Il punto su ISEE

Punto su ISEE
Panoramica Dgr recenti
ISEE

Occorre partire dalle due sentenze della corte costituzionale che in un primo momento sembrava avessero affossato il concetto di ISEE individuale. Infatti le due sentenze si occupano del rapporto tra i poteri dello stato. In questo ambito la legislazione su ISEE per essere considerata LEA è necessario che veda il coinvolgimento della conferenza stato-regioni per l'emanazione di un decreto attuativo che lo rendesse un livello essenziale. Dato che, al tempo delle sentenze, questo passaggio non vi era stato allora non si poteva definire l'isee individuale come applicabile.
Resta comunque in vigore la normativa sull'ISEE attuale in assenza di una legislazione differente a livello regionale.
In regione Lombardia è stato "sperimentato" il fattore famiglia lombardo (simulato su base spontanea in alcuni territori su 39 famiglie) che prevede l'inserimento tra le fonti di reddito l'ind di accompagnamento nella misura del 50% per servizi semiresidenziali e del 100% per residenziale. Al momento è fermo.
Ad oggi l'isee nazionale nasce dal decreto cd "salva Italia" e proprio perchè inserito in questa cornice i difetti risiedono nella struttura del meccanismo così come pensato. Chi oggi ha lavorato nel dare opinioni e pareri sul decreto non ha potuto farlo nell'ottica di scrivere un buon testo ma piuttosto nel limitare i danni che questo impianto normativo porta al suo interno e occorre riconoscere che FISH in primis ha ottenuto importanti risultati: eliminato qualsiasi riferimento a limiti di reddito per l'ind di accompagnamento.
Resta però l'elemento "peggiorativo" rispetto alla situazione precedente perchè nel nuovo ISEE non si contano solo redditi e patrimoni contenuti nella dichiarazione irpef ma occorre segnalare qualunque forma di entrata tra le quali sono previste esplicitamente le prestazioni previdenziali (pensioni e ind) .
Come correttivo, nel documento in bozza, sono previste serie di detrazioni per le persone con disabilità pari a 5mila euro per spese sanitarie che non siano già state portate in detrazione e una detrazione compresa tra i 3.500 e 6.000 legata alla pcd secondo grado disabilità (grave, mediograve, gravissima).
Sommando queste detrazioni si annulla virtualmente l'effetto dell'inserimento dell'ind di accompagnamento. Questa sorta di compensazione però non risulta efficace per le disabilità che non comportano spese specifiche e per i cd. incapienti che non possono di fatto portare in detrazione.
Per le persone con disabilità resta fermo il principio del reddito individuale in quanto  per accesso  servizi residenziali o semi residenziali (socio sanitari) verranno chiamati alla partecipazione alla spesa solo i coniugi e i figli.  Sostanzialmente si escludono i  familiari delle pcd (in quanto generalmente hanno genitori o fratelli).   
La nuova bozza di decreto dice che ISEE è LEA e quindi diventa prevalente rispetto alle leggi regionali. Esiste però un dubbio in relazione a quanto Regione Lombardia ha fatto inserire nel testo ovvero " nuovo isee è lea, fatte salve le prerogative regionali in campo sociosanitario ecc"
Cosa significherà in futuro? In teoria la regione potrebbe  fare isee migliorativo ma il problema è capire cosa è da intendersi migliorativo.  (Fattore famiglia premia le famiglie numerose e penalizza le famiglie poco numerose  Se determina differenti premialità delle condizioni ci sarà sempre qualcuno svantaggiato)

Cosa fare su ISEE oggi? La prudenza consiglierebbe di non spingere perchè vengano approvati a livello locale regolamenti o simili perchè potrebbe essere smentita domani con l'entrata in vigore della normativa nazionale formalmente pronta e quindi approvabile in brevissimo tempo (problema quindi esclusivamente politico). Riformare un regolamento comunale è lavoro lungo e faticoso e quindi attendere emanazione di normativa nazionale o regionale è consigliabile.
Quindi nel quadro attuale resta però assodato che:
 il pagamento di quote fisse non è da ritenersi legittimo
fino a quanto non entra in vigore la nuova normativa restano validi gli orientamenti giurisprudenziali noti ovvero l'appropriazione del patrimonio personale quando si entra in residenza è da contrastare da un punto di vista legale
Occorre comunque vigilare che nell'accesso ai servizi l'isee non deve determinare se entri o meno ma solo per quanto si deve partecipare al costo.

