Verbale polo Ovest

Odg

A.     Progetti beni comuni
B.     Bambini e adolescenti con disabilità
C.      Portale Milano famiglie


A. Progetti comuni – CROWD FUNDING

Il 28 aprile presso la sede della coop. Azione Solidale, un gruppo ristretto di rappresentanti del Polo Ovest (Ass. Gabbiano, Coop. Coesa, Coop. Fraternità e amicizia), si sono incontrati per valutare insieme la possibilità di proporre ai 4 poli, che rappresentano la città di Milano, alcune iniziative progettuali volte all’inclusione sociale della persona con disabilità e alla sua riqualificazione come risorsa del territorio.
La possibilità di concordare un’azione sinergica con gli altri Poli è fondamentale per poter presentare queste ipotesi di intervento a diversi enti finanziatori (es. Fondazione Cariplo).
Iniziative di questo tipo sono state ampiamente descritte in occasione del convegno “immaginabili risorse” tenutosi a Milano nel mese di novembre 2014, che ha offerto uno spaccato di realtà delle regioni del nord Italia. Nell’ambito più ristretto della città di Milano, alcune realtà dei poli stanno pensando ad attività alla custodia e riparazione delle biciclette presso una stazione della metropolitana come già realizzato fuori Milano.
Rispetto alla possibile realizzazione di attività in rete legate alla valorizzazione della disabilità come risorsa, emergono alcune criticità, tra cui:
Û     rischio di coinvolgere solo enti con utenza di “serie A”, ossia con gradi di autonomia molto alta
Û     difficoltà a regolamentare gli intenti e gli obiettivi del progetto, col rischio che diventino attività “clientelari”
La possibilità di organizzare delle attività di questo tipo, nell’ottica del crowd-funding e dell’housing sociale (ossia coinvolgere anche realtà slegata dalla disabilità) è stata accolta di buon grado dal gruppo.
Le azioni previste sono le seguenti:
  • raccogliere idee, coinvolgendo anche enti di altri settori
  • definire in che misura gli enti, che intendono partecipare, possano essere coinvolti con la loro utenza (es. l’attività di riqualificazione del verde rappresenta un’attività occupazionale per alcuni e un’attività ricreativa e socializzante per altri)
  • confronto con gli altri Poli


B. Bambini e adolescenti con disabilità

Un gruppo di genitori con figli con disabilità, tra cui alcune famiglie che hanno preso parte al progetto “QUa mi ci GIOCO” ex. L. 285 promosso da ass. Il Gabbiano e coop. Cascina Bianca, hanno chiesto di poter prendere in considerazione il tema dei minori con disabilità nell’ambito del Polo Ovest.
In base a una veloce lettura dei servizi esistenti, appare evidente la totale mancanza di servizi per questa fascia di utenza, riflesso della assenza di questo tema nei tavoli decisionali politici.
Le famiglie, così come gli operatori del sociale e delle scuole, chiedono:
  • che il tema dei minori adolescenti con disabilità diventi un tema di interesse pubblico e politico, affinchè servizi che interessano questa utenza vengano finanziati
  • servizi diurni flessibili e alternativi a quelli esistenti

I servizi diurni dovrebbero rispondere alla logica dell’housing sociale, ossia di un luogo dove diverse realtà, collaborano con una finalità comune, che riflette sia i bisogni dei ragazzi che quello delle famiglie.

I bisogni dei minori con disabilità possono in linea di massima essere così definiti:
Þ      accoglienza in orario scolastico, quando la permanenza a scuola è limitata a un paio di ore o quando è necessario offrire attività (educative / socializzanti) di sostegno all’intervento scolastico
Þ      attività di tempo libero e sollievo durante il week-end e nei periodi estivi di chiusura delle scuole
Þ      accoglienza di adolescenti normodotati (anche a rischio di disagio sociale) per attività di sostegno integrate volte alla valorizzazione delle risorse individuali (es. pratica di italiano per minori stranieri realizzata da persone con disabilità o genitori) o per condivisione di attività (es. laboratorio di cucina )
Þ      partecipazione ad attività e luoghi non esclusivamente legati alla disabilità (es. attività sportive)
Þ      rafforzare la presenza assistenziale nei servizi ricreativi per disabili CSE (Centro Socio Educativo) e CAD (Centro Aggregativo Disabili) e adolescenti CAG (Centro aggregazione Giovanile) passando da un rapporto 1 a 5 a un rapporto 1 a 1 nei casi più complessi
I bisogni delle famiglie sono legati a:
Þ      sollievo, non riconosciuto a livello politico, come diritto del genitore
Þ      uscire dall’isolamento e proporsi come risorsa attiva per la comunità
Þ      incontro con enti e dimensioni non legate alla disabilità






I referenti del CDZ condividono questo pensiero e si rendono disponibili a fare un’opera di sensibilizzazione per questo tema sui tavoli politici. Fanno presente che richieste di questo tipo, per essere più incisive, devono pervenire da più voci (scuole, ass. familiari, enti del privato sociale, ecc.)
I referenti di diversi enti fanno presente che ci sono molti luoghi e attività già disponibili, che potrebbero essere valorizzate nell’ambito di questo intervento.
Si decide di organizzare un incontro ristretto per definire meglio gli obiettivi e i bisogni prevalenti a cui rispondere.


L’ incontro si terrà
MARTEDI’ 26 MAGGIO ALLE 9:30 – presso la sede dell’Associazione IL GABBIANO , in via Ceriani 3

C. Sportello famiglie

Alla fine dell’incontro viene presentato questo portale on-line che offre indicazioni sui servizi e attività per le famiglie.
Tutte le realtà che si occupano di famiglie o che offrono servizi ricreativi, possono inserire la loro anagrafica sul portale.

Prossimo incontro del POLO OVEST
VENERDI’ 05 GIUGNO ALLE 9:30 – presso la sede del CDZ 6


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