di gestione dei Centri.
-Un primo punto è relativo
al personale e alle equipes: colpisce la nomina di Direttori che non
necessariamente hanno esperienza nel settore della disabilità e nella gestione
di equipes, e che intervengono senza tener conto della storia e dei programmi
dell’equipe stessa. Non è ben chiaro il ruolo stesso del direttore: è solo un
amministrativo che coordina il personale oppure collabora con l’equipe sui
programmi educativi (con quale formazione?)? E’ responsabile della definizione
delle priorità e si occupa delle
strategie evolutive/innovative del servizio? Le richieste di trasferimento e
dichiarazioni di inidoneità degli educatori, più numerose in alcuni Centri
rispetto ad altri, sono segnali che dovrebbero essere valutati attentamente. Ed
infine, come viene valutata l’efficacia e l’efficienza di operatori con
responsabilità come i direttori e gli psicologi?
- Un secondo punto
riguarda le attività: quelle “interne”, alcune delle quali, sempre le stesse,
vengono proposte al singolo per anni e quelle “esterne” che, pur essendo più
diversificate, hanno una durata di 4/7 mesi rispetto agli 11 mesi di
funzionamento dei CDD. Questo genera il dubbio che rimangano spazi di vuoto o
di noia.
In molti CDD esistono delle generiche “attività al computer” sulla
base di iniziative spontanee di alcuni
volonterosi operatori che, tuttavia, non hanno una formazione specifica
sulle Tecnologie Assistive e spesso non riescono a proporre l’attività in modo
efficace soprattutto nelle situazioni di maggior gravità.
Tuttavia tre Laboratori di
computer , funzionanti con una metodologia validata da anni di sperimentazione
( v. OpenDay del 12 dicembre) esistono da dieci anni in 3 CDD comunali, ma non c’è stato l’interesse a replicare
questa esperienza anzi, anche quelli esistenti sono a rischio di continuità.
I nostri figli vivono
emozioni, che spesso causano manifestazioni incontrollate e difficilmente
contenibili e/o comprensibili se non si
approfondiscono strumenti come le tecniche comportamentali. L’aggiornamento
continuo e l’approfondimento di questi approcci psicoeducativi mirati sono
ormai indispensabili per far fronte anche ai casi molto gravi di disturbi generalizzati
dello sviluppo/autismo. E’ anche indispensabile affrontare il tema della sessualità, nei confronti del quale c’è
sempre imbarazzo e cautela da parte
degli operatori. Più gli operatori sono formati ed aggiornati più diventano un
aiuto per le famiglie, sia in termini di sostegno diretto che di suggerimenti
per invii ad altre risorse o specialisti.
QUESTO SIGNIFICA AGEVOLARE
UNA PRESA IN CARICO GLOBALE.
Si avverte la necessità di
strumenti di valutazione del percorso individuale. Serve flessibilità e
competenza quando è necesssario un cambio di rotta, ma avendo chiaro
l’obiettivo.
Si avverte distacco tra le
attività e la realtà quotidiana. Ad es.
non c’è una cucina dove preparare qualcosa da cucinare. E se anche c’è, puoi cucinare ma non mangiare quello che hai
preparato, perchè le normative ASL lo
vietano.
Il CDD dovrebbe
contemplare il Progetto di vita della persona con disabilità, dovrebbe
preparare alla vita adulta, alla possibilità di vivere senza i genitori. Il
tentativo di avviare delle “case vere”, da sperimentare con brevi soggiorni da
offrire a tutti gli utenti dei singoli
CDD, ipotizzato in progetti da costruire sia in via Statuto che in
Bern.DaNovate che in viale Puglie, è un’idea che va concretizzata in quanto
passaggio necessario per l’ottenimento del DIRITTO ad una vita autonoma.
- Il Terzo punto riguarda
il tanto auspicato sistema di rete tra istituzioni e nell’istituzione stessa.
Una migliore sintonia tra ASL e Comune, ad es., per la messa a punto di
procedure come quella relativa al monitoraggio degli interventi quotidiani nei
CDD, vissuta come una contrazione dei tempi da dedicare agli ospiti e come
aumento del carico “burocratico”.