DGR  Regione Lombardia
Con la DGR X/116 del 14 maggio 2013 stabilisce l’istituzione di un Fondo regionale a favore della famiglia e dei suoi componenti fragili e ne definisce aree di intervento, beneficiari e strumenti. In pratica è un atto di indirizzo che è  la cornice del programma di intervento dei primi due anni di intervento della nuova giunta regionale. per sostenere le persone e le famiglie con fragilità che non trovano risposte adeguate ai loro bisogni nella rete delle unità di offerta sociosanitaria, o che trovano risposte solo parziali a fronte di situazioni economiche precarie, di gravi fragilità, di disabilità per stato di non autosufficienza, per stato psico-fisico alterato da violenza e abuso”
Con la DGR 740, la Giunta Regionale inizia a dare attuazione alle precedenti affermazioni programmatiche disponendo innanzitutto la divisione tra gli interventi diretti alle persone con disabilità gravissima da quelli destinati alle persone non autosufficienti.
Elemento centrale è la dichiarazione che vi sono nuovi bisogni sociali e bisogni che restano scoperti a cui l'attuale rete dei servizi non è riuscita a rispondere. Regione Lombardia vuole occuparsi di  questi.
La DGR 740 utilizza il Fondo per la Non Autosufficienza (FNA) integrandolo di poco con fondi regionali si basa non più sul principio della "libertà di scegliere" ma piuttosto sul "budget di cura" ed in particolare sulla valutazione multidimensionale del bisogno, sul progetto individuale globale ed integrato non solo negli sguardi ma anche nelle risorse.
Forte il ruolo delle ASL rimette al centro della programmazione degli interventi il servizio pubblico richiedendo ad Asl e Comuni un livello di integrazione e collaborazione impensabili nel recente passato. Si è chiamati ad entrare nel merito del contenuto dei progetti di vita ed alle scelte di intervento, ad interagire non solo con “enti erogatori” ma con le famiglie ed il loro territorio.
L’attività di monitoraggio e valutazione dovrà entrare necessariamente nel merito dei progetti e non limitarsi alla verifica degli adempimenti formali.
La Dgr 740 si divide in due filoni (tabella tratta da Lombardia Sociale):
Disabilità gravissime – malattie del motoneurone, stato vegetativo, altre patologie (<65 anni) che comportino dipendenza vitae e assistenza h24    Persone con disabilità grave e anziani non
autosufficienti – persone in condizione di non autosufficienza o di disabilità grave
Quasi 18 milioni    27 milioni
Titolarità Asl    Titolarità Comuni
Buono mensile di € 1000    Buono mensile di max 800 euro
erogato senza limite di reddito  per compensare le prestazioni di assistenza assicurate dal caregiver familiare e/o per acquistare le prestazioni da assistente personale.    per compensare le prestazioni di assistenza assicurate dal caregiver familiare e/o per acquistare le prestazioni da assistente personale.
Prestazioni erogabili 
-          assistenza diretta alla persona
-          interventi di aiuto domestico finalizzati all’igiene e al comfort dell’ambiente
-          interventi complementari all’assistenza domiciliare    Prestazioni erogabili 
-          fornitura diretta di servizi da parte del comune attraverso anche un potenziamento del sad,
-          erogazione di voucher per l’acquisto degli interventi da soggetti accreditati
-          erogazione di contributi sociali per periodi di sollievo della famiglia
-          erogazione del buono sociale mensile fino ad un massimo di € 800 per sostenere progetti di vita indipendente

Processo
Valutazione multi dimensione integrata Asl-Comuni

Predisposizione PAI in cui sia contenuto
-          esito valutazione
-          interventi sostenuti con il buono
-          prestazioni adi
-          altri interventi
-          isee della persona

Monitoraggio a cura dell’Asl con coinvolgimento delle associazioni delle persone con disabilità    Processo
Valutazione della persona, anche avvalendosi della valutazione multidimensionale dell’Asl
Predisposizione PAI in cui sia contenuto
-          esito valutazione
-          interventi sostenuti con il buono
-          prestazioni adi
-          altri interventi
-          isee della persona

Monitoraggio a cura dei comuni/ambiti territoriali con coinvolgimento delle associazioni delle persone con disabilità

La partita più complessa si gioca sulla disabilità grave in quanto occorre vedere come il comune e la ASL intendono muoversi insieme su questa partita. Fondamentale è decidere la valutazione multidimensionale del bisogno come viene declinata e soprattutto coordinata (chi definisce se disabilità è grave o gravissima? Occorrono due valutazioni una della ASL e una del Comune? Sarebbe assurdo).
Si torna quindi a valutare centrale un PUNTO UNICO DI ACCESSO per capire in che situazione si trova la persona con disabilità.
Aspetto rilevante da un punto di vista associativo e che sia la ASL che il Comune hanno obbligo di coinvolgere associazioni  rappresentative nel monitoraggio.
Medesima logica segue la Dgr 856 provvedimento attuativo della dgr 116 e indica gli interventi a.       persone anziane o con disabilità
affette da patologie che ne hanno ridotto le capacità di svolgere in autonomia le normali attività della vita quotidiana
che necessitano di contesti abitativi con caratteristiche di protezione
b.      persone  affette da gioco d’azzardo patologico
c.       minori vittime di maltrattamento, abuso e violenza

I passaggi previsti sono  la valutazione multidimensionale del bisogno che è in capo alle ASL, definizione del Progetto Individuale Assistenziale e l'erogazione di voucher alla persona/famiglia e definizione del Piano di Assistenza individuale da parte dell'ente erogatore. Monitoraggio e controllo spettano alle ASL.
In relazione alla Dgr 740 occorre sollecitare ASL e Comune di Milano, Cinisello e Sesto S. Giovanni per definire strategie di implementazione di quanto rpevisto dalla dgr e avviare l'azione di monitoraggio. In tal senso Ledha Milano si farà promotrice di questa azione per ridurre al minimo il rischio che nella traduzione della dgr in azioni si possa perdere la portata innovativa a causa di inerzie gestionali e sfruttare al massimo l'opportunità di ripensare di ripensare gli interventi (da assistenziali e prestazionistici a interventi sociali).
Contestualmente Ledha Milano si attiverà per organizzare un incontro informativo aperto alle associazioni della Provincia di Milano su queste dgr per avviare un processo di empowerment del territorio metropolitano che possa partire da una base comune.

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