Tavolo emergenza 3 incontro
Buonasera a tutti, stasera faccio un po’ fatica a scrivere perché il tavolo emergenze si è fermato ad un punto morto.
Ci siamo arenati alla presentazione del documento di
“cornice” ai servizi, che abbiamo preparato noi rappresentanti delle famiglie
dei CDD, CSE; SFA e CAD: gli enti gestori, che avevano scritto il loro
settimana scorsa , hanno ricominciato a fare pressione su di noi perché
accettassimo le loro condizioni riguardo a un quasi obbligo a frequentare i
servizi per non “perdere il posto”!
Ovviamente abbiamo ribadito la libertà assoluta della
famiglia a far frequentare o no il servizio al proprio familiare e quindi non
siamo arrivati ad un documento comune.
I dirigenti comunali non hanno voluto intervenire sul
momento e si riservano una risposta più avanti, al prossimo tavolo che
presumibilmente sarà tra 15 giorni.
Io ho detto che così non si può lavorare, se ogni parte non
si prende le sue responsabilità.
Unico obbiettivo concreto raggiunto è che il Comune manderà
a tutte le famiglie una comunicazione scritta che riporterà tutte le azioni quotidiane
di sanificazione che devono fare sui pulmini e quanti utenti possono
salire secondo le vigenti norme.
Una convinzione che porto a casa è che tutto il problema di
accudimento dei nostri familiari, sia che vadano in presenza ai centri, sia
che, per scelta, stiano a casa, è unicamente legato a problemi di costi: gli
enti vogliono essere pagati come se tutti gli ospiti fossero in presenza
,mentre il Comune non vuole pagare più del 75%. Ciascuna delle parti è
inamovibile: i nostri familiari sono la “merce di scambio”!
Brutta situazione: mi sono molto arrabbiata su questo, ma i
soldi contano molto di più…..sembrerebbe!
Non ci arrendiamo, vogliamo equità di trattamento e libertà
di scelta delle famiglie nei vari cdd e questo non mi stancherò mai di ripeterlo.
Buona serata a tutti
Elisabetta Sosso Zamboni
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