Maggiore dialogo all’interno dell’Amministrazione stessa, ad es., per
affrontare con competenza e linearità
temi come i Soggiorni Estivi, che da tre anni
vengono organizzati alla bell’e meglio all’ultimo minuto. Infine,
proprio con l’obiettivo di “fare rete”, da un paio di anni si stanno affermando
i Poli Territoriali della disabilità - Poli Est, Ovest, Nord, Sud -. Sono nati
spontaneamente come luoghi di confronto
su tematiche che scandiscono la vita ( scuole, residenze, centri diurni, tempo
libero) e vi partecipano famiglie, Associazioni, Enti del Terzo settore,
operatori di servizi pubblici, Consigli di Zona e Consiglieri comunali. Sono
strumenti di crescita di una cultura del territorio che si interroga sui
bisogni di inclusione e di vita dei suoi cittadini con disabilità, e cerca di dare risposte, costruendo insieme
buone prassi. Sono uno strumento che va riconosciuto e consolidato.
Questa è la sintesi di
quanto abbiamo scritto, che verrà invece postato integralmente sul Blog:
apriamo un dibattito per andare a vedere dentro ai CDD e provare ad aprirli al
mondo (http://centridiurnimilano.blogspot.it ).
Raschioni -Colleoni: vi faccio presente che nel nostro Centro non solo si cucina ma,
quello che si fa, si mangia. Non si possono invece conservare scorte, si compra
ogni volta quello che si consuma. Si pulisce e non rimane nulla di avanzato nè
cotto nè crudo.
Guarnieri-Appennini: a proposito del “dopo di noi”: recentemente a “Casa Betti” è
rimasto libero un posto. Tutti gli otto familiari dei ragazzi che erano in
lista d’attesa con l’Associazione Presente e Futuro, hanno fatto un passo
indietro. Il posto è stato occupato da un ragazzo inviato dall’ Ufficio
Residenzialità del Comune. Questo per dire quanto è ancora difficile per le
famiglie interrompere il legame di dipendenza reciproca con il proprio figlio.
I genitori vanno ancora molto preparati in questa direzione.
Manzoni-Statuto: era ben emersa da ProgettaMi l’importanza di dialogare con i
famigliari perchè sono loro i primi che devono riconosce il diritto alla vita
adulta dei propri figli, cioè una vita costruita secondo i loro bisogni in
situazione di autonomia dalla famiglia.
La sperimentazione di soggiorni in "case vere" da
condividere con i compagni di CDD e collegate con gli operatori che lavorano
nei CDD stessi rassicurerebbe anche le famiglie più diffidenti.
Longoni-Gabbiano: il problema del “dopo di noi” è che costa 2800 € al mese! Sono le
rette che dobbiamo pagare che bloccano le famiglie. Io non me lo posso
permettere. Stiamo parlando di utopie.
Pisoni: non è solo questione di soldi. Ci sono famiglie che rientrano in
fasce di reddito per cui non dovrebbero pagare niente, eppure anche fino allo
stremo delle loro forze non accettano di lasciare il figlio in una di queste
strutture. ProgettaMi è nato proprio per abituare i figli a staccarsi dai
genitori e i genitori a staccarsi dai figli. I limiti sono stati: le barriere
architettoniche, il fatto che i ragazzi dei CDD, con le loro maggiori difficoltà, non sono stati inseriti: i costi per i disabili gravi sono
maggiori. Adesso, LedhaMilano nella persona di R.Morali e il Comune di Milano
con la dott.ssa Menichini, stanno ragionando su ProgettaMi2. C’è la volontà da
parte di chi ci rappresenta di portare avanti questo discorso. Facciamo
presente anche la necessità di riprendere
il giro di incontri con le famiglie, questa volta con delle offerte concrete di sperimentazione
a misura dei nostri ragazzi.
Rossini-Puglie: nel dopo-ProgettaMi, sulla scia di bellissimi discorsi sul “dopo
di noi”, sulla presa in carico, ecc. è stata attivata la possibilità di
presentare in Comune le domande per il Progetto Individuale in applicazione
dell’art.14 della L. 238/00. Allora io
esorterei la dott.ssa Menichini a mettere mano nel cassetto dove giacciono
tutte le nostre domande, presentate e protocollate.
