Appunti e Commenti

 
 
Permettetemi alcune osservazioni sulle riflessioni di Pinuccia e Daniela sempre a proposito della compartecipazione alla spesa a cui  mi sembra importante rispondere per quello che so e per quello che ho capito.
 
Inizio cercando di tranquillizzare Daniela sul fatto che i CDD stiano diventando un capro espiatorio dell’inattivita’ dell’amministrazione comunale:
io non direi che la questione va posta in questi termini. L’assessorato sta dando un’immagine non certo positiva del suo operato e non ha bisogno di capri espiatori per rappresentare il gap tra le intenzioni di programma e i mancati risultati di oggi.
 E’ vero che i CDD sono considerati da altri utenti dei “privilegiati” se paragonati a loro perche’ tutti pagano nei servizi sociali> Solo per restare nel mondo della disabilita’  chi ha un progetto di autonomia (gravi disabili motori ma con capacita’ intellettive normali come alcuni che conosciamo) riceve un rimborso dal Comune per le spese di assistenza ben al di sotto di quello che riceviamo noi con le rette dei CDD. Lo stesso dicasi per chi ha figli minori  che spesso non possono frequentare il tempo pieno a scuola e hanno bisogno di assistenti mentre i genitori sono al lavoro (io mi ricordo bene la vitaccia e i costi sopportati prima che mio figlio frequentasse un CDD). La situazione degli SFA/CAD/CSE la dovreste ormai conoscere bene.
 Quindi e’ vero noi siamo dei privilegiati, con un trattamento diverso dagli altri e quindi da equiparare. La gratuita’ per tutti e per tutto (vedi le garanzie richieste da Pinuccia o l’auspicio di Daniela) sono improponibili. La coperta e’ davvero corta  e,a mio avviso, dovrebbe scattare anche un po’ di solidarieta’ (in questo caso anche senso di giustizia),senza considerare il fatto che le norme prevedono la contribuzione. E’ drammatica la situazione delle famiglie disabili, ma tante altre situazioni sono drammatiche: gente senza lavoro, donne sole con bambini, persone senza casa e senza soldi perche’ non hanno  ne’ capacita ne’ salute’. I nostri problemi sono gravi e pesanti, ma vi assicuro che ci sono tanti altri problemi in questa societa’: guardiamoci intorno, non arrocchiamoci, non isoliamoci.
Critichiamo tanto l’immagine dell’impiegato pubblico e della sua inamovibilita’ ma ci stiamo comportando come lui: ci trinceriamo nei diritti acquisiti!!!!
 
Pinuccia parla di proposta equa e giusta che lei avrebbe condiviso. Ma mi chiedo quale proposta dovrebbe essere stata equa e giusta? A me sembra che la risposta sia un no e basta, senza argomentazioni di sorta. Aggiunge poi che e’ convinta che si arrivera’ ad una definizione di compartecipazione nei termini di equita’ e giustizia> Ma allora chi ci arrivera’ e come ? E stiamo a fare tutto sto casino  se si e’ sicuri che comunque dovremo compartecipare???
Se poi si tiene presente che ben presto ci sara’ l’ISEE nazionale, ben piu’ severo della richiesta del Comune, di quali garanzie stiamo parlando? Cosa vuol dire che “vogliamo la sicurezza che questa tassa sperimentale possa essere abolita e non aumentata nel momento dell’uscita dalla crisi”?? E’ evidente che si attende la nuova ISEE nazionale o regionale come del resto scritto all’inizio del documento dell’Assessorato., quindi la contribuzine non verra’ abolita: verra’ adeguata alle norme nazionali!!!!!
 E’ vero che l’Assessorato ha voluto iniziare a confrontarsi su due tematiche senza riuscire a dare risposte convincenti. Il tavolo permanente e’ sospeso: i problemi sono ben piu’ ampi della nostra compartecipazione(questo non per sminuire il sacrificio che ci viene chiesto, ma per ricordarci che dobbiamo avere consapevolezza della complessita’).  Sono quelli di cui ho parlato tante volte e che elenca anche Pinuccia. E’ in discussione tutto il piano di zona.
 Oggi pomeriggio sono stata all’incontro tra associazioni LedhaMilano e Terzo settore (enti gestori).
Era all’ordine del giorno la proposta dell’Assessorato di riaprire i tavoli dopo la consegna dei documenti di cui siete in possesso anche voi e definiti, tanto per darvi un’idea MONTAGNA CHE HA PARTORITO UN TOPOLINO oppure FOGLIA DI FICO.
La discussione e’ stata aspra ma tutti i soggetti concordavano sulla inadeguatezza e approssimazione della programmazione dell’assessorato.
Non si e’ parlato della posizione del nostro Coordinamento, peraltro nota a tutti, ma si e’ parlato di interventi di sistema che mancano per tante ragioni e che peraltro garantiscono pochi e lasciano fuori tanti.
 Alla fine LedhaMilano ( le associazioni di famigliari) ha insistito su un comunicato stampa che sia incisivo ed efficace, che verra’ preparato al piu’ presto.
Infine, ho apprezzato il richiamo di Daniela a “non andare allo sbaraglio”.
Cosa vuole il coordinamento, tranne pochi, e’ chiaro:  la gratuita’.
Ma come intende ottenerla? Quali strategie? Quali iniziative?
Chiedo, quindi, a chi si e’ dichiarato d’accordo con l’intervento di Daniela: come intende rispondere a queste domande?
Scusate, ancora un’ultima cosa, nella lettera di Pinuccia, alla fine leggo
“ Le opinioni personali hanno un senso se riportano il sentimento della base. Non hanno piu’ senso se sono solo personali”
Sono sobbalzata…..e mi sono sentita anche offesa. Penso che forse si e’ dimenticata di aggiungere: le opinioni personali “di un presidente”…….ma comunque mi sembra una frase davvero infelice. lLe opinioni non sono piu’ solo personali se possono essere condivise con un gruppo. Se, in un gruppo, il responsabile ha delle opinioni personali non condivise, non puo’ fare il responsabile di quel gruppo ma non e’ detto che NON ABBIANO SENSO.
 Adesso concludo davvero con l’augurio che domani possiamo goderci tutti la nostra
Festa d PRIMAVERA
 
Lella   (10 maggio 2013)
 
 
 
 
 
 
 


 

 

 

 

 

 

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