Verbale Polo Sud
POLO SUD = Tavolo DISABILITA’ zone 4 e 5
Verbale 25 febbraio
2015
Presenti:
Famiglie CDD Barabino (Mavilla, Ardito, Lasco, Vacher, Assirelli)
La Nostra Comunita’ (Maggioni)
Famiglie CDD Puglie (Rossini)
Famiglie CDD Gonzaga (Magno)
Famiglie CDD Statuto e Coordinamento Genitori CDD (Manzoni)
Famiglie CSE Valla e Coordinamento Famiglie SFA/CAD/CSE
(Bellini e Lodi)
Operatori CDD e NDD (Lomascolo e Pelizzola)
Fraternita’ e Amicizia coop (Marinoni)
I Percorsi coop (Grossi)
CdZ 4 (Barbarano e Diani)
Maggioni, in rappresentanza de La Nostra Comunita’ informa
che in Via Monte Velino, sede anche del CSE Il Mappamondo, sta nascendo una
nuova esperienza abitativa. Si tratta di un appartamento affittato
dall’associazione con due camere da letto etc. che permette a chi gia’
frequenta il CSE di proseguire, a turno,
fino alle 21 (dopo cena) la loro
convivenza in una casa con barriere architettoniche. Gli operatori presenti
sono quelli del CSE. Per ora funziona due giorni alla settimana. Ad aprile
ritengono di poter iniziare anche la permanenza notturna. Il soggiorno prevede
un contributo da parte delle famiglie.
Anche questa esperienza, come Casa Puglie, nasce da un gruppo che gia’ si conosce e che ha fatto un
percorso insieme.
Prosegue ricordando la grande avventura della cordata per la
rinascita del Borgo di Cascina Monlue’ in cui sono presenti vincoli
architettonici. Dovranno presentare un progetto di ristrutturazione della parte
che una volta era destinata alla stalla. Si tratta di 500 mq che diventeranno la sede di un polo
occupazionale (Cooperativa Lo Specchio e Insieme Creativi).
Anche qui non si esclude di creare un’abitazione che accolga
chi ha gia’ sperimentato l’autonomia dalla famiglia nel momento in cui il borgo
sara’ avviato e animato.
Si avvia poi un dibattito su Casa Puglie il cui progetto e’
in dirittura di arrivo con una determina da parte dell’’Assessorato che aprira’
alla definizione di una coprogettazione tra Comune e l’ente gestore che verra’
prescelto per una sperimentazione triennale (e non annuale come previsto in un
primo tempo) attraverso un bando ad invito di partecipazione valorizzando gli
enti di zona.
L’importanza della emancipazione graduale dalla famiglia e’
un concetto acquisito dalla direzione del Settore Disabilita’. Non si tratta
quindi di una struttura residenziale definitiva.
E’ una sperimentazione che intende proseguire il lavoro del
CDD del quale si vuole rompere l’isolamento. E’ prevista la presenza degli operatori del CDD in una determinata fascia oraria da
concordare.
E’ stato definito il budget triennale per almeno 17 moduli
(7moduli con soggiorno dal lunedi al venerdi, 7 moduli con soggiorno dal
venerdi sera al lunedi mattina e 3 moduli per soggiorni dal lunedi pomeriggio
al lunedi mattina). Il primo anno avra’ un’assegnazione di budget piu’ alto per
sostenere in parte il costo degli arredi
adatti anche a persone con disabilita’ motorie, che verranno acquistati
dall’ente gestore.
Quando l’appartamento non sara’ occupato dalle persone dei
CDD il suo uso potra’ essere programmato per esigenze di altre persone con
disabilita’.
Si discute sulla compartecipazione economica (si o no) della
persona a questa esperienza. Le opinioni sono diverse. In molti sostengono un sistema tipo Progettami che tenga conto di
un contributo sulla base dell’indennita’ di accompagnamento, altri invece
propendono per la grautita’ perche’ forse, trattandosi di una sperimentazione
innovativa, incentiverebbe le famiglie piu’ scettiche ad avviare i propri figli
all’esperienza.
Si osserva che,a volte, i costi da sostenere sono un alibi che
nasconde altri tipi di difficolta’.
Nella casa potranno essere accolte persone con disabilita’
complesse ma non quelle che hanno particolari problemi sanitari. Sara’ comunque
un tentativo di uscire dall’ingabbiamento delle tipologie residenziali per
avvicinarsi all’impegno quotidiano dei genitori.
Sara’ fondamentale il ruolo delle equipes dei CDD per sostenere e motivare le famiglie
all’adesione al progetto. Spesso le famiglie non sanno e non hanno modo di
approfondire; pertanto deve essere previsto un programma di sensibilizzazione
rivolto a tutta l’utenza dei 3 CDD di zona che partono da livelli di
motivazione diversi fra di loro.
L’attenzione si sposta
sulla modalita’ di valutazione e selezione di chi sperimentera’ la vita
in Casa Puglie.
La direzione di settore
dovra’ dare indicazioni a questo proposito.
Val la pena sottolineare come questo progetto, nato per le
sollecitazioni di famiglie e operatori di CDD, si e’ affermato per il lavoro determinato dei consiglieri di
zona 4 e per il supporto del Consigliere comunale Cormio, presidente
commissione Politiche Sociali, a cui si
e’ aggiunto l’apporto tecnico di alcuni enti gestori di zona.
E’ stato un lavoro in cui molti soggetti hanno creduto e si
sono spesi con generosita’. Questo e’
stato un elemento di credibilita’ per la Direzione di settore che ha poi deciso
di avviare la sperimentazione.
Sicuramente questa sperimentazione non usera’ i criteri
dell’accreditamento e avra’ una sua specificita’.
Il sig. Tomba del Circolo di Porta Romana ricorda che la
loro associazione da qualche anno sta portando avanti, in questa zona, una
sperimentazione abitativa (in particolare per persone con sindrome di down)
utilizzando un appartamento sostenuto dai famigliari.
Lamenta un certo isolamento ed il desiderio di partecipare
ai bandi.
Poiche’ non sembrano esserci le forze sufficienti per creare un gruppo di lavoro sulla
residenzialita’ in zona, che approfondisca e metta in rete le diverse
specificita’ , si decide che il prossimo
incontro sara’ dedicato ad una discussione sull’Abitare per conoscersi meglio.
Viene inoltre proposto da Rossini un aggiornamento
sull’annosa questione (circa 20 anni) della costruzione dell’edificio di via
Anfossi che ospitera’ il nuovo CDD Puglie aumentando la disponibilita’ a 30
posti. Su questo problema, non ancora risolto per il passaggio da una impresa
edilizia all’altra, tutte inadempienti, il Coordinamento Genitori CDD ha
scritto una lettera ripresa anche da un recente articolo sul Corriere della
Sera.
La riunione termina aggiornandosi al prossimo 22 aprile ore
10, sempre nella sede del Consiglio di zona 4
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