Bilancio CDD 2013/2014



La criticità principale che si è riscontrata è l'assenza dal luglio 2012 del servizio di Pronto intervento e delle strutture di gestione dati di Milano Salute. Disdettato da parte del Comune al 31 luglio 2012 il servizio di Milano Salute, ci si chiede dove siano finite le banche dati con i riferimenti degli utenti dei CDD Milanesi.
Interpellato il dott Carcano nel merito, neppure è a conoscenza che ci fosse il servizio Milano Salute, tanto meno conosce la fine dei dati che gli operatori, che mensilmente chiamavano le famiglie, utilizzavano.

Il continuo rimpallo al Tavolo Permanente della problematica relativa al Pronto Intervento, e la non risoluzione del problema, nonostante siamo già nel mese di maggio 2014, crea dei dubbi sulla effettiva operatività del Tavolo Permanente.
Altresì la volontà da parte di Ledha Milano, di costituire altri Tavoli per gestire le problematicità relative alla residenzialità e pronto intervento e domiciliarietà, rende ancora più dubbiosi.
Così come rende dubbiosi l'applicazione della DGR 740 e circ. 1185. Che se da una parte sembrano schierarsi in favore dei disabili e delle Famiglie caregiver, dall'altra operano dei paletti che rendono praticamente inattuabili le disposizioni. (pur in presenza di disabilità gravissime, il solo essere in carico a un CDD toglie il diritto ai 1000€ previsti a sostegno, idem l'erogazione del contributo da parte del Comune di 800€ che dipende comunque dal reddito famigliare, nel caso nostro non viene preso in considerazione, salvo eccezioni da valutare).
Nel corso dei mesi autunnali, Ledha Milano ha organizzato dei corsi di formazione per capire il funzionamento del DGR 740 e circ. 1185 e sull'applicazione del nuovo ISEE che andrà in vigore dal prossimo settembre 2014, quando saranno messi a disposizione i moduli DSU per le compilazione dell'ISEE. Ma attualmente il decreto ISEE è stato impugnato da due associazioni nazionali: ANFFAS e Coordinamento famiglie disabili gravissimi.
Non sappiamo se ci saranno ulteriori modifiche al decreto.
Riguardo Milano siamo fermi ad aspettare lo sblocco delle liste di attesa dei CDD e degli RSD. Attualmente gli inserimenti vendono attuati solo in seguito a dimissioni o decessi.
Nei CDD Comunali il problema non sarebbero gli spazi, ma il personale, che non viene integrato: manca strutturalmente e in teoria i 112 in lista di attesa sarebbero ottimamente collocati nel CDD comunali se solo potessero assumere operatori ASA/OSA ed educatori.
Altra problematica derivata dalla 740 circ. 1185 è il computo delle assenze: la Regione Lombardia corrisponde fino al 20° giorno di assenza, no malattia, no ricovero ospedaliero. Più 4gg per gli aggiornamenti del personale.

Una cordata di Enti Gestori Milanesi ha proposto una elevazione della quota di 20 gg all'anno, sulla base che mediamente in Milano le assenze si aggirano sui 34 giorni. Chiedono che la quota sia applicata sulla media e non sul singolo, chiedono altresì il riconoscimento dei giorni di malattia. Siamo in attesa di una nuova circolare applicativa da parte della Regione.

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