Gaeta-Colleoni: mia figlia non era stata chiamata
per le sperimentazione di ProgettaMI, probabilmente perchè troppo grave, come
abbiamo detto. Però, come prime sperimentazioni, io credo che si dovrebbe poter
iniziare anche molto lentamente, cioè con periodi molto brevi, tipo fine
settimana o una o due notti.
Fiori-Narcisi: riprendo il discorso fatto da Manzoni. In pratica le Istituzioni
devono cominciare ad attuare la Presa in carico. Il Comune di Milano deve
realizzare la Presa in Carico Indivuduale Globale dei nostri ragazzi, se non
succede questo, non si va da nessuna parte.
Zamboni-Bazzi: abbiamo fatto giovedì scorso il CPS, convocato dalla
Coordinatrice. Ci è stata data la notizia che la ASL ha dato una nuova
regolamentazione delle assenze nei CDD a partire, credo, dal 2014: all’interno
di un anno solare, gli utenti disporranno di 20 giorni riconosciuti come
assenze “fisiologiche”, dopo di che la ASL non contribuisce più nella retta
gionaliera per qualsiasi ulteriore assenza. Non c’è più differenza tra assenze
per malattia, ricoveri, vacenze o altro. Ad esempio, noi abbiamo un ragazzo che
ciclicamente rimane assente 15 gioni per andare a fare terapie in un ospedale.
Ebbene, dopo due terapie, la nostra Cooperativa si vedrà ridotta la retta
sanitaria per ogni giorno successivo di assenza, per cui la Coordinatrice ci ha
già avvertito che tutto ciò potrebbe influire sulla disponibilà di budget
complessivo. Io già ho contestato il fatto che tra gennaio ed aprile di
quest’anno le attività esterne siano
state sospese, motivandolo col fatto che il clima freddo favorisce le malattie
e quindi non si va in piscina, a cavallo, ecc.
Ho fatto notare che così si è iniziato, anticipatamente, a ridurre le
attività. Comunque la questione delle assenze è già diventata una minaccia
contro di noi, con la messa a rischio della attività fino ad ora svolte. Detto
questo, 20 giorni sono effettivamente davvero pochi, dovrebbero essere almeno
45 come quelli degli insegnanti. Ci è stato inoltre detto che la ASL pagherà 4
giorni all’anno per l’attività di Programmazione e verifica delle attività
individuali, che significa che anche da noi, come già ora nei Comunali, per
quattro giornate all’anno ( oppure otto
mezze giornate) i ragazzi rimarranno a casa mentre gli educatori effettueranno
la Programmazione.- A proposito di quanto
si diceva sull’attività di “Cucina”, devo confermare che anche da noi esiste
l’utilizzo della cucina e quanto viene prodotto viene anche mangiato,
esattamente come diceva prima Raschioni. - Inoltre, abbiamo due Coordinatori
che dirigono i due CDD soprattutto dal punto di vista programmatico ed
educativo col lavoro d’equipe, mentre buona parte delle pratiche burocratiche
vengono svolte dalla Direzione della Cooperativa.
Manzoni- Statuto: Il discorso di Zamboni dovrà essere ripreso e considerato.
Intanto volevo precisare che il progetto di vita o progetto individuale é un
diritto "su richiesta" previsto dalla L. 328 come diceva Rossini. E'
compito del Comune, di concerto con la ASL, attivarlo. E' una programmazione
che deve seguire le fasi della vita. E' costituito dalla presa in carico
globale che ha diversi aspetti, tutti importanti e necessari. Valutazione
diagnostico-funzionale, cura, riabilitazione per quanto riguarda i servizi
della ASL, mentre spetta al Comune fornire servizi per l'inclusione sociale,
per l'integrazione economica, per i sostegni alla famiglia......Proprio in
questa ottica, è di prossima apertura in via Quaranta 57, un Ambulatorio
Polispecialistico per Autismo e disturbi Generalizzati dello Sviluppo, gestito
dalla Coop. I Percorsi e da Fabula Onlus. Questo Centro opererà nella presa in
carico globale della persona autistica e della sua famiglia, offrendo, dopo
un’eventuale valutazione diagnostica e funzionale, una regia (Case Manager) nel
definire i sostegni necessari, i
collegamenti con i servizi del territorio e le necessarie verifiche.
Gaeta/Raschioni-Colleoni: il 13 dicembre abbiamo fatto il CPS. - Mi domando: quando la ASL partorisce queste nuove
Regolamentazioni, da che parte arrivano le direttive? Dalla Regione. Allora,
ancora una volta, il problema è riuscire ad interloquire con Regione Lombardia,
trattare direttamente con qualche Assessore regionale.- Ad esempio, con la nuova richiesta di
rendicontazione delle attività giornaliere individuali, sono circa tre ore al
giorno che vengono impiegate in questa pratica, ma il minutaggio finanziato
rimane lo stesso. Poi c’è sempre la questione delle schede SIDI, dove le
persone passano automaticamente nella classe più alta con l’aumento degli anni.
Adesso viene modificata in senso peggiorativo anche la questione delle assenze.
Cosa vuole da noi la ASL, che ci teniamo i nostri figli a casa e che i centri
chiudano?
Crotti-Monviso: quando ho partecipato ad un Convegno al Palazzo delle Stelline,
il funzionario regionale faceva il “mea culpa”, dicendo che purtroppo non erano
al corrente del fatto che la preparazione degli assistenti sociali non fosse
adeguata per le necessità delle persone disabili. Quindi i vertici non sono
bene informati. Bisogna aprire un canale di confronto diretto.
Pisoni: in dicembre siamo andati ad un incontro in via Dini dove era
presente la ASL. L’unica cosa positiva che ho sentito dire dal dott.Virgino
Marchesi, dell’Assessorato alla Famiglia
della Regione Lombardia, in risposta alle nostre domande sul Pronto
Intervento, le RSD ecc., è stata che
stanno pensando di ripristinare la
possibilità di accesso ai Centri Diurni da parte dei Residenti nelle RSD, una
marcia indietro dato che nel 2006 era stata la stessa ASL a decidere l’incompatibilità tre le due frequenze.
Egisto-Appennini: ho letto che Regione Lombardia ha stanziato una bella cifra per la disabilità. Che
direzione prenderanno questi fondi?
Pisoni: sono 300 milion di
Euro di cui 50 milioni dovevano essere utilizzati dai Comuni entro il 2013 e
non so come siano stati sfruttati. Comunque sono finalizzati all’autonomia e
alla vita indipendente per le persone
gravi e gravissime che non siano inseribili nella Rete dei Servizi. Quindi le
persone che già frequentano i CDD sono
escluse. La domanda va presentata presso le ASL per i gravissimi ( 1.000€ al
mese) e presso i Comuni per i gravi ( 800€ al mese) e poi bisogna aspettare di
vedere se si ha diritto, perchè non sono chiari i criteri di valutazione della
gravità.
Zuccaro-Puglie: in via Anfossi i lavori sono stati sospesi e non si sa bene
perchè. Ci avevano detto che per settembre 2014 saremmo entrati. Adesso tutto è
fermo, le finestre sono aperte e quindi, presumibilmente, dentro non c’è ancora nulla. Chiedete notizie
di Anfossi.
Locorotondo-Ippodromo/Zoia: siamo in attesa di una convocazione da parte dell’Assessore
Majorino per fare un sopralluogo in via Cilea, perchè non riteniamo idonea la
sede di via Fratelli Zoia, accettata in precedenza come sede temporanea, mentre
ora si tratta di trovare una sede definitiva.
COMUNICAZIONI DELL’ESECUTIVO
- La Fondazione Idea Vita
organizza sei incontri rivolti a
fratellie e sorelle adulti di persone con disabilità, con cadenza
mensile a partire dal 31 gennaio 2014. Gli incontri si terranno presso la sede
del CSV in Piazza Castello 3, dalle ore 18.30 alle 20.30. Per informazioni e adesioni telefonare ai
numeri 339 76076 37 e 328 1682 503.
PROSSIMO COORDINAMENTO 11
febbraio 2014 ore 10 a Bonola
Per discutere il seguente
ordine del giorno: - relazione del Presidente
- notizie varie C.D.D
- varie ed eventuali
La segretaria Il Presidente
Daniela Zanchi Mazza Pinuccia Pisoni
Daniela Zanchi Mazza Pinuccia Pisoni
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