Verbale Polo Ovest 17 novembre 2017




ODG

  1. Approfondimento rispetto all’incontro tema disabilità e come progettare una maggiore visibilità del polo.

Viene riportato come potrebbe essere utile la comunicazione tramite i social dei diversi poli anche attraverso eventi fb, in modo tale da poter coinvolgere in poco tempo più persone.
Molti degli altri poli sono in fatica e si è pensato addirittura di accorpare alcuni poli anche se, al momento, rimane solo una proposta.
Si rimanda anche dell’utilità di pubblicizzare gli obiettivi raggiunti da incontri come quelli dei poli per ricreare fiducia e motivazione rispetto alla partecipazione nei momenti di incontro.
Si sente l’urgenza di coinvolgere famiglie giovani e allargare la partecipazione ai poli sia per creare un continuum con quello che è stato fino ad ora, informando e facendo comprendere che ciò che c’è oggi deriva anche da momenti come questi, sia per permettere di creare maggior consapevolezza rispetto agli enti e percorsi necessari e possibili e sia per portare nuove energie per progetti comuni.
Occorre definire in modo preciso e chiaro gli obiettivi primari del polo per far conoscere a cosa servono e cosa si è evoluto dall’incontro di più persone e competenze.
Nell’ambito dei minori si aggiunge la difficoltà di coinvolgere le famiglie migranti, che spesso necessitano di un supporto aggiuntivo di mediazione culturale.
Fino a che i ragazzi sono in carico alla scuola ci sono pertinenze molto chiare, nel momento che la scuola termina il suo mandato, il passaggio ai servizi è spesso discontinuo, poco lineare. Viene sottolineato come in realtà per i minori il referente sia il pediatra e spesso non vi sono conoscenze adeguate per affrontare la pluralità di bisogni e percorsi.
Occorrerebbe una presa in carico che segua la famiglia attraverso le diverse fasi e i diversi bisogni. Da parte delle famiglie ci sono numerosissime paure rispetto ai luoghi dove si vive la disabilità, si ha la paura di separare (dopo l’esperienza scolastica) il proprio figlio o figlia dalla “normalità” anche se poi si comprende come in contesti specifici si riesce ad affiancare la persona in modo più specifico.
Si riflette su chi delle figure già presenti potrebbe avere il ruolo di indirizzare adeguatamente ma ci si rende conto che le persone specializzate spesso non hanno il tempo o le competenze per fornire risposte adeguate e sostegni necessari. Si rimanda come spesso siano le famiglie a diventare promotori di soluzioni alle lacune presenti ed è per questo che rimane necessario un atteggiamento creativo e propositivo da parte di tutti, enti, famiglie e personalità politiche.
Si sente la necessità di avere un luogo che raccolga la comunicazione e le diverse informazioni per poi fare da contenitore. Ad esempio il lavoro che si sta facendo sulla mappatura delle residenzialità, occorrerebbe ci fosse su tutto.
WiMI potrebbe essere ampliato e diventare contenitore dove tutti i cittadini possono trovare tutto, dal tipo di percorsi, alle realtà esistenti, ecc.
Occorre portare al piano del Welfare che si necessita di una facilità comunicativa che al momento non c’è.
Si presenta inoltre la problematica rispetto all’accesso ai servizi sociali in alcune zone dove la domanda di incontro viene accolta se presente un ISEE è basso, se un ISEE è leggermente più alto non si arriva nemmeno al colloquio con l’assistente sociale.
Ora c’è un servizio di secondo livello che riguarda la disabilità ma non si comprende bene su cosa si stia lavorando… e c’è moltissima confusione.
La compartecipazione poteva essere una risposta per prendersi in carico di tutta quella zona grigia che sta tra gli estremi ma non verrà attuata.
Occorre unire le famiglie a farsi sentire, per mostrare qual è il numero reale del bisogno reale, per meglio supportare un efficace intervento.
Moltissime famiglie rinunciano al lavoro o delegano nonne anziane.. c’è un fortissimo bisogno.
Un tempo le assistenti sociali erano interne a grandi gruppi di privato sociale nel quale si  avevano tutte le professionalità e i servizi che potevano essere utili alle persone. Il comune se ne occupava solo per l’aspetto amministrativo. Oggi c’è poca rete tra i servizi, il case manager fa il ruolo dell’assistente sociale, e prender il ruolo di orientatore e accompagnatore.
Occorre ripartire dalla comunicazione interna e dalla rete.
Il Polo è una realtà di secondo livello che serve per connettersi e comunicare, promuovere, ma non è un’associazione, non da soluzioni e risposte, ma crea rete.
Concretamente al momento ci possiamo dire che sarebbe opportuno creare una pagina fb, eventi rispetto i poli e le disabilità, creare una comunicazione cartacea e allargare il passaparola interno nella rete attuale.
Si cercano persone disponibili ad occuparsi della parte comunicativa sui social e rispetto al cartaceo, anche con capacità grafiche per rendere più efficace la comunicazione!

Viene fatta una proposta dii una lettera che il comune potrebbe mandare alle famiglie di ragazzi con disabilità, all’età di 16 anni, che ricordasse che alla maggiore età il percorso di vita del figlio sarà differente, in cui si possono trovare strumenti, enti, obiettivi da raggiungere ecc.
Anche se questo ovviamente porterà alla necessità di fornire risposte maggiormente adeguate ed efficaci.
Rispetto alla mappatura si rimanda che la riforma del terzo settore cerca di costituire elenchi completi perché uno dei principali problemi è la mancanza di dati esaustivi. Sull’abitare in effetti questi dati sono mancanti e l’idea proposta dal polo ovest di Mappare i servizi è molto utile e in linea con l’obiettivo che si vuole raggiungere.

2. FANTASTIKIDS

Per quanto riguarda fantastikids il progetto è ancora nelle menti di Maistri e Maggioni, ma occorre ampliare il gruppo promotore (che paradossalmente non fruirà del progetto poichè costituito da genitori di ragazzi già adolescenti) ma occorre la partecipazione di famiglie con figli piccoli e ci si domanda come coinvolgerle. Senza nuove forze il progetto è troppo oneroso in termini sia di impegno sia di forza.

I rappresentanti del Municipio 8 hanno rimandato rispetto a Fantastikids che hanno portato il tema all’incontro con il welfare, si è proposto che in attesa di quel progetto, si possa iniziare ad aprire alcuni pomeriggi i cdd alla fascia 13-25 e iniziare a fornire soluzioni.
Questa proposta è stata richiesta anche alla Maistri da Sonia e si potrebbe pensare che lo spazio di Cilea potrebbe essere idoneo per questo.
Inoltre permetterebbe di sperimentare se ciò che hanno messo sul cartaceo può essere realizzabile. Si chiedono fondi per tenere aperti i cdd per alcune ore in più.



3.CHE FENOMENI - L’incontro Che Fenomeni rappresenta l’incontro preparatorio in vista del convegno sull’abitare che avverrà nel 2018.
Il 22 novembre alle 9.30 a cascina biblioteca ci sarà l’incontro per far emergere le problematiche rispetto all’abitare che poi verranno concretizzate e affrontate in sede di convegno,
Rispetto al convegno il municipio di rende disponibile per un contributo economico per spazi, stampe e comunicazione.
Per il 22 sarebbe interessante avere diversi sguardi per portarli nella diverse sfumature.
Occorre ricomunicare con precisione l’incontro, il costo del pranzo e la richiesta di conferma rispetto alla partecipazione del pranzo.


INFO VARIE

.Ricordiamo il convegno organizzato da ANFASS rispetto al tema dell’inclusione scolastica il 28 novembre alle ore 14.30-10.30 con la collaborazione di COESA e FABULA, mettendo in luce il percorso fatto.
L’Assessore Scamuzzo di scuola e istruzione non sarà presente ma sarà presente     Majorino.
Occorre iscriversi.


.Si rimanda che il coordinamento tra i diversi Municipi può essere utile soprattutto se tutti i municipi fossero presenti, dal contatto tra municipi è nata una collaborazione anche rispetto all’evento Superabilità che è risultato molto interessante anche per gli altri rappresentanti !


.15 dicembre incontro con Verga, con un genitori in via Gabetti 15, dalle 18 alle 20, con piccolo aperitivo finale. Incontro soprattutto per genitori di figli con disabilità adolescenti.

.24 novembre giornata contro violenza sulle donne, in cenni presso azione solidale, Franca Viola, spettacolo teatrale, sul tema della storia di Franca Viola, la prima donna che si è opposta al matrimonio riparatore.

.26 novembre sera spettacolo del Posto Occupato (sempre contro la violenza sulle donne) fatto da un gruppo di detenute. Auditorium Bonola, via Quarenghi 21, alle ore 21.

Il prossimo incontro sarà     19 GENNAIO 2018 – Municipio 8 – via Quarenghi – Sala affianco alla sala consiliare